Yves Lebreton SORGENTI NASCITA DEL TEATRO CORPOREO Titivillus, 2012, Euro 23.00
«La natura profonda del teatro risiede nell'azione che si offre alla vista degli spettatori. Rinunciare al linguaggio verbale non significa obbligatoriamente rivestire i panni stilistici del mimo. Al contrario, significa denudarsi di tutti gli apparati del teatro per tornare alla sua origine prima: l'atto. L'atto radicato nel corpo e innervato dal pensiero, forgiato dal movimento, assertore di presenza». Bastano queste poche parole di Yves Lebreon per andare alle 'sorgenti' ispiratrici non solo della sua ricerca di teatrante, ma della stessa comunicazione scenica, attoriale. In Sorgenti, al contempo autobiografia e saggio, Yves Lebreton invita a cogliere le origini ispiratrici della sua ricerca artistica. Traccia le tappe del suo impegno sulla via elitaria del Teatro Astratto il cui assolutismo lo spingerà alla «desacralizzazione» tramite la sovversione del comico e il teatro popolare. Distante dalle convenzioni storiche, ripensa l'insegnamento di Étienne Decroux nel contesto del teatro contemporaneo, provocando inattesi confronti tra Edward Gordon Craig, Adolphe Appia, Émile Jaques-Dalcroze, Jacques Copeau, Antonin Artaud e Jerzy Grotowski. Non senza spirito critico, analizza le basi dell'Antropologia Teatrale di Eugenio Barba. In tutto ciò Lebreton macina non solo la storia, ma anche la prassi del teatro, la smonta, la decostruisce, ne utilizza alcuni aspetti e ne rifiuta altri per elaborare il suo teatro del corpo e della presenza, per elaborare la sua estetica che è sentire il mondo e non solo il teatro, costruire una rappresentazione del mondo attraverso di sé e la condivisione con l'altro da sé che è lo spettatore, colui che guarda ma anche si specchia in ciò che guarda. Per Lebreton di Sorgenti non si tratta più di acquisire un sapere, ma di scoprire le potenzialità dell'Essere che sono le fondamenta di ogni individualità e che nel teatro hanno un loro formidabile laboratorio..
Nicola Arrigoni
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