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Sull'eclettismo di Alberto Lattuada - di Alessandro Ticozzi

Sull'eclettismo di Alberto Lattuada - di Alessandro TicozziAlessandro Ticozzi
SULL’ECLETTISMO DI ALBERTO LATTUADA
Edizioni SensoInverso, Ravenna, Euro 8.00, pp. 55

(CINEMA - Alberto Pesce)

Non è di facile incasellatura Alberto Lattuada, prolifico autore di oltre una trentina di lungometraggi fiction, vibratile negli interessi culturali e cangiante negli approcci, dal melò di Anna allo spettacolo epico di La tempesta, dai ritratti di Il cappotto con Rascel e Il mafioso con Sordi alle commedie erotico-grottesche Sono stato io e Venga a prendere il caffè da noi, dal neopaganesimo di libera sessualità anche oltre lo spirito di Guendalina e I dolci inganni alla metafora ideologica di Cuore di cane e al fotoromanzo di La cicala.
Del resto, Lattuada era il primo a non volersi ingabbiare in una formula, a non respingere l'accusa di "eclettico". Ed è proprio su questa etichetta d'eclettismo che Alessandro Ticozzi si propone di evidenziarne aspetti ad arcatura tematico-formale. Sono ascendenze letterarie dal De Marchi di Giacomo l'idealista al Bulgakov di Cuore di cane, intimismi psicologici dall'avanspettacolo di Luci del varietà (in coregia con Fellini) a I dolci inganni, carature neorealiste di Il bandito e Senza pietà, e magari anche con polemiche pizzicate commedie di costume da La spiaggia a Una spina nel cuore.
Peccato che, capitolo dopo capitolo del libriccino, per quasi ogni film, anche dove non ce n'è bisogno, Ticozzi si compiaccia di inzeppare discorso critico con citazioni altrui, affiochendo marchio personale. Che forzi il "cerchio sull'opera di Lattuada" idealisticamente agganciando il televisivo Cristoforo Colombo al Giacomo dell'esordio. Che approdi ad una conclusione che poi non è tale, in buona parte ristretta ad una estemporanea chiacchierata del conterraneo Mazzacurati. Interessanti, in appendice, anche se non si sa se siano stralci di pubblicazioni, eventualmente quali, o riporti di personali interviste, le dodici professionali testimonianze coi loro affettuosi apprezzamenti e ricordi.

Alberto Pesce

 

Ultima modifica il Martedì, 18 Novembre 2014 15:15

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