Dragon Ball Super: Broly
di Tatsuya Nagamine
Con Masako Nozawa, Christopher Sabat, Vic Mignogna,
Chris Ayres, Jason Douglas
Giappone, 2018
Il fascino dei Sayan non ha fine
Ci sono fenomeni che non passano mai di moda e Dragon Ball è uno di questi. Tutto è nato nel 1984, quando l'autore di manga Akira Toriyama lo concepì. Allo straordinario successo del manga segui quello non minore dell'omonima serie d'animazione, che è divenuta un punto di riferimento nell'infanzia delle ultime generazioni, nonché una vera e propria epopea senza fine, i cui eroi e antagonisti sono divenuti parte dell'immaginario collettivo: da subito in Dragon Ball protagonista indiscusso è un bambino speciale di nome Goku, particolarmente abile nelle arti marziali, le cui avventure si intrecceranno a quelle della simpatica Bulma e dell'allora spietato alieno Junior; con Dragon Ball Z, la serie più amata dai fan, il livello di complessità della trama centrale aumenta e un Goku ormai adulto scoprirà le sue vere origini non umane, legate alla potente razza dei Sayan. È qui che subentra l'altro personaggio chiave e di spessore della saga, Vegeta, il principe dei Sayan, nemico di Goku, ma anche suo alterego e presto alleato fisso, nonostante una rivalità che non cesserà mai di esistere e di spronare i due a divenire sempre più potenti. Alla Z (divisa in tre parti a sua volta identificabili con i diversi antagonisti che entrano in campo) è seguita la serie Dragon Ball GT, che però è stata ripudiata proprio da Akira Toriyama e in generale è sicuramente la più discussa e meno apprezzata dai fan. Ed è stato proprio Toriyama recentemente a ridare nuova linfa alla saga con Dragon Ball Super, ambientata dopo la sconfitta di Majin Bu.
Dragon Ball Super: Broly è stato ideato e scritto da Akira Toriyama e dopo trent'anni di successi della saga si erge a dimostrazione di una vitalità ancora fiorente e della capacità di far battere il cuore del bambino che è in noi.
Son Goku è tornato ad allenarsi duramente per affrontare i nemici più potenti che le galassie hanno da offrire e anche Vegeta, preoccupato per il ritorno di Freezer, non è da meno. Ma quando improvvisamente si trovano di fronte Broly, un ignoto Sayan, si svelerà davanti i loro occhi una forza atroce e devastante.
Un ruolo centrale nella storia è costituito dalle origini dei tre Sayan e dall'antefatto principale dell'aberrante sterminio della loro razza. Nella Z ci sono stati innumerevoli rimandi e flashback inerenti alla distruzione del pianeta Vegeta, ma qui abbiamo un vero e proprio prologo che ricompatta tutti i frammenti e mostra l'antefatto da vari punti di vista, presentando anche personaggi inediti. Attraverso un'operazione di addolcimento e introspezione viene messo in luce il misterioso passato di Broly, un personaggio che precedentemente era identificato come sola forza distruttiva e furia incontenibile, ma che adesso per volontà di Toriyama è semplicemente vittima dei suoi traumi psicologici e di una sbagliata educazione. Tuttavia ciò non renderà Broly meno pericoloso sul campo di combattimento, in cui tutta l'energia sopita del Sayan esploderà di fronte agli occhi stupefatti di Goku e Vegeta. Uno scontro galattico in cui i soli tre Sayan puri ancora in vita incanaleranno tutte le proprie forze, mettendo duramente alla prova se stessi e lottando per le persone che amano. Sui vasti paesaggi di una Terra ghiacciata, che sembra sfiorare continuamente il collasso, divenendo uno scenario apocalittico e infernale, intensificato dalle suggestive variazioni cromatiche. Lo stile visivo generale e il design dei personaggi hanno subito un processo di rinnovamento, in equilibrio tra una maggiore modernità e la fedeltà al manga originale.
A parte un finale un po' approssimativo e forzato e alcune mancate sfaccettature psicologiche, Dragon Ball Super: Broly funziona molto bene, prosegue la tradizione, senza però rimanerne incastrato, rinnovando la propria estetica e mantenendo intatti i propri punti di forza.
Corinne Vosa