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RACHELE BASTREGHI IN CONCERTO

Rachele Bastreghi in concerto Rachele Bastreghi in concerto

PSYCHODONNA
RACHELE BASTREGHI IN CONCERTO
con Rachele Bastreghi, voce, tastiere, tamburo e Marco Conte, tastiere
rassegna Femminile SINGolare
Valdagno (Vicenza), Parco La Favorita 5 agosto 2022

www.Sipario.it, 10 agosto 2022

Appuntamento di chiusura della rassegna “Femminile SINGolare”, di Valdagno (Vicenza), il live di Rachele Bastreghi ha colpito per la freschezza del suo sound e per il rigore musicale visto in scena, grazie a un’ormai più che consolidata carriera della protagonista (più di vent’anni con i Baustelle sono una bella garanzia). La musicista toscana, accompagnata da Marco Conte alle tastiere, ha saputo proporre un concerto che andava ben oltre la serata d’intrattenimento, piuttosto si è materializzato un personale percorso di maturità iniziato, Baustelle a parte, qualche anno fa con l’EP “Marie”, suo primo lavoro solista, e confermato da “Psychodonna”, lavoro del 2021 presentato anche a Valdagno. Una composizione plurima minuziosa, che raggiunge ottimi risultati sonori e che dal vivo si è confermata esperienza (anche) psichedelica di gran livello. Intanto parliamo del contesto del concerto, “Femminile SINGolare” è una gran bella rassegna annuale, estiva, che si svolge nella città laniera da diversi anni e che ha visto passare sul palco situato nel bel mezzo del verde parco de La Favorita esponenti musicali, donne, di sicuro interesse, di fama e di nicchia ma sempre centrando l’obiettivo della musica di qualità. La Bastreghi, certamente una delle voci più interessanti degli ultimi anni nel panorama musicale italiano, ottima compositrice, è riuscita nell’intento di proporre in una calda serata estiva una serata dove lei per prima si è scatenata ai suoi ritmi, invitando la platea a lasciarsi abbandonare, cosa peraltro accolta dai presenti. Un concerto che ha saputo stratificare diversi momenti di sound, con l’unica direzione precisa della musica di qualità appunto, aggiungendo un tassello dunque agli appuntamenti già andati in scena su quel palco. “Psychodonna”, l’ultimo lavoro della musicista, è un album pieno di risorse, non nuove e sconosciute di certo a chi conosce e apprezza Rachele, che in tutti questi anni ben si è fatta notare e amare, ma che ora in una veste solista si fa di sicuro più apprezzare e in qualche modo scoprire. Merito delle canzoni da lei scritte, di un lavoro di anni d’impegno, di un sapersi porgere al pubblico, annunciando da subito lo spirito del concerto, un passionale invito a essere liberi e aperti, cosa fondamentale per vivere al meglio questo mondo. Soprattutto senza giudizi sull’amore, filo logico principale (o almeno uno di questi) sia del vecchio disco che di quello nuovo, e di tutta la filosofia musicale e di vita dell’artista. Pubblico che libero si è sentito veramente, apprezzando la bella musica proposta, dove la creatività euritmica di Bastreghi si è fusa con le nuove influenze e sperimentali emotive non tralasciando le ispirazioni classiche. Quello che si è sentito, e si è visto sul palco non ha lasciato dubbi, un lavoro fine sulle sette note, con brani che son stati sciorinati via via, da “ Poi mi tiro su” a “Not for me”, “Psychodonna”, dove Bastreghi concentra il massimo ispirativo, ad alcuni brani di “Marie”, in un crescendo esplorativo sui testi che si focalizzano sull’essere sempre più se stessi, non rinunciando a nessuno degli spicchi di personalità propri, nemmeno quelli poco conosciuti. Degno di nota sicuramente anche il compagno di avventura Marco Conte, tastierista d’effetto elettronico a largo raggio e complementare, sicuro fratello di strada della musicista, che l’ha affiancata con grande sapere anche negli altri brani come ”Folle tempesta”, “Penelope”, “Mon petit ami du passé “. Fino alla cover di Anna Oxa “Fatelo con me”, brano che Rachele ha reso superlativo proprio per il nuovo arrangiamento. L’occhio di Rachele Bastreghi in generale non guarda solo al contemporaneo, è molto di più, sa raffinatamente indagare dentro sé e sul mondo e la serata valdagnese lo ha dimostrato. La musicista oltretutto ha ben saputo dimostrare anche un certo affiatamento col pubblico, in un abbraccio collettivo, uno stringersi assieme perpetuatosi anch’esso in crescendo, come una festa tra amici. Musica, natura, pensiero libero auspicabile e inseguibile ove mancante: volevamo qualcos’altro?

Francesco Bettin

Ultima modifica il Venerdì, 12 Agosto 2022 09:43

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