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SOMNAMBULE (LA) - coreografia George Balanchine

La Somnambule La Somnambule Coreografia George Balanchine

musica di Ferdinand Hérold
coreografia: Luciano Cannito
regia: Beppe Menegatti
scene e costumi: Elena Puliti
direttore: Benedetto Montebello
con Gaia Straccamore, Giuseppe Picone / Damiano Mongelli, Alessandro Riga / Claudio Cocino
Orchestra e Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera
Roma, Teatro Nazionale, 2008

Il Messaggero, 10 novembre 2008
E' ben congegnata e ben danzata
"La Somnambule" del Nazionale

Ben fatto. E' il giudizio che salta subito in mente dopo aver assistito, sabato al Nazionale, alla prima rappresentazione moderna del balletto La somnambule, con la coreografia di Luciano Cannito e la regia di Beppe Menegatti.
L'originale, del 1827, di Jean Pierre Aumer - che aprì la strada all'omonima opera lirica, capolavoro di Bellini - è andato perduto. Sopravvivono la bella partitura di Ferdinand Hérold, il libretto dell'abile drammaturgo Eugène Scribe e alcune dettagliate descrizioni del coreografo danese August Bournonville, che ne diede una sua versione nel 1829 a Copenhagen e fu interprete a Parigi dell'originale di Aumer.
Dei recenti esperimenti fatti dalla direzione del ballo dell'Opera per riportare in vita alcuni titoli del repertorio romantico questo è quello che convince di più. Non un balletto "in stile" ma a una sorta di esperimento post-moderno - si riutilizzano dettagli dell'antico in una formulazione moderna - fatto con umorismo e rispetto per il linguaggio che intende rievocare, grande cura del dettaglio (che, pure, può ancora migliorare), un bel senso della composizione e l'intelligente recupero della tradizione italiana - in tutto il mondo apprezzata come tale - di un virtuosismo sempre sottomesso alle esigenze dell'espressione.
Esemplare in questo senso la prova dei protagonisti: Gaia Straccamore, Alessandro Riga e Giuseppe Picone sono attori di prim'ordine, oltre che favolosi ballerini. Bravissimi anche gli altri: da Guido Pistoni a Viviana Melandri e Catia Passeri. E il corpo di ballo, preciso come un orologio svizzero.

Donatella Bertozzi

Ultima modifica il Lunedì, 22 Luglio 2013 10:05
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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