venerdì, 29 marzo, 2024
Sei qui: Home / P - Q / PURITANI (I) - regia Andrea De Rosa




PURITANI (I) - regia Andrea De Rosa




"I Puritani", regia Andrea De Rosa


. Foto Fabrizio Sansoni, Teatro dell'Opera di Roma "I Puritani", regia Andrea De Rosa


. Foto Fabrizio Sansoni, Teatro dell'Opera di Roma

Musica di Vincenzo Bellini
Opera seria in tre atti

Libretto di Carlo Pepoli

Dal dramma storico Têtes rondes et Cavaliers di Jacques-François Ancelot e Joseph Xavier Boniface
Durata: 3h 20' circa: 90' I Atto - 30' Intervallo - 80' II e III Atto
DIRETTORE Roberto Abbado

REGIA Andrea De Rosa



MAESTRO DEL CORO Roberto Gabbiani
SCENE Nicolas Bovey

COSTUMI Mariano Tufano

LUCI Pasquale Mari 
PERSONAGGI E INTERPRETI
Elvira Valton Jessica Pratt
Lord Arturo Talbo John Osborn / Francesco Demuro 26, 28, 30
Sir Riccardo Forth Franco Vassallo
Sir Giorgio Valton Nicola Ulivieri
Lord Gualtiero Valton Roberto Lorenzi
Sir Bruno Roberton Rodrigo Ortiz*
Enrichetta di Francia Irene Savignano* 
*dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma 
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma
Stagione 2021/2022
Roma – Teatro dell’Opera dal 19 al 30 Aprile 2022

www.Sipario.it, 27 aprile 2022

“Stando ai fatti, I Puritani sono l’estremo, sublime esemplare del lirismo belcantistico; e s’intende, non più settecentesco alla lettera, perché depurato da qualunque compiacimento virtuosistico e soprattutto perché chiamato a reggere il filo d’un discorso continuo”. Così Fedele d’Amico, con la precisione e luminosità che lo hanno sempre contraddistinto.
Andrea De Rosa, nel suo allestimento per l’Opera di Roma, ha tenuto poco conto delle caratteristiche evocate dal grande critico. Operazione legittima ma che forse ha tradito lo spirito dell’opera di Bellini. Non a caso l’Elvira di Jessica Pratt è tutta virtuosismo e lavoro sì raffinato, ma di rifinitura. Straordinaria voce, timbro pulito e rotondo anche negli acuti, vibrato a tratti troppo stretto ma non tale da riuscire fastidioso e dissonante. E però era impossibile non notare un certo suo compiacimento nel mostrare le notevoli doti canore che le sono proprie, in ciò rendendo l’aspetto recitativo secondario e trascurabile. Difatti l’Elvira della Pratt è, interpretativamente, poco credibile, di non così grande impatto sul pubblico.
L’esatto opposto, invece, è l’Arturo di Francesco Demuro: tenore dalla voce luminosa ma non estranea a note più calde che attingono dal basso, così dando corporeità e completezza al tutto. Demuro, anche nei momenti di maggior impegno tecnico, non ha sottratto al canto passione e veridicità interpretative, come se fosse l’immedesimazione del ruolo a guidarlo piuttosto che il mestiere. Decisione dimostratasi più che mai saggia.
Concentrandosi, quasi esclusivamente, sulla follia della protagonista – interpretata come accecamento degli occhi e della mente – De Rosa ha operato una scelta che poco ha tenuto conto, registicamente, dell’aspetto storico presente nell’opera di Bellini: la guerra fra gli Stuart e i Puritani, raffigurata dal contrasto tra Arturo e Riccardo. Conseguenza di tale scelta è quella di realizzare una messinscena più intimista che corale, più concentrata sugli individui. E però la presenza del coro, fondamentale sia dal punto di vista della scrittura che per come si è realizzata sotto la direzione di Roberto Gabbiani, ha contribuito a stemperare questa chiusura eccessiva e fuori luogo sull’individuo. Voci possenti, chiare, ben armonizzate fra loro e che mai hanno sovrastato quelle degli interpreti principali, hanno reso al meglio lo spirito della storia col quale Bellini ha scritto la sua opera.
Spirito presente anche grazie alla magnifica direzione di Roberto Abbado, la cui virtù è consistita nel far emergere immediatamente, senza indugi, le caratteristiche di questa scrittura musicale belliniana già dalle note dell’ouverture. Famosa per essere opera di ampie proporzioni, I Puritani ha conosciuto in Abbado una sintesi interpretativa che ha saputo rendere al meglio quel filo d’un discorso continuo di cui parlava d’Amico, insieme agli elementi rossiniani presenti in partitura. Un lavoro di gran precisione, eccellente esempio di direzione d’orchestra.

Pierluigi Pietricola

Ultima modifica il Giovedì, 28 Aprile 2022 20:39

Iscriviti a Sipario Theatre Club

Il primo e unico Theatre Club italiano che ti dà diritto a ricevere importanti sconti, riservati in esclusiva ai suoi iscritti. L'iscrizione a Sipario Theatre Club è gratuita!

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.