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…DI GIULIETTA E DEL SUO ROMEO - regia Federico Dimitri


"...di Giulietta e del suo Romeo", regia Federico Dimitri "...di Giulietta e del suo Romeo", regia Federico Dimitri

regia Federico Dimitri

con Elisa Canessa, Federico Dimitri, Francesco Manenti

musica dal vivo Stefano Dentone, Antonio Ghezzani e Matteo Pastorelli
fantocci Fabrizio del Moro
disegno luci Marco Oliani
produzione Associazione Sosta Palmizi, Compagnia Dimitri/Canessa, Armunia/Festival Inequilibrio, Progetto Brockenhaus
Arezzo, Teatro Mecenate, 14-15 febbraio 2016

www.Sipario.it, 18 febbraio 2016

Una versione pop-rock del capolavoro di Shakespeare

Immaginiamoci la storia d'amore tra due adolescenti le cui rispettive famiglie si odiano, due giovani che, in piena crisi ormonale, si invaghiscono l'uno dell'altra anche se (o proprio perché) la loro unione è proibita. Si amano, si sposano, vengono separati e poi, per uno stupido malinteso, si suicidano entrambi. Una vicenda quasi paradossale, se non fosse che è stata meravigliosamente scritta in versi dal drammaturgo più geniale della storia della letteratura inglese, di cui quest'anno festeggiamo il 400° anniversario. In ...di Giulietta e del suo Romeo della poesia di Shakespeare rimane ben poco, se non nei discorsi spezzati di Donna Capuleti, una madre delirante che, in cerca di una forma di consolazione, chiama ossessivamente a sé la balia. Una balia androgina che saltella da una parte all'altra delle stanze come la Lady Cocca di Robin Hood della Disney.
Al centro della scena è eretta una serie di fari dalla luce accecante posizionati a forma di croce, a tratteggiare il luogo di culto di Frate Lorenzo, una sottospecie di rockstar dalla sessualità ambigua alle prese con un eros inquieto e perturbante. È un tipo pieno di sé, eccentrico, al limite del fastidioso: il microfono è la sua Bibbia, i due uomini dal dorso nudo e i pantaloni di pelle neri sono i suoi chierichetti e la tragedia dei due giovani innamorati è la principale fonte del suo show. Ad accompagnarlo costantemente due musicisti, i cui strumenti producono un suono talmente voluminoso da dare l'idea di esplodere nello spazio per soffocare anche il rumore dei pensieri.
Romeo e Giulietta sono simbolicamente rappresentati da due fantocci che, privati della linfa vitale che li faceva resistere, vengono letteralmente travolti da quel mondo adulto che non li ha mai voluti ascoltare. È quest'ultimo, rappresentato da tutti quei personaggi pieni di preconcetti e convinzioni, il vero protagonista/antagonista della storia, che si apre e si chiude con il racconto dello stesso sogno, un incubo che ha il sapore amaro di un reale presentimento.
Secondo appuntamento della rassegna Altre Danze_Portiamo i ragazzi a teatro! a cura dell'Associazione Sosta Palmizi, lo spettacolo della compagnia Dimitri/Canessa si presenta, dalla scelta registica a quella interpretativa, come frutto di un lavoro pensato per i ragazzi. L'atmosfera si colora di tinte noir, ma poi torna subito a essere grottesca, forse per rappresentare la stupidità di coloro che pensano di poter governare su tutti o più semplicemente per venire incontro al gusto dei più piccoli. A discapito di ciò che può fare intendere il nome della rassegna, però, di danza ne sentiamo la mancanza. Merita un'attenzione particolare Elisa Canessa (diplomata al Corso di Formazione Professionale in Nouveau Cirque presso la scuola di Teatro di Bologna "Alessandra Galante Garrone"), malinconica madre Capuleti e clownesca aiutante di Frate Lorenzo: una performer di forte impatto fisico che ci fa capire che nei dettagli e nei silenzi può risiedere un'inaspettata forza espressiva.

Sara Bonci

Ultima modifica il Giovedì, 18 Febbraio 2016 19:44

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