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SCUOLA DI BALLO ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA - coreografie Olivieri, Petit, Preljocaj, Béjart

“Défilé” ideato da Frédéric Olivieri
. Foto Marcello Chiappalone “Défilé” ideato da Frédéric Olivieri
. Foto Marcello Chiappalone

Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala

Fondazione Accademia Teatro alla Scala
Défilé ideato da Frédéric Olivieri

musica di Richard Wagner dal Tannhäuser – Marcia dall'Atto II
Gymnopédie coreografia Roland Petit (ripresa da Luigi Bonino)
musica Eric Satie

assistenti alla coreografia Paola Vismara, Leonid Nikonov
La stravaganza coreografia Angelin Preljocaj (ripresa da Claudia De Smet)

musiche Antonio Vivaldi, Evelyn Ficarra, Robert Normandeau, Serge Morand, Åke Parmerud

assistente alla coreografia Emanuela Tagliavia
Gaîté parisienne suite coreografia Maurice Béjart (ripresa da Piotr Nardelli)

musica Jacques Offenbach
assistenti alla coreografia Jean-Philippe Halnaut, Paola Vismara, Leonid Nikonov, Loreta Alexandrescu
Con il contributo di allievi e diplomati dei Corsi per Sarti dello spettacolo,

Truccatori e Parrucchieri teatrali
Scenografi di Teatro e Fotografi di scena dell'Accademia Teatro alla Scala

Al Piccolo Teatro Strehler di Milano, dal 26 al 29 aprile 2018

www.Sipario.it, 27 aprile 2018

La qualità ed esclusività, dei brani scelti per gli allievi della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala, hanno racchiuso l'arte dell'insegnamento e dell'apprendimento con scrupolosa finezza di particolari tecnici e di effetti decorativi sull'estetica e sull'ispirazione. Il tradizionale spettacolo ufficiale, costituisce uno dei momenti più altolocati nel percorso formativo dell'antica istituzione coreica milanese fondata nel 1813, e oggi guidata, sotto la supervisione di Frédéric Olivieri, dal Maestro Maurizio Vanadia. L'apertura di serata ha offerto uno scenografico Défilé, un insieme di predisposizioni attitudinali fisiche e distintive che hanno reso irresistibile la presentazione, sontuosa nel cerimoniale, esplodendo in un trionfo di bellezza arricchita da ritmo e garbo. Evidente il chiaro intento di infondere un assetto organico e funzionale nel diffondere, attribuire, sviluppare e ampliare i principi fondamentali della nobile arte della danza. Il Maestro Olivieri ha così permesso agli allievi, dei vari corsi, di farsi ammirare nel loro fulgore seguendo il livello di preparazione raggiunto, coadiuvato dai preziosi docenti della Scuola di Ballo, tra cui Loreta Alexandrescu, Paola Vismara, Emanuela Tagliavia, Jean-Philippe Halnaut, Leonid Nikonov, Tatiana Nikonova, Vera Karpenko, Elisa Scala, Antonia Stroppa, Valentina Distaso, Maria Letizia Fabrucci, Nadia Garuti, Chiara de Vivo, Andrea Massimo Grassi, Luigi Manfrin, Francesca Pedroni e naturalmente Maurizio Vanadia, con il lodevole contributo di allievi e diplomati dei Corsi per Sarti dello spettacolo, Truccatori, Parrucchieri teatrali, Scenografi di Teatro e Fotografi di scena dell'Accademia Teatro alla Scala. Il Défilé, sulla grandiosa musica di Richard Wagner, ha permesso di mostrare ad un pubblico delle grandi occasioni il livello raggiunto: dai giovanissimi che hanno eseguito gli esercizi maggiormente semplici ai più adulti impegnati in variazioni di notevole livello.
Si è proseguito con tre brani del repertorio moderno e contemporaneo, "Gymnopédie" di Roland Petit (omaggio al Maestro francese che lo definì "dance concert" ideandolo per il Balletto Nazionale di Marsiglia, sviluppato sugli omonimi tre pezzi per pianoforte di Erik Satie, eseguito dagli allievi scaligeri con perfezione stilistica e temperamento così da costituire la loro forza), "La Stravaganza" di Angelin Preljocaj (un pezzo nato per il New York City Ballet, affascinante nella sua fusione tra dolcezza ed energia che ha posto gli allievi in coppie dell'era dell'immigrazione americana che annullano le logiche di gruppo per portarle altrove, disegnando linee geometriche in un rituale freddo per restituire poi un'emozione all'anima e al corpo, uno stile coreografico-narrativo di ampia efficacia teatrale) e "Gaité Parisienne Suite" di Maurice Béjart (creato nel 1978 per il Ballet du XXe Siècle dall'originale balletto di Léonide Massine del 1938 su musica di Jacques Offenbach, attingendo al registro delle operette. Gli allievi, in particolare i Solisti, hanno saputo restituire un'interpretazione persuasiva con una netta predisposizione musicale, traendo ispirazione dal clima della Parigi tra la fine del Secondo Impero e l'inizio della Terza Repubblica in un sagace ritratto della società dell'epoca, grazie anche all'autorevole presenza in scena di Vera Karpenko).
La creatività dei tre grandi coreografi, ognuno con il proprio dizionario, apre la mente ad un nuovo percorso formativo sulla via della danza, sottolineando l'eccellenza delle maestranze scaligere nel saper cogliere i mutamenti a favore del rinnovamento, pur custodendo gelosamente la tradizione. La Scuola di Ballo è tra le poche Accademie al mondo, in grado di proporre nei programmi di sala celebri nomi della coreografia internazionale offrendo una reale opportunità nel contemplare inediti linguaggi, affrescando sui novizi non ancora diplomati, pezzi di pregiata e ardua fattura in linea con gli attuali desideri delle rinomate compagnie che richiedono ai ballerini professionisti la padronanza di un repertorio ampio e diversificato, spaziando nella doppia specializzazione tra classico-accademico e moderno-contemporaneo.
L'ideazione della serata ha goduto di un concetto filosofico in cui la realtà confluisce nella fantasia: i ragazzi, prominenti nel loro incedere, si sono incrociati nel tempo. L'equilibrio dei rimandi, non è affatto opera facile, in quanto la complessità pratica ed espressiva, è una continua sfida nel mantenere reali le singole capacità tra l'essere coscienza e rappresentazione. Un Gala di indubbio fascino per meglio dipingere il percorso formativo scolastico con il merito indirizzato al livello raggiunto, un banco di prova per grandi e piccoli danzatori e per il corpo docente che, ancora una volta con dovizia certosina, ha saputo porre in evidenza gli elementi peculiari, i quali rendono unica l'istituzione milanese, nell'incoraggiare e supportare ogni singolo futuro ballerino nel processo artistico ed umano, restituendo intatta dal palcoscenico alla platea la loro gioiosa freschezza, ponendo davanti ad essi una sicura via da percorrere.

Michele Olivieri

Ultima modifica il Sabato, 28 Aprile 2018 08:41

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