“Entre Deux" – Coreografia di Isabelle Stanlowa. Musica di Fryderyk Chopin.
“Carnevale di Venezia" – Coreografia di Louis Milon. Musica di Louis Luc De Persuis e Rodolphe Kreutzer.
"Signes" – Coreografia di Caroline Carlson. Musica di René Aubry.
“Suite en Blanc” - Coreografia di Serge Lifar. Musica di Edouard Lalo.
“Infiorata a Genzano” - Coreografia di August Bournonville. Musica di Edvard Helsted e Holger Simon Paulli.
“Delibes Suite” - Coreografia di José Martinez. Musica di Léo Delibes.
“Caravaggio”. Coreografia di Mauro Bigonzetti. Musica di Bruno Moretti da Claudio Monteverdi.
“In the Middle, somewhat elevated” - Coreografia di William Forsythe. Musica di Thom Willems.
“La nuit s’achève” - Coreografia di Benjamin Millepied. Musica di Wim Mertens.
“Il Corsaro” - Coreografia di Jules Perrot. Musica di Adolphe Adam.
Scene: Peter Harvey. Costumi: Karinska.
Con: Bluenn Battistoni, Alexandre Boccara, Ines McIntosh, Thomas Docquir, Sofia Rosolini, Antonio Conforti, Clara Mousseigne, Nicola Di Vico, Ambre Chiarcosso, Francesco Mura.
Direzione Artistica: Alessio Carbone; Maître de ballet: Francesco Vantaggio
CREMONA, Teatro Ponchielli, 27 marzo 2022
Les Italiens de l’Opéra de Paris al Ponchielli di Cremona
È dedicato al gruppo di danzatori italiani in forza al Ballet National de l’Opéra de Paris Les Italiens de l’Opéra de Paris: l’ensemble di ballerini fondato e diretto da Alessio Carbone, già premier danseur della troupe parigina. Lo zelante produttore dei giovanissimi ballerini italiani propone annualmente un ricco calendario di appuntamenti nei più importanti teatri: fra essi l’ultimo ad aver caldeggiato il Gala Passi di stelle è il Teatro Ponchielli di Cremona diretto da Andrea Cigni inserendo l’appuntamento nell’eterogeneo programma coreutico che interseca, com’è noto, anche il percorso teatrale e musicale.
Una domenica pomeriggio riservata alla danse d’école e al repertorio contemporaneo in un mélange che ha giovato dell’accorta scelta di interpreti e brani: sono questi i tratti cardinali dello spettacolo dedicato alle vittime del conflitto russo-ucraino.
Ad aprire il programma il fine passo a due Entre deux che sui velluti musicali di Fryderyk Chopin affianca gli stralci di una lezione alla sbarra affidati a Bluenn Battistoni e Alexandre Boccara, ambedue risolutamente convincenti nella coreografia firmata da Isabelle Stanlowa. Segue la giocondità del Carnevale di Venezia con i due sujets dell’Opéra Ines McIntosh e Thomas Docquir: se migliorabili appaiono alcuni virtuosismi previsti nelle variazioni e nella coda, piace senza dubbio la nuance scanzonata concessa alla coreografia di Louis Milon. A Caroline Carlson e al suo Signes si concede spazio nel prosieguo del programma: Sofia Rosolini e Antonio Conforti dominano con disinvoltura i movimenti disegnati sui cadenzati rivoli della musica di René Aubry. Vigorosa l’intesa raggiunta anche nel frammento tratto da In the middle, somewhat elevated di William Forsythe. Clara Mousseigne era impegnata con Suite en blanc di Serge Lifar in una variazione ben eseguita ma che avrebbe giovato di un tutù bianco, per l’appunto, in luogo di quello verde proposto. Lo stralcio tratto da Caravaggio di Mauro Bigonzetti era affidato, di converso, a Ines McIntosh e Francesco Mura regalando amabili sfumature e dinamiche. Piacevoli i port de bras di Ambre Chiarcosso che insieme a Thomas Docquir condivideva un segmento di Delibes Suite coreografato da José Martinez, affinabile la loro coda. Degno di menzione il pas de deux tratto dal balletto in un atto Infiorata a Genzano assegnato a Bluenn Battistoni e Nicola Di Vico, ambedue restituiscono eleganza, precisione e raffinatezza in uno dei frammenti più noti e iconici dell’arte di Bournonville. La nuit s’achève con Ambre Chiarcosso e Alexandre Boccara oscilla tra foga e delicatezza precedendo la chiusura dello spettacolo con il noto pas de deux tratto dal Corsaro: armoniosa e frizzante la variazione di Clara Mousseigne, decisa ma con alcuni salti da rafforzare l’assolo di Alì consegnato da Francesco Mura.
L’encomiabile impegno del Direttore artistico Alessio Carbone profuso negli anni per Les Italiens de l’Opéra de Paris è il compiuto esempio di una carriera condotta da lungo tempo con diligenza e serietà sotto l’egida di Tersicore: un fulgido figlio d’arte che continueremo a seguire.
Vito Lentini