Il dramma di Faust
Da Faust di Johann Wolfgang Faust
Uno spettacolo di Venti Lucenti con protagonisti 80 ragazzi del progetto “All’Opera… in campo!”
Musiche di Hector Berlioz, Charles Gounod, Johann Sebastian Bach,
Wolfgang Amadeus Mozart, Jacques Offenbach, Claudio Monteverdi, Antonio Vivaldi
In collaborazione con la Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Assessorato all’Educazione e al Welfare del Comune di Firenze.
Nuovo allestimento del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
In collaborazione con l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino.
Prima rappresentazione assoluta
Maestro concertatore e direttore Pietro Mazzetti
Regia, scrittura scenica e costumi Manu Lalli
Scene Daniele Leone
Elaborazione musicale e brani originali
Luca Giovanni Logi
Orchestra Cupiditas
Attori
Mefistofele Chiara Casalbuoni,
Faust Gabriele Zini
Margherita Elisa Bagni
Angeli/Demoni Ragazzi del progetto "All'opera...In campo" e studenti
(Liceo Michelangelo, Liceo Classico Galilei, Liceo Machiavelli, IIS Dante-Alberti, IIS Galinei - Firenze)
Cantanti Solista dell'Accademia del Maggio
Margherita Olha Smokolina (24/11) / Francesca Longari
Firenze, Teatro Goldoni, 24 novembre 2022
Portare in scena ottanta bambini e ragazzi tra gli 8 e i 17 anni insieme ad attori, cantanti e musicisti professionisti, suddivisi in tre produzioni, con due cast diversi, per 9 repliche, potrebbe riuscire impresa abbastanza complicato considerando i difficili rapporti tra mondo della scuola, attività didattiche esterne e mondo teatrale. Eppure questa è la sostanza del progetto "All'Opera...In campo” sotto la guida di Venti Lucenti con la regista Manu Lalli presentato al glorioso Teatro Goldoni. Quest'anno l'argomento prescelti per la didattica dell’opera lirica è stato il mito di Faust che, nella versione di Ferruccio Busoni, Doktor Faust, sarà allestito nel mese di febbraio prossimo nel cartellone principale della stagione lirica del Maggio Musicale 22/23. Un giusto anticipo affinché il progetto attuato dai ragazzi sia anche propedeutico e illustrativo di della produzione lirica della Fondazione fiorentina. Protagonisti in scena, in veste di attori e coro di voci bianche questi ragazzi e studenti che hanno risposto alla chiamata del laboratorio estivo aperto promosso dall'associazione Venti Lucenti come campus estivo, e da studenti provenienti da istituti superiori fiorentini che hanno aderito alle proposte laboratoriali promosse alle scuole dall’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze (Le Chiavi della Città). Certamente il mito dei Faust non è un tema così semplice da spiegare alle giovani generazioni. Tra gli stessi promotori del progetto è sorto una questione se i ragazzi fossero stati in grado di capire il mito di Faust. Problema facilmente risolto nel momento in cui si è analizzato quali fossero gli argomenti che vanno per la maggiore tra le giovani generazione: E così emerge il genere Fantasy, declinato in Letteratura come al cinema, con le sue forti dicotomie tra il Male e il Bene, le saghe “alla Harry Potter” con il ricorso alla magia come strumento di conoscenza. E allora perché si debbano impressionare in teatro questi giovani spettatori nel momento in cui viene rappresentata in scena la Morte e l'eterna lotta del Diavolo per impossessarsi dell'anima di un uomo? Ma la combinazione tra narrazione attoriale, musica e gioco scenico attuata in palco ha permesso in poco più di un'ora di spettacolo di illustrare in modo spettacolare e facile la tematica del Faust. Andare oltre la conoscenza e lo scorrere del tempo, porsi al di là del bene e del male, fare un patto con il diavolo per conquistare l'eternità e l'amore: certamente non sono temi facili da spiegare ai giovanissimi. Ma la sostanziosa parte narrata, sapientemente condotta dalla voce narrante di Chiara Casalbuoni, Mefistofele, e quella di Gabriele Zini, Faust, ha saputo entrare nel merito della vicenda abilmente usando un doppio linguaggio, mellifuo e suadente, quello per Mefistofele, trasformato in una bella donna attraente, problematico e esistenziale quello di Faust, che si tormenta dell’ansia di sapere e studiare. Uno spettacolo che ha anche ripercorso la storia della divulgazione del mito di Faust, che si è perpetuata, nella cultura germanica, attraverso il teatro di figura. Quindi in scena non sono mancati il due pupazzi in veste di diavolo e di Padreterno che si giocano l'anima di Faust. In questa produzione l'Accademia del Maggio Musicale è riuscita a mettere a disposizione solo un solista (era il momento del cambio corso) a cui sono state affidare le due arie di Margherita dal Faust di Gounod con la voce del giovane soprano Olha Smokolina. Per il resto gran protagonista è stata la musica utilizzata come colonna sonora, scelta ed elaborata da Luca Giovanni Logi, a sostegno degli interventi dei cori e azioni sceniche dei giovanissimi in scena, eseguiti dall'Orchestra Cupiditas, essenziale nella sua composizione, guidata da Pietro Mazzetti. I vivaci costumi; creati dalla resta stessa Manu Lalli, con il rosso come dominante, e il bianco e il nero a contrasto, hanno contribuito ad attirare l'attenzione dei giovani spettatori, scuole medie e prime superiori cittadine opportunamente preparati. Il silenzio in sala di circa 200 piccoli spettatori è stata la migliore risposta. Applausi e tanti alla fine della rappresentazione, con la presenta discreta del sovrintendete del Maggio Alexander Pereira che si è complimentato dietro alle quinte con gli artefici del progetto, per il lavoro svolto a favore della Fondazione e dell'opera lirica.
Federica Fanizza