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All’interno delle “Spotlight Series”, ossia una sorta di raccolta di video, di pezzi coreografati e ballati con la partecipazione del balletto del Canada, troviamo questa chicca della danza contemporanea, che però al giorno d’oggi va sempre di più nello stile neoclassico, ossia nell’inserto di elementi classici e anche delle scarpe da punta per le ballerine, nel linguaggio della danza contemporanea fatta di improvvisazione, recitazione coreografica, relazione con lo spazio, movimenti che si rifanno anche alla realtà circostante e che permettono di far dialogare il corpo e l’espressione. In particolare, The Dreamers Ever Leave You appare quasi come fosse una pedana di scherma, ossia in uno sviluppo lungo una sorta di linea orizzontale della dimensione spaziale. Si percepisce una forte intensità nel ballare da parte dei danzatori, che raggiungono anche vette coreografiche del contemporaneo particolarmente pure, nel senso che rispecchiano in pieno lo stile, codificando quel linguaggio espressivo del corpo come mezzo di comunicazione e di espressione fisica, un codice universale universalmente valido. La musica è continua e fluida, particolarmente piacevole da ascoltare, mentre le luci, lungi dall’essere articolate oppure orchestrate in maniera complessa, appaiono infatti fredde e bianche. I corpi creano le linee su cui soffermarsi, mettono in evidenza la muscolatura, la forza e l’energia, lo scatto e il movimento, ma anche l’armonia, grazie anche ai costumi molto semplici. La performance digitale, della durata totale di circa mezz’ora, dà il titolo anche ad un album musicale, acquistabile online.

Francesca Myriam Chiatto