Stampa questa pagina

(CINEMA) - "Mamma mia - Ci risiamo!" di Ol Parker. - Come ti sfrutto gli Abba.

“Mamma Mia: Here We Go Again!”, di Ol Parker “Mamma Mia: Here We Go Again!”, di Ol Parker

Mamma mia - Ci risiamo! (Mamma Mia: Here We Go Again!)
di Ol Parker
Con Christine Baranski, Pierce Brosnan, Dominic Cooper,
Colin Firth, Andy Garcia
USA 2018

Come ti sfrutto gli Abba

Sono passati circa 10 anni, Donna (Meryl Streep) è morta e sua figlia Sophie (Amanda Seyfried), che è rimasta nell'isola di Kolakairi, ha deciso di ristrutturare la taverna e di trasformarla nell'Hotel Bella Donna, in onore della coraggiosa madre. Mentre i lavori procedono, sotto la guida del manager Fernando Cienfuegos (Garcia), Sophie ha una burrascosa telefonata con il fidanzato Sky (Cooper): lui è all'estero per un master in Management Alberghiero dal quale dovrebbe tornare per occuparsi del Bella Donna ma ha ricevuto un'offerta di lavoro di grande prestigio e non se la sente di rifiutarla. Lei è disperata e, al ritmo di One of us (cantata in parallelo anche da Sky), si chiude in camera e lì ripercorre le vicende che hanno portato la madre in Grecia ed alla sua nascita: Donna (Lily James) si è appena laureata - e alla cerimonia di consegna dei diplomi, insieme alle amiche – e partner nel gruppo Donna Dynamos - Rosie (Alexa Davies) e Tanya (Jessica Keenan Winn), scatena un'allegra baraonda, cantando When I kissed the teacher; saluta poi le amiche e comunica loro di aver deciso di andarsene in giro per il mondo. A Parigi conosce Harry (Hugh Skinner) e la sera stessa, intonando Waterloo, i due finiscono a letto. L'indomani mattina lei parte per la Grecia lasciandolo ancora addormentato; arriva al molo, appena in tempo per vedere l'ultimo traghetto che salpa per Kolakairi, dove era diretta; per sua fortuna incontra il giovane svedese Bill (Josh Dylan) che le dà un passaggio con la sua barca. Giunta all'isola e arrivata in una villetta abbandonata, Donna viene sorpresa da un temporale e si rifugia nella stalla e qui quasi travolta da un cavallo spaventato dai tuoni; dal nulla sbuca Sam (Jeremy Irvine), uno studente inglese in vacanza, che la salva. L'indomani – dopo una notte d'amore – vanno, innamorati persi, a far colazione nella cantina di Sofia (Maria Vacratsis), il cui figlio Lazaros (Panos Mouzourakis), leader di una band, dopo aver eseguito Kisses of fire, la sfida a cantare a sua volta; lei esegue Andante, andante e ottiene un ingaggio. Poco dopo Sam le confessa di avere una fidanzata e che la sua famiglia si aspetta che la sposi. Disperata, Donna lo caccia via, non consentendogli di parlare (entrambi cantano tristemente Knowing me, knowing you). Attracca all'isola Bill e le propone una gita consolatoria in barca e lì, dopo aver tentato di dormire in una scomoda cuccetta, lei va nella cabina di lui e ci dorme insieme. Tornata nell'isola, dopo poco scopre di essere incinta e chiama le due Dynamos per avere il loro appoggio; insieme cantano Mamma mia e, poco dopo, Sofia le rivela di essere la proprietaria della villetta dove lei è andata ad abitare, offrendole di regalargliela se lei la rimetterà a posto. Donna ha deciso: rimarrà nell'isola e lì crescerà sua figlia (il cui padre può essere uno qualunque dei tre recenti amori). Siamo di nuovo ai giorni nostri e Sophia, pur con il cuore in pezzi, si prepara per il giorno dell'inaugurazione, supportata da Cienfuegos e da Sam (Brosnan), che dopo la morte di Donna è rimasto in Grecia; di lì a poco aggiungono Rosie (Julie Walters) e Tanya (Chistine Baranski), insieme