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London's Great Theatres - di Simon Callow, Derry Moore

London's Great Theatres - di Simon Callow, Derry MooreSimon Callow, Derry Moore
LONDON'S GREAT THEATRES
PRESTEL, pag. 240 - £. 29,99
(TEATRO - Vito Lentini)

Theatreland e le platee silenti, London’s Great Theatres

Proporre in questo infausto periodo la recensione del volume London’s Great Theatres editato nel 2019 implica un atto di anamnesi, di reminiscenza di ciò che un tempo, non troppo lontano, era abituale compiere nel cuore della città di Londra: vivere l’anima teatrale della città. Rispolverare in queste pagine il West End, il punto nodale della scena teatrale più autentica della metropoli, quella fetta di spazio urbano designato con il termine Theatreland, significa compiere un viaggio lungo l’itinerario dell’eterogenea evoluzione della scena teatrale londinese. Il lavoro proposto da Simon Callow e Derry Moore è basato sulle molteplici storie autentiche ed originali che ogni teatro londinese seguita a narrare: “la giustapposizione di queste storie - chiarisce Simon Callow - potrebbe definire [per l’appunto] una sorta di panorama in evoluzione di ciò che il teatro ha rappresentato per la città negli ultimi tre secoli e mezzo”.
Un itinerario, si diceva, accompagnato dalle brevi note storiche che affiancano gli incantevoli scatti di Derry Moore volti ad esplorare i dettagli di ogni edificio: da segnalare le immagini dedicate ai numerosi royal box, ai lampadari degli auditorium, alle theatre’s letterbox, alle narrow entrance, ai camerini, ai marmi rossi del Theatre Royal Haymarket, al suggestivo backstage dell’Old Vic, all’incantevole scorcio rubato dal royal circle balcony del Victoria Palace, alle superbe maioliche del Criterion, all’Art Deco foyer del Savoy, agli ornamenti del safety curtain del Playhouse, al box office del foyer del Theatre Royal Drury Lane, ai reiterati riferimenti alla storia di Roma antica che impreziosiscono il London Coliseum e alle inusuali prospettive catturate all’interno della Royal Opera House. Con un linguaggio lineare, talvolta inzaccherato da pennellature prosaiche, il volume presenta, con uno sguardo intimo, essenziale e privo di orpelli, i 28 teatri selezionati della città, dal West End a South Bank, da Westminster ad Hackney. Un libro che attraversa platee vuote, silenti, inesorabilmente così prossime all’animo dell’uomo contemporaneo.

Ultima modifica il Venerdì, 30 Aprile 2021 07:43

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