Accademia Bartolomeo Cristofori
86° Maggio Musicale Fiorentino
TERESA IERVOLINO mezzosoprano
FRANCESCO PARETI Fortepiano Carl Stein 1835
SAVERIO MERCADANTE L’abbandonata La stella per voce e fortepiano
FRIEDRICH KUHLAU Rondò op. 56 n.1 per fortepiano
SAVERIO MERCADANTE 4 canzoni napoletane La palomma, La rosa, Lo zzucchero d’ammore,
Lo marenaro per voce e fortepiano
SAVERIO MERCADANTE La fidanzata del demonio per voce e fortepiano
baritono YURII STRAKOV
FRIEDRICH KUHLAU Rondò op. 56 n.2 per fortepiano
GIOACHINO ROSSINI Le dodo des enfants, La chanson du bébé per voce e fortepiano
FRIEDRCH KUHLAU Rondò op.56 n. 3 per fortepiano
GAETANO DONIZETTI La conocchia da Les nuits d’été à Posillippe, Lu tradimento,
Me voglio fa’ ‘na casa per voce e fortepiano
GIOACHINO ROSSINI da L’italiana in Algeri Cruda sorte per voce e fortepiano
Sala Zubin Mehta, 14 aprile 2024
Il giorno dopo l’inaugurazione dell’86° Maggio, e per una settimana, al pubblico è stata data la possibilità di conoscere una realtà musicale di nicchia e di grande raffinatezza che abita Firenze, nella sua realtà sfaccettata di culla delle arti: si tratta dell’Accademia Bartolomeo Cristofori Amici del fortepiano, nata nel 1989, la prima allora nel nostro paese per la valorizzazione di questo strumento, il cui nome è quello dell’artigiano padovano chiamato alla corte medicea che nel 1700 qui creò per la prima volta questo strumento, perfetto per valorizzare la cantabilità della musica italiana. Il primo dei concerti ha visto lo strumento abbinato alla voce umana, quella straordinaria di Teresa Iervolino, giovane interprete napoletana ormai affermata da una dozzina d’anni in tutta Europa, qui accompagnata dal conterraneo maestro Pareti: quello che ci ha attratto è stato il programma, che prometteva tra l’altro numerose creazioni di autori napoletani, interpretati con dizione ed espressività adeguate. Basta scorrere l’elenco delle musiche proposte per sentire i brividi di un goloso in pasticceria, l’amore nelle sue sfaccettature è dominante, come la poesia, folgorante La stella di Saverio Mercadante, l’assoluto dominatore della prima parte del concerto, che dall’universo di Partenope ci porta fino al duetto gotico nel quale compare a sorpresa il baritono Yurii Strakov. Una vera delizia, una perla rara quando spesso il canto napoletano proprio a causa della sua fama universale viene proposto con dizione e pressapochismo che lo mortificano. Qui la musica è esaltata dalla leggerezza e dal virtuosismo congeniti al maestro Pareti, mentre l’interprete, oltreché per le doti vocali, è in armonia col programma proposto anche fisicamente, e ne valorizza ogni sfumatura con atteggiamento misurato ed espressivo, perfetto per ogni parola e stato d’animo, con grazia assoluta. Grande scuola, non superabile, che va dal sentimento alla giocosità, come nei deliziosi péchées de vieillesse di Rossini, scherzoso ne Le dodò des enfants, e toccante nella ninna nanna quasi incredibile per l’amore materno che esprime. E poi, che interpretazione per Me voglio fa’ ‘na casa di Donizetti, “fravecata de penne de pavune d’oro e d’argento li scalini fare e de prete preziose li barcune Quando Nennella mia se va afacciare ognuno dice mo’ spunta lu sole”. Il programma di questa straordinaria interprete del belcanto si chiude con un brano dall’ Italiana in Algeri, nel quale debuttò al Ravenna Festival nel 2012, e che ha portato sui palcoscenici più prestigiosi. Ma per il bis ha scelto Passione di Libero Bovio. Indimenticabile. Annamaria Pellegrini