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ANGELO DI KOBANE (L’) - regia Simone Toni

Anna Della Rosa in “L'angelo di Kobane”, regia Simone Toni Anna Della Rosa in “L'angelo di Kobane”, regia Simone Toni

di Henry Naylor
Traduzione: Carlo Sciaccaluga
Regia: Simone Toni
Interprete: Anna Della Rosa
Creazione visiva: Christian Zurita
Consulenza musicale: Andrea Nicolini
Produzione: Teatro Nazionale di Genova
Genova, Teatro della Corte, dal 20 al 30 giugno 2018

www.Sipario.it, 22 giugno 2018

La Rassegna di drammaturgia contemporanea del Teatro Nazionale di Genova non poteva chiudersi in modo migliore che con la proposta di uno spettacolo frutto della sinergia fra il testo dell'autore britannico Harry Naylor, la regia di Simone Toni e soprattutto l'azione scenica di Anna Della Rosa. L'angelo di Kobane offre, grazie alla presenza della giovane attrice milanese, uno spettacolo pregevole. Se il palco, nel solco del genere del teatro di narrazione, non offre che pochi elementi, è affidato all'attrice il compito di svolgere i fili del racconto. Anna Della Rosa, nella parte della giovane guerrigliera kurda Rehana, si rivela straordinaria. Fin da subito il tono intimo, dapprima sognante e poi disilluso, appassionato e sanguigno incomincia a vivere e a farsi parte dei sensi dell'attrice. Non è solo la parola, ma anche il corpo e i nervi di Della Rosa a diventare gli stessi di Rehana, quasi la pagina del testo si faccia carne ed agiti il corpo dell'attrice. Il pubblico è rapito e a tratti ipnotizzato dall'interprete e dal pregevole ritmo della regia di Simone Toni. L'angelo di Kobane non si risolve così in una lezione di storia contemporanea ma racconta le vicende personali di una giovane donna, simbolo di sacrificio, passione ed umanità vissute al punto più alto. La storia della giovane kurda, dal sogno di dedicarsi a studi di legge alla realtà del dovere perfezionare le proprie abilità di cecchino, si susseguono nel racconto di Anna Della Rosa con un ritmo vertiginoso mentre Rehana racconta, sorride, si indigna, trova un coraggio che non sospettava di avere e infine scopre se stessa. Anna Della Rosa fonde la propria voce e i suoi gesti con quelli della giovane combattente kurda, emozionandosi e trasmettendo emozioni, mentre il palco diventa lo sfondo delle immagini legate agli episodi drammatici della guerra siriana. In primo luogo il palco diventa la tela su cui l'attrice dipinge – anche letteralmente, con macchie color rosso sangue – i tratti di una narrazione dolorosa. Anna Della Rosa dimostra di essere un'interprete pregevole, dimostrandosi capace di muovere da sola i fili di una narrazione complessa e impegnata. Non è solo però la preparazione accademica a fare la differenza ne L'Angelo di Kobane, quanto il talento cristallino e la vitalità messa al servizio del testo. Le elevate punte di espressività di Anna Della Rosa sono il cardine attorno al quale ruota uno spettacolo che non ha flessioni né nel ritmo né nella carica emotiva che permea il testo di Henry Naylor.

Gabriele Benelli

Ultima modifica il Sabato, 23 Giugno 2018 10:25

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