Stampa questa pagina

W MOMIX FOREVER - creato e diretto da Moses Pendleton

"W Momix Forever" - coreografia Moses Pendleton "W Momix Forever" - coreografia Moses Pendleton

Teatro danza in due tempi creato e diretto da Mose Pendleton
co-direttore artistico Cynthia Quenn
con Jon Eden, Steven Ezra, Amanda Hulen, Morgan Hulen, Sarah Nachbauer,
Rebecca Rasmussen, Brian Simerson, Heather Magee Spilka, Jocelyne Wallace, Jason Williams

produzione Julio Alvarez
Milano, Barclays Teatro Nazionale dal 10 al 28 giugno 2015

www.Sipario.it, 15 giugno 2015

Eccezionale anniversario il 10 giugno 2015 per i Momix che hanno celebrato il 35° della prima rappresentazione - avvenuta in una serata memorabile il 10 giugno 1980 proprio a Milano presso lo stesso Teatro Nazionale - con W Momix Forever: uno spettacolo che come i precedenti resta per sempre nella memoria di chi da questa straordinaria esperienza trae un senso di levità elegante, equilibrata e rasserenante, non scevra da pennellate di raffinato umorismo, che cancella tensioni e ansie suggerendo una delicata e profonda gioia di vivere.

La dinamica e originale compagnia teatrale americana formata da ballerini acrobati e illusionisti vede, infatti, la luce sette lustri fa grazie al caleidoscopico e versatile Moses Pendleton, ballerino e carismatico direttore artistico, regista e coreografo che conserva e affina negli anni quelle qualità che lo rendono posato nel tratto e gioiosamente allegro anche quando illustra le sue creazioni che riscuotono un successo senza flessioni.

Amante della natura anche per essere nato e cresciuto nel nord del Vermont in una fattoria in cui si alleva bestiame da latte, Pendleton, dopo essersi laureato in letteratura inglese, fonda con Jonathan Wolken il Pilobolus Dance Theatre che unendo fantasia e acrobatismo raggiunge successi mondiali e riconoscimenti. Crea poi i Momix il cui nome deriva da un assolo da lui inventato per i Giochi Olimpici invernali di Lake Placid nel 1980 e con cui raggiunge trionfi, fama e popolarità lavorando anche in campo cinematografico e televisivo. Vive nel Connecticut con Cynthia Quinn, ballerina dei Momix (la loro figlia Elisabeth che ha seguito le orme dei genitori fa parte del balletto dell'Opera di Berlino) senza trascurare l'attività fisica (nuota ogni giorno per un chilometro) e la passione per la fotografia esponendo le proprie opere in alcune mostre.

Quando il sipario di sottili fili grigi sui cui si proiettano le immagini si apre, si dipana un magico susseguirsi di 16 fantasmagoriche coreografie articolate in un iter omogeneo comprendente capolavori facenti parte della storia della Compagnia e 4 nuove creazioni in cui originalità, eleganza e compostezza si moltiplicano in modo esponenziale mentre la creatività prevale a volte sulla fisicità e le capacità atletiche.

Così accanto ai 12 classici si ammirano tre ballerini molto abili che in Daddy long leg si cimentano ciascuno con una gamba più lunga grazie a un trampolo in un rapido tango mentre splendida risulta la composizione Light reigns ispirata dalle luci colorate sugli alberi di Natale: la luce con le sue seducenti sfumature scolpisce i corpi nudi delle ballerine, incantevoli statue dell'eterno femminino. In Paper trails la carta vivacizzata da immagini proiettate diviene l'elemento con cui si cimentano le danzatrici creando sculture di grande plasticità e infine in Aerea, emblematica della filosofia dei Momix, la metamorfosi diventa sovrana guidata da luce e musica.

Un trionfo di elegante seduzione tra tradizione e innovazione per sognare a occhi aperti.

Wanda Castelnuovo

Ultima modifica il Lunedì, 15 Giugno 2015 11:31

Articoli correlati (da tag)

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.