venerdì, 29 marzo, 2024
Sei qui: Home / Recensioni / Rassegna Festival / Radicondoli Festival 2014 - Dal 26 luglio al 3 agosto 2014. - di Maura Sesia

Radicondoli Festival 2014 - Dal 26 luglio al 3 agosto 2014. - di Maura Sesia

"le ceneri/ la remontee des cendres" "le ceneri/ la remontee des cendres"

Le ceneri/ la remontee des cendres
di Tahar Ben Jelloun
con Ibrahima Diouf, Marie Madaleine Mendy, Jean Guillaume Tekagne
a cura di Massimo Luconi
primo studio
progetto speciale Radicondoli festival
pieve vecchia della madonna ore 21,15
Radicondoli Festival 2014 - Dal 26 luglio al 3 agosto 2014
armonie per un teatro necessario
XXVIII Edizione

La giovinezza e poi l'intensità di una parola che viaggia dall'aldilà e si fa materia sulle labbra di un ventenne attore nero. Antico e contemporaneo al contempo, ha il merito di dare luogo ad un confronto ravvicinato con il teatro di un altro continente. Porta le voci che ha dentro, questo fantasma così consistente, con sguardi acuti ed una fisicità ferina, comune a tutta la gioventù; porta le parole degli antenati, quelle insufflategli dai padri quasi inconsapevolmente. Il ragazzo non è una figura isolata, ci sono alcuni altri testimoni dal lento procedere, uomini e donne, compagni nel cammino ultraterreno, a condolersi, a compatire. Perché sono le voci dei morti delle mille guerre, dispersi e insepolti, quelle che prendono vita nel suggestivo primo studio de Le Ceneri, basato sull'opera del poeta marocchino Tahar Ben Jelloun. E' frutto di un laboratorio condotto da Massimo Luconi in Senegal, un progetto di anni che ha già partorito svariati allestimenti, tra cui Antigone, mostrata al Fabbricone di Prato nello scorso febbraio; di certo Le Ceneri non si sarebbero materializzate senza Antigone, per meglio scandagliare i concetti di giustizia. La pièce è, esattamente, un lavoro povero di scenografie, oggetti e costumi, ma pieno di un'energia strana e diversa, rinvigorente, da conoscere e praticare. Fa pensare a Rumore di acque del Teatro delle Albe o alla Cantata per la festa di bambini morti di mafia, poemetto di Luciano Violante, che è stato anche uno spettacolo. Anche sui palchi, si propaga l'urlo dei deboli.

POTEVO ESSERE IO
di Renata Ciaravino
con Arianna Scommegna
supervisione registica Serena Sinigaglia
video, scelte musicali e assistente Elvio Longato
luci Carlo Compare
realizzazione scene Raffaella Colombo, Lidia De Rosa, Anna Masini
produzione Compagnia Teatrale Dionisi, Kilowatt Festival e Teatro dell'Orologio
Spettacolo Vincitore bando NeXtwork 2013
scuderie del palazzo comunale ore 19,30
Radicondoli Festival 2014

"Potevo essere io" con Arianna Scommegna

Con la forza dei più rilevanti narratori della nostro teatro, Arianna Scommegna spacca. Pur non essendo, di consueto, narratrice; Scommegna è attrice dotata, è stata Lear e tanto altro per la compagnia Atir diretta da Serena Sinigaglia, che qui ha solo infiorettato l'opera con uno sguardo esterno. In Potevo essere io si percepisce la stessa grinta affabulatoria di Marco Paolini degli Album, anche grazie al solido testo di Renata Ciaravino. E' un soliloquio polifonico che stringe in pugno l'attenzione degli astanti e se li porta a passeggio per le lande delle periferia lombarda, lontana in un tempo d'infanzia sdrucita. Il cortile e le vite degli altri, e i compagni di scuola, ed un crescere ruvido, che, per caso, solo rasenta le strade della droga, ma le vede da vicino, percorse dagli amici. E le occasioni, da arraffare, e le ragazze battute dai padri, e l'aids, e il sodale fraterno che sale e scende e più sale, in una sorte professionale che appare fortunata, più scende, nello sballo del sabato sera, sordido, fetido, vacuo, ma vischioso. Così lui se ne va e lei, androgina, coraggiosa, rimane, ma abbandonata da una madre che non ce la fa più. Così lui fa il porno divo. Così lei si deprime. Così gli altri, numerosi e sfiziosi caratteri, dipinti con cura, anche con pochi tocchi, ma precisi e acuminati. La storia, come le vite, è tutta un ridere e piangere, ed anche tra gli spettatori è palpabile l'emozione. Poi il dirupo. Ma dopo le tragedie, nella realtà, si volta pagina. Paradossalmente, al pubblico resta