alle quali, con Angel eyes, lei commemorerà la mamma. La sera prima dell'inaugurazione, un nubifragio interrompe ogni possibilità di far arrivare i traghetti dalla terraferma e tutti i preparativi sembrano vanificarsi ma Harry (Firth) e Bill (Stellan Skarsgard), che – pur avendo inizialmente detto di non potere essere presenti per pressanti impegni – sono arrivati fino al molo, hanno un'idea: invitano alla festa tutti i pescatori purché li portino con le loro barchette a Kolakairi. L'inaugurazione si farà comunque e, inatteso, arriva anche Sky, che con Sophya, Tanya, Rosie, Sam, Bill ed Harry introduce la festa con Dancing Queen; tra la folla appare Ruby (Cher), la madre-diva, che con le sue assenze aveva fatto soffrire Donne e che ora cerca di rifarsi con la nipote. Mentre le parla, vede Cinfuegos e in lui riconosce il rivoluzionario che aveva amato e creduto morto da giovane; lo raggiunge e con lui canta la loro storia: Fernando. A Sophia appare Donna e madre e figlia – insieme a Donna giovane – intonano My love - My life. Ora tutto si è sistemato e tutti – giovani e vecchi – si esibiscono in Super Trouper.
I sequel, si sa, non sono quasi mai all'altezza del primo film, a meno che non siano stati progettati sin dall'inizio. In questo caso non è certo così: Mamma mia! è di dieci anni fa e la sua forza – oltreché nel cast (Meryl Streep in testa) – era nella derivazione dal grande e consolidato successo del musical, con tutti i perfezionamenti e gli aggiustamenti che una lunga e ricca tournee comporta; oltretutto la regia era stata saggiamente affidata a Phyllida Lloyd che lo aveva portato al successo in teatro, che non ha fatto grande cinema ma ha dato la giusta ed indispensabile ritmica ai numeri musicali. Per Mamma mia – Ci risiamo! è stato scelto lo sceneggiatore Ol Parker, forte della scrittura dei due deliziosi Marigold Hotel ma regista di 3 dimenticabilissime commedie sentimentali. Il risultato è una faticosa rimasticatura con un cast (a parte coloro che erano già nel precedente film) quasi raccogliticcio: steso un velo sulla faticosa improbabilità di nonna Cher, i tre giovani possibili padri hanno la comunicativa dei manichini della Rinascente e Lily James - che era stata bravissima nel ruolo della segretaria di Churchill ne L'ora più buia e una trascinante Cenerentola nel film di Branagh (Branagh appunto!) – si stampa sulla faccia un fastidioso sorriso ottimistico e attraversa allegra ed inconsapevole il film; si fa notare solo Jessica Keenan Winn, nipote di tanto nonno (Ed Keenan Winn, insostituibile caratterista dei film Disney e, tra gli atri mille ruoli, impagabile generale ottuso nel Dottor Stranamore). Insomma: l'impressione e che i due astuti membri maschili degli Abba, Bjorn Ulvaeus e Benny Andersson, motori dell'operazione, abbiano messo insieme alla bell'e meglio un sequel/prequel per rinverdire altri titoli (nel film ne contiamo 21) della loro produzione musicale. Il box-office, alla fine, dà loro ragione; il film non eguaglierà certo i 615 miloni di dollari raggiunti da Mamma mia! ma sta già a 350 milioni. C'è un dio anche per gli svedesi con i pantaloni a zampa d'elefante! D'altronde era già un miracolo che i non eccelsi Abba abbiano avuto (come i Beatles con il fallimentare Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band e l'intellettualistico Across the Universe) due film ispirati alle loro poco più che orecchiabili canzoni.

Antonio Ferraro

Ultima modifica il Mercoledì, 05 Settembre 2018 10:58

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.