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SHREK IL MUSICAL - regia Graziano Galatone

"Shrek Il Musical TYA", regia Graziano Galatone "Shrek Il Musical TYA", regia Graziano Galatone

Shrek il musical TYA 
produzione ANCHECINEMA S.R.L. su licenza ufficiale MTI Europe & Dreamworks Theatricals
produttore Andrea Costantino
musiche Jeanine Tesori
libretto e liriche David Lindsay-Abaire
regia e direzione artistica della versione Italiana Graziano Galatone
assistente alla Regia Debora Boccuni
design dello spettacolo Francesco Paolo Caragiulo e Annalisa Milanese
light design Carlo Pastore
design delle scene e scenografie digitali Francesco Paolo Caragiulo e Myriam Campanello
design e craft dei costumi e design del puppetry Annalisa Milanese
coreografie Debora Boccuni
assistente alle coreografie e riallestimento Mirko Guglielmi
direzione musicale Paolo Pace
make up Marika Laghezza
realizzazione puppetry Marino Scenografie
direzione allestimenti e coordinamento macchina scenica Damiano Pastoressa
costruzione scene Damiano Pastoressa e Silvia Giancane, DecorEspansi
coordinamento tecnico Lucio Mazzoli
Cast
Shrek DAMIANI SPITALETI
Fiona SOFIA CASELLI
Ciuchino OMAR BAROLE
Lord Farquaard MICHELANGELO NARI
Voce della dragona ROSARIA BOTTERI 
Pinocchio ALESSANDRO MORABITO
Fiona adolescente FLAVIA DE BARTOLOMEO
Fiona bambina MARIKA IVANYTSKA
Milano, Teatro Lirico Giorgio Gaber, dal 7 al 9 marzo 2025

www.Sipario.it, 16 marzo 2025

Shrek il musical è uno spettacolo per tutta la famiglia, dove grandi e piccini hanno la possibilità di assistere alla storia di un protagonista diverso dai soliti eroi delle favole, ma che in fondo forse ha un cuore ancora più buono e gentile. Appena si entra a teatro, si viene catapultati nel mondo dell’orco grazie alle luci verdi che illuminano la platea e a una proiezione sullo schermo: sullo sfondo della palude, le pagine del libro delle fiabe scorrono mostrando i nomi del team creativo, ricalcando l’inizio del film d’animazione.

Per quanto concerne il cast, a ciascun elemento dell’ensemble è affidato un ruolo preciso all’interno del gruppo dei personaggi delle fiabe: Cappuccetto Rosso, il Lupo, il Cappellaio Matto, i Tre Porcellini e tutte le figure principali che si trovano anche nel film Dreamworks. Ognuno di essi è dunque caratterizzato nel modo di cantare e ballare. Il portavoce della compagnia è Pinocchio, interpretato da Alessandro Morabito, che gli regala una voce e una personalità molto somigliante a quella del film. La dragona che sorveglia la torre ricalca fedelmente l’originale, anche in termini di imponenza. Bella l’idea di non limitarsi a darle la voce lasciando l’attrice fuori campo, ma di farla proprio cantare di fianco a lei. La sua interprete, in questo caso, è Rosaria Botteri, che con la sua potenza vocale dà carattere a un personaggio che altrimenti sarebbe solo un pupazzo. Nei panni di Lord Farquaad, l’antagonista della storia (anche lui, come tutti i protagonisti di questo musical, un po’ atipico), troviamo Michelangelo Nari. Il suo Lord Farquaad è iconico: la sua statura molto bassa lo porta a comportarsi da “grande” star, arrivista e bullo, e proprio per questo risulta buffo e ridicolo, ma la performance di Michelangelo lo rende amatissimo dal pubblico. Il ruolo di Ciuchino è affidato a Omar Barole, che mette in scena un “nobile destriero” simpaticissimo, fedele al suo amico e fuori dalle righe, ma con misura. I suoi sketch sono dei veri e propri numeri di varietà, che fanno venire voglia di alzarsi e ballare. Fiona, invece, appare prima come bambina interpretata con sicurezza da Marika Ivanytska, poi come adolescente con la precisione di Flavia De Bartolomeo, e infine come trentenne da Sofia Caselli. La sua Fiona non è di certo la classica principessa: è una donna caratterialmente tosta, e la forte presenza scenica di Sofia lo dimostra. Testarda e orgogliosa, Fiona capisce più in fretta del previsto di preferire qualcuno con cui fare a gara di rutti e puzzette piuttosto che un ingessato principe azzurro. Il verde protagonista Shrek è Damiano Spitaleri, che forse porta sul palco un orco un po’ meno divertente e spiritoso di quanto ci si aspetti (la parte comica è affidata più ai personaggi che lo affiancano, come Ciuchino e Lord Farquaad), ma di certo più riflessivo nei confronti della sua vita. Il fatto di essere stato sempre temuto e non accettato sfocia nell’isolamento e nella solitudine. 

A livello scenografico, gli elementi mobili e le proiezioni sul fondale accompagnano gli spettatori in ogni ambientazione, dalla palude di Shrek, alla torre circondata dalla lava, al castello di Duloc. Il racconto scorre piacevole includendo quasi tutti gli episodi che troviamo nel film d’animazione, tra cui ad esempio la gara di acuti tra Fiona e gli uccellini nel nido, e scene originali del musical, come il brano Il primo passo è tuo in cui Ciuchino cerca di convincere Shrek a dichiararsi a Fiona. E a proposito della colonna sonora, tutte le canzoni sono belle ritmate e vivaci, sebbene di generi diversi. Spaziano dall’R&B di Mi sa che ho vinto io, il fantastico duetto che parte come una sorta di gara tra Shrek e Fiona su chi dei due è stato più sfortunato e finisce per evidenziarne i punti in comune, ai più classici pezzi da musical come È oggi, lo so, il momento in cui Fiona canta la sua speranza che il principe arrivi a salvarla.

Shrek il musical TYA, perciò, è uno spettacolo da non perdere. E non solo per i bambini, poiché i personaggi e i temi trattati sono leggibili e godibili a vari livelli, in base al grado di maturità e all’età di ciascuno.

Simona Zanoni

Ultima modifica il Domenica, 23 Marzo 2025 16:38

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