di Mariasole Brusa
con Mariasole Brusa
video artist Cosimo Biorelli
puppets e scene Jlenia Biffi
light designer Gianni Staropoli
musiche originali Stefano Bechini
Una coproduzione Coppellia Theatre ed ERT Emilia Romagna Teatro
Casa Fools, Torino, venerdì 31 marzo 2023
Art e technology, arte e tecnologia, recita la carta di identità del collettivo Coppellia Theatre cui si devono i sessanta minuti scarsi di Born ghost, interessante sintesi di poetica teatrale e utilizzo dell’arte visuale con cui la brava Mariasole Brusa traghetta lo spettatore in un universo a metà tra dimensione onirica ed una realtà dai misteriosi toni leggendari.
Alternando il teatro di figura con pupazzi animati a vista ed una suggestiva arte visuale con proiezioni sul fondo della scena, si ripercorre la leggenda di Azzurrina di Montebello, figlia albina di Costanza Malatesta e del feudatario Ugolinuccio scomparsa in circostanze misteriose nel 1375 al termine di un’esistenza da subito circondata di mistero: segnata in maniera indelebile dalla folta chioma bianca, la giovane visse reclusa nel castello di famiglia, prigioniera di una condizione di “diversa” allora come oggi cifra identitaria destinata a segnare l’intera esistenza. Ed è proprio intorno all’idea di diverso, e sui relativi comportamenti discriminatori che da essa conseguono, che si sviluppa il racconto in scena, sintesi tra un teatro di figura dai toni poetici e visionari ed una performance multimediale con le immagini a recitare ruolo di protagonista.
Ai pochi oggetti agiti in scena, una serie di puppet cui l’applaudita interprete conferisce voce e movimenti, fanno da contraltare le suggestioni evocate da una drammaturgia di immagini e suoni che fa risaltare con assoluta prepotenza un sottotesto di rilevante attualità: luci ed ombre, suoni e musiche, parole e gesti per l’onirico viaggio in un presente fuori dal tempo in compagnia di tutte quelle persone che, in ogni epoca, hanno lottato contro ogni forma di pregiudizio pena il mancato riconoscimento della propria unicità ed identità. E cosi il fantasma di Azzurrina, inquietante maschera dagli occhi accecanti e dalla folta chioma albina, assume dolorosamente fattezze reali e concrete per farsi esempio vivo di un sistema improntato alla non accettazione del diverso non di rado destinata a risolversi in tragici epiloghi.
Roberto Canavesi