scritto da Paolo Hendel con Piero Metelli
e con la collaborazione di Sergio Staino
con Paolo Hendel
Roma, Teatro Ambra Jovinelli, dal 4 al 16 dicembre 2007
è "Bipede barcollante"
Il "bipede barcollante" è l'homo sapiens quando decide di diventare erectus, e si ritrova su due "soli"piedi a cercare un equilibrio inconquistabile. Quindi, si evince, bipedi barcollanti siamo tutti noi, e tutti i nostri politici che stanno sempre lì lì per cadere ma che poi restano in piedi. Restano talmente bene in piedi che se guardi in una sfera di cristallo cosa sarà dell'Italia nel 3008, per esempio, vedi che al cosiddetto potere restano gli stessi: Berlusconi XXIII poi Papa Silvio di Arcore, Romano Prodi IV, Beato Emilio Fede ecc... Il bipede barcollante, scritto da Paolo Hendel e Piero Metelli con la collaborazione di Sergio Staino (all'Ambra Jovinelli fino al 16, prossima tappa Prato) è spettacolo nella scia di W l'Italia e di Non ho parole!. Un monologo sulle fragilità, gli imbarazzi e le domande dell'uomo semipiegato (pare ci sia una regressione in atto). Non solo politica, ma esperienza personale.
Come Moretti nel terzo episodio di Caro Diario (in cui racconta le sue disavventure con specialisti e medicinali), anche Hendel ci mette a parte di quello che ha scoperto degli Italiani a partire da un problema di salute. Ed è la parte migliore dello show perché della satira sui vari Bondi e Vespa sono un po' tutti stufi. Hendel, comunque, è in gran forma.
Paola Polidoro