martedì, 16 aprile, 2024
Sei qui: Home / A / AVE MARIA - regia Eugenio Barba

AVE MARIA - regia Eugenio Barba

Ave Maria Ave Maria regia Eugenio Barba

Interpretazione: Julia Varley
Regia: Eugenio Barba
Assistente alla regia: Pierangelo Pompa
Testo: Odin Teatret e citazioni da Gonzalo Rojas e Pablo Neruda
Teatro della Concordia, Monte Castello di Vibio all'interno del Festival Finestre sull'Uomo-Teatro, dal 7 al 10 novembre 2012

www.Sipario.it, 13 novembre 2012

Ave Maria, il nuovo spettacolo di Julia Varley, con la regia di Eugenio Barba, viene presentato a Monte Castello di Vibio, in Umbria, in anteprima nazionale all'interno della quarta edizione del Festival Finestre sull'Uomo-Teatro, organizzato da Teatro Laboratorio Isola di Confine, diretto da Giulia Castellani e Valerio Apice.
Dedicato all'attrice cilena María Cànepa, morta nel 2006, lo spettacolo ci appare al contempo come una messa e come una danza funebre in suo onore. Tutto nella scenografia riprende e ricorda la morte, tutto dalla morte è permeato, e che sia in toni ironici o strazianti, è proprio la morte a svolgere la cerimonia cui siamo chiamati ad assistere. L'impressione è quella di trovarsi di fronte ad un rituale dalla matrice profondamente arcaica, e davvero non importa quale sia la tradizione specifica cui fare riferimento, perché in questa messa confluisce un sacro sedimentato da millenni. All'interno di questo sentimento arcaico si innesta, secondo un procedimento caratteristico dell'Odin Teatret, una storia particolare, una sorta di frammento cadenzato di autobiografia. La storia è in questo caso l'incontro fra Julia Varley e María Cànepa, che viene rievocato anche attraverso l'intrecciarsi delle loro voci; in un leggero controtempo infatti, quasi una dolente eco, Julia Varley insegue la voce registrata dell'amica, restituendole presenza e vita.
Ciò che stupisce enormemente nella modalità di lavoro dell'Odin Teatret è il fatto che, pur nella coscienza precisa, esasperata quasi, che si dimostra in ogni minimo dettaglio dello spettacolo, non si riesce mai a scorgere un tentativo, che sia registico o attoriale, di difesa, di protezione, come forse sembrerebbe fisiologico all'interno di un procedimento così insostenibilmente viscerale. Ne deriva qualcosa di impeccabile ed inerme, la perfezione dello spettacolo può essere attaccata in ogni suo punto, perché è sapientemente costruita non sulla base di una forza, ma di una debolezza. Debolezza evidentemente mai artistica, ma personale e storica, che viene messa in scena, esposta, in un processo alchemico che ci appare contrario a quello della sublimazione. In questo teatro non si astrae e non si estrae nulla, è un'arte di residui, di sedimenti, che comprende ogni dolore, comprende anche la morte e la fa danzare. Si tratta di una cerimonia funebre, ed è necessario allora che la morta sia celebrata e pianta, che la sua foto venga stracciata e che sul suo ritratto si consumi un pianto di donna antico; è necessario anche al rischio di un eccesso di patetico, nell'esposizione di una sacralità tanto indifesa quanto inattuale. Così la tradizione non diviene mai appiglio, ma entra a far parte dei residui che l'Odin Teatret sembra non poter fare a meno di trascinare con sé, in ogni spettacolo, in ogni momento del suo percorso; si ricompongono qui frammenti di vita e di spettacoli precedenti, si confondono e si uniscono deboli nel pianto per María Cànepa. Riconosciamo anche in questo la meravigliosa ostinazione dell'Odin Teatret, nel voler davvero trascinarsi dietro, ad ogni passo, quasi senza selezione e senza forza, tutto il peso e tutta la grandezza di più di quarant'anni di detriti e di poesia.

Federica Spinella

Ultima modifica il Martedì, 23 Luglio 2013 09:39

Iscriviti a Sipario Theatre Club

Il primo e unico Theatre Club italiano che ti dà diritto a ricevere importanti sconti, riservati in esclusiva ai suoi iscritti. L'iscrizione a Sipario Theatre Club è gratuita!

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.