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Deadpool di Tim Miller - I superpoteri di Pierino

"Deadpool" di Tim Miller "Deadpool" di Tim Miller

Deadpool
di Tim Miller
Con Ryan Reynolds, Morena Baccarin, Ed Skrein, T.J. Miller, Gina Carano  
USA 2016

I superpoteri di Pierino

Un supereroe dal costume rosso, Deadpool (Reynolds), si fa portare dal tassista indiano Dopinder (Kan Soni), nel luogo dove troverà l'odiato nemico Francis/Ajax (Skrein), con la sua banda; arrivato sul posto fa una strage e inchioda Francis – che è un mutante e non sente dolore - al guardrail con una katana e, rivolto agli spettatori, racconta la storia che lo ha portato lì: il suo nome è Wade Wilson e, dopo un passato da marine  con un curriculum di quarantuno morti, si era messo a fare il mercenario. Lo vediamo, all'inizio, terrorizzare un pizza-boy (Style Dayne), su incarico di una ragazza vittima del suo stalking. Compiuta la missione, si era recato, come sempre, nel pub per sicari, gestito dal suo cinico ma sincero amico Weasel (Miller), che faceva anche contrabbando d'armi e organizzava, nel locale, una lotteria, chiamata "dead pool", in cui si scommetteva su chi sarebbe morto prima e Wade era in testa alla classica. Qui aveva incontra la prostituta Vanessa (Baccarin) e, dopo una girandola di reciproche, pesanti allusioni sessuali, i due erano finiti a letto. Era cominciata una relazione, tutta basata su giochi erotici estremi ma che era diventata un grande amore, tanto che i due avevano deciso di sposarsi e di cambiare vita ma lui era sato colto da un improvviso malore e le analisi cliniche lo avevano rivelato affetto da un cancro terminale a vari organi del corpo. Disperato, era andato a sbronzarsi al pub e qui era stato avvicinato da un misterioso reclutatore (Jed Rees), che gli aveva detto di essere in grado di farlo curare con una tecnica che, oltre a guarirlo, gli avrebbe donato dei poteri eccezionali. Wade lo aveva cacciato in malo modo ma, dopo vare abbandonato Vanessa per non farla soffrire, era andato nel misterioso laboratorio del dottor Francis Freeman, un mutante che si faceva chiamare Ajax e, con l'aiuto della potente e sadica Angel Dust (Carano) torturava atrocemente i pazienti per far emergere in loro il gene X (quello dei mutanti) e renderli dei super-mercenari. Wade, dopo varie torture, era stato posto all'interno di una macchina che gli forniva con l'ossigeno minimo per sopravvivere; questo trattamento aveva risvegliato in lui il gene mutante che lo aveva guarito e reso fortissimo, agilissimo e in grado di guarire rapidamente da qualsiasi ferita ma lo aveva deturpato orribilmente. Wade, - che era riuscito a fuggire dal laboratorio – si era imposto di non tornare più da Vanessa per via del suo aspetto e si era messo a caccia di Francis per costringerlo a rendergli l'aspetto originario. Si era confezionato un costume da supereroe (prima bianco, poi rosso perché coprisse le macchie di sangue), aveva assunto il nome di Deadpool (in ricordo della lotteria), era andato a vivere da una vecchia nera cieca, Al (Leslie Uggams) e, facendo fuori vari membri della banda di Ajax, era riuscito a sapere dove l'avrebbe trovato. Eccolo, perciò, ora nell'autostrada, circondato da cadaveri, che minaccia il dottore perché lo guarisca ma, all'improvviso arrivano due X-Men, Colosso (Andrè Tricoteux) e l'adolescente Testata Mutante Negasonica (Brianna Hildebrand), che lo vogliono reclutare e convincere a desistere dalla violenza distruttiva; mentre i tre discutono, Ajax riesce a scappare e, poco dopo va nel pub dei mercenari e lì scopre l'esistenza di Vanessa; Weasel avverte immediatamente Wade e con lui vanno allo strip-club in cui la ragazza lavora ma Vanessa viene rapita da Francis nel retro del locale. Questi dà a Deadpool un appuntamento per lo scontro finale e lui, dopo essersi fatto dare da Weasel tutte le armi del suo arsenale, si reca alla scuola dei mutanti per chiedere l'aiuto di Colosso e Testata. I tre si recano sul luogo dell'appuntamento e nello scontro finale, i due X-Man sconfiggono Angel Dust mentre Wade fa fuori tutti gli uomini di Ajax e questi, irridente, afferma di non poter restituire a Wade l'aspetto originale. Colosso cerca di convincere Deadpool a comportarsi da paladino della giustizia (lui per farsi aiutare aveva promessi di entrare negli X-Men) ma lui spara in testa a Francis e mostra a Vanessa – che è infuriata per come lui l'ha abbandonata- il suo vero volto; la ragazza ha un attimo di repulsione ma l'amore riaffiora e i due cominciano a limonare pesantamente, nell'imbarazzo del puritano Colosso, che copre gli occhi di Testata.
Nel 1981 - la commedia cinematografica era in forte crisi: in televisione si vedevano spettacoli divertenti, con ottimi comici e, superate le antiche restrizioni censorie, bellissime soubrette abbastanza scoperte- uscì un filmetto a budget limitato tutto basato su vecchie barzellette "sporche", Pierino contro tutti, diretto dal non eccelso Marino Girolami e con protagonista il carattterista Alvaro Vitali; al botteghino fu un trionfo. La volgarità spicciola del film era l'unica cosa che la televisione non forniva. Ora, con l'avvento dei nuovi, diffusissimi web network (Netflix tra gli altri), pieni di serie di grande qualità creativa e produttiva, spesso assai trasgressive rispetto al passato, il cinema commerciale USA sta cercando nuove strade. Le costose operazioni, zeppe di superstar, basate sugli eroi Marvel (tipo X-Men e Avengers) si sono rivelate preziose in questa chiave e, da un altro verso, ecco il tentativo di aggiornare ai gusti dei ragazzi, un supereroe Marvel già violento e trasgressivo di suo, Deadpool appunto. L'operazione, affidata all'esordiente Tim Miller (che come produttore esecutivo aveva, però, collaborato ad Heavy metal, a Millennium e a Thor-The dark world), è consistita, non solo nel sottolineare le componenti di violenza e di ironia che erano già nel fumetto ma di aggiungervi un di più di splatter e di sesso estremo (Vanessa, ad esempio, nei comics è un combattente mercenaria mentre qui è una libidinosa prostituta). Reynolds, che aveva già interpretato il personaggio con un cameo in X-Men, le origini: Wolverine e che era stato il supereroe Lanterna verde, era stato fortemente voluto da Stan Lee (il creatore della Marvel) e si è rivelato una buona scelta: è un vero attore e rende credibile qualunque situazione, per eccessiva che sia. Il resto del cast è furbo ed adeguato alla guasconata e va dal divo di serie tv (Trono di spade, Transporter) Skrein, allo sboccato comico Miller fino alla campionessa d'arti marziali Carano. Gli incassi in America sono ottimi e anche da noi sta andando piuttosto bene.

Antonio Ferraro

Ultima modifica il Lunedì, 07 Marzo 2016 00:17

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