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LUCIA DI LAMMERMOOR - regia Gianni Amelio

"Lucia di Lammermoor", regia Gianni Amelio "Lucia di Lammermoor", regia Gianni Amelio

dramma tragico in tre atti
Musica di Gaetano Donizetti
libretto di Salvatore Cammarano
dal romanzo di Walter Scott The Bride of Lammermoor Napoli, Teatro di San Carlo, 26 settembre 1835
Direttore Stefano Ranzani
Regia Gianni Amelio
Ripresa da Michele Sorrentino Mangini
Scene Nicola Rubertelli
Costumi Maurizio Millenotti
Luci Pasquale Mari
Riprese da Fiammetta Baldiserri
Assistente ai costumi Tiziano Musetti
Interpreti
Lucia, Maria Grazia Schiavo (22, 26, 28 e 30 marzo) / Gilda Fiume (29 marzo)
Lord Enrico Ashton, Claudio Sgura (22, 26, 28 e 30 marzo) / Fabian Veloz (29 marzo)
Sir Edgardo di Ravenswood, Saimir Pirgu (22, 26 e 29 marzo) / Alessandro Scotto di Luzio (28 e 30 marzo)
Lord Arturo Bucklaw, Giuseppe Tommaso
Raimondo Bidenbend, Riccardo Zanellato (22, 26, 28 e 29 marzo) / Dario Russo(30 marzo)
Alisa, Tonia Langella
Normanno, Francesco Pittari (22, 26, 28 e 29 marzo) / Lorenzo Izzo (30 marzo)
Produzione del Teatro di San Carlo
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Napoli, Teatro San Carlo dal 22 al 30 marzo 2017

www.Sipario.it, 31 marzo 2017

Quando si entra in un teatro intriso di storia come il San Carlo di Napoli il primo spettacolo a cui si assiste è sicuramente la maestosa bellezza del più antico teatro d'opera in Europa e del mondo ancora attivo. Fu infatti inaugurato il 4 novembre 1737, fondato per volontà di Carlo di Borbone. Poi il resto lo fanno le rappresentazioni e la professionalità degli artisti che ne prendono parte.
Lucia di Lammermoor è un celebre dramma in tre atti scritto proprio per il teatro di San Carlo dal compositore bergamasco Gaetano Doninzetti che già al suo debutto, avvenuto il 26 Settembre 1935, ebbe un grandissimo successo. La storia trae spunto dalla famosa opera di Sir Walter Scott "The Bride of Lammermoor" ed è ambientata nella Scozia del 1700 circa, mentre l'opera donizettiana sposta l'epoca dell'azione al secolo precedente. Il libretto, scritto da Salvatore Cammarano (1801 - 1852), ma coadiuvato a più riprese dallo stesso Doninzetti, mantiene lo scheletro della storia con alcuni virtuosismi aggiunti anche grazie alla forza della musica che accompagna il dramma. Primi interpreti furono Fanny Tacchinardi Persiani, Gilbert Duprez, Domenico Cosselli, Carlo Porta con direttore d'orchestra Giuseppe Festa. Il cast vocale attuale è anch'esso di fama internazionale e vede nei tre ruoli principali, Lucia, Edgardo, Lord Ashton, rispettivamente il soprano partenopeo Maria Grazia Schiavo, che ha ricevuto scroscianti applausi dal pubblico specialmente nel momento della follia, che la porterà alla morte, in cui il suo dolore si materializza con un gorgheggio che quasi dialoga con la glassa armonica, suonata da Sascha Reckert e Philipp Marguerr. Gli altri interpreti sono il tenore Saimir Pirgu ed il baritono Claudio Sgura che ben rispecchia l'animo combattuto del fratello che per una personale vendetta mette in gioco la felicità, e dunque la vita, di Lucia non lesinando bugie ed inganni per ottenere il suo profitto. L'allestimento si presenta ben congeniato anche se il tempo di cambio scenografia tra una scena e l'altra è risultato un po'lungo. Lugubri i toni ed i colori, talvolta accentuati dal nero di un velatino per rimarcare il pathos che in quel momento si consumava sul palco. Anche gli abiti di scena sono decisamente in linea con il dramma che si sta sviluppando: nessuno sgargiante o con colori vividi, tutti tendenti al nero. Il coro accompagna i protagonisti ed in taluni passi rappresenta sì l'animo interiore dei protagonisti ma ancor più la voce del fato che dissuade o incoraggia il personaggio a prendere o meno una risoluzione.
A dirigere Coro e Orchestra Stefano Ranzani. La regia è di Gianni Amelio, in questa edizione ripresa da Michele Sorrentino Mangini, le scene sono firmate da Nicola Rubertelli, i costumi da Maurizio Millenotti (ripresi da Tiziano Musetti), le luci da Pasquale Mari (riprese da Fiammetta Baldiserri).
Un piccolo inciso va doverosamente fatto: quest'anno ricorrono i quarant'anni dalla morte di un grande soprano qual è stata Maria Callas (1923 - 1977). È giusto ricordare la sua struggente Lucia al Teatro di San Carlo in una interpretazione del 1956. Accanto a lei Gianni Raimondi e Rolando Panerai, guidati dalla bacchetta di Francesco Molinari Pradelli.

Simona Buonaura

Ultima modifica il Martedì, 11 Aprile 2017 08:48

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