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BACK TO THE FUTURE LIVE TOUR 2022 - Elisa in concerto

Elisa in concerto Elisa in concerto

BACK TO THE FUTURE LIVE TOUR 2022
Elisa in concerto
Bassano del Grappa (Vicenza), Parco ragazzi del ’99, 3 agosto 2022

www.Sipario.it, 5 agosto 2022

Altro evento particolare per l’estate 2022 è il concerto di Elisa, che sta portando in giro per tutta Italia col suo “Back to the future tour 2022” un messaggio deciso, imperioso, quello della sostenibilità allargata per permettere a tutti un futuro (e un presente) migliori. La musicista friulana diventa dunque testimone di un grande impegno, in questo live visto a Bassano del Grappa nel polmone verde della città, organizzato da DuePunti Eventi con la città stessa, luogo scelto dalla stessa Elisa per dare maggiore significato al progetto green, “sulla base di un protocollo per un basso impatto ambientale”. Diciamo subito che il concerto non ha deluso le aspettative, chi si attendeva le hit più famose della cantante le ha avute, come ha avuto quel che voleva chi si aspettava almeno una parte del concerto più rock, meno pop degli ultimi successi. Unica eccezione, almeno tra i titoli conosciuti, quella “Litoranea” che tanto sta imperversando sulle radio e ovunque, brano estivo di Elisa, assolutamente ignorata e non proposta in scaletta. Un concerto grintoso, energico, pieno di luce sul palco e di effetti luminosi di ogni tipo, dove lei regala il meglio di sé quando intona le canzoni più datate, ma perché sono le più belle e quelle dove Elisa sta più a suo agio, si vede, accompagnata da cinque coriste e da una band che fa il proprio dovere senza nessun eccesso. Oltre cinquemila i presenti, segno di un colpo organizzativo vincente. Sono le canzoni vintage, come le chiama lei, a porgerla al suo pubblico nel migliore dei modi facendole sprigionare un’energia che sicuramente la lascia a fine concerto sfinita, ma felice, e anche questo si vede dall’approccio col pubblico. Stupisce un po’ che in talune occasioni, tipo quando canta “Heaven out of hell” che rimane uno dei suoi pezzi più conosciuti, l’artista di Monfalcone la proponga linearmente e senza quell’energia che la canzone richiede. Ma gli arrangiamenti quando sono decisi sono decisi, e così via con “Seta”, una bellissima “Shows a rollin’” “Come sei veramente”, “L’anima vola” in un lento crescendo di energia che si libera nell’aria della stupenda serata estiva veneta. Poi Elisa si ferma, fa un (timido, a dir la verità) invito al pubblico presente di sensibilizzarsi per il futuro del pianeta, che è anche appunto il presente. E lancia un messaggio video del Dalai Lama (in collaborazione con l’Unione Buddhista Italiana) che per un paio di minuti accantona le note musicali, anche se a ben vedere il messaggio pur autorevolissimo rimane un pochino blando, nel senso che non viene più richiamato in seguito, cosa che ci si aspettava. La musica ritorna subito dopo, comunque, con un’intensa esibizione del brano di Leonard Cohen “Hallelujah”, sentita e commovente, dove ancora una volta Elisa conferma le sue migliori doti canore, a dispetto del pop più, vogliamo dire, semplice? che da qualche tempo la cantante ha abbracciato, ma che sembra piacere tanto alla gente, brani come ad esempio “Gli ostacoli del cuore” e “A modo tuo”, entrambi firmati da Luciano Ligabue. Il live prosegue senza intoppi, anzi, con le canzoni “Quando arriva la notte” tratta dall’ultimo album, “Anche fragile”, che porta l’emozione davvero oltre il cielo, anche se Elisa lascia cantare troppo spesso gli spettatori facendolo di conseguenza meno lei, cosa che va a discapito della qualità e di un certo rigore scenico. Poi arrivano “Qualcosa che non c’è”, tra qualche scherzo che la voce le fa (colpa della leggera brezza serale, penso) e un invito continuo ad alzare le braccia, fino al libera tutti, perché “stanca di vedervi così lontano”, e il pubblico non se lo fa ripetere due volte. Lo spettacolo continua con “O forse sei tu”, “Se piovesse il tuo nome”, “Luce (Tramonti a Nordest)” un po’ più elettronica di quella ricordata. Il finale è decisamente molto tirato con un’ essenza rock sprigionata e quasi inaspettata, e la conclusione, l’ultimo brano è proprio quel “A modo tuo”, canzone che si lascia certamente cantare, che rientra in quelle noti decisamente più pop. Anche in questo caso il foltissimo pubblico se ne va soddisfatto dopo due ore di concerto, dopo aver riempito un luogo di un respiro grande e libero, con una voce di una certa potenza librata e amata.

Francesco Bettin

Ultima modifica il Domenica, 07 Agosto 2022 11:23

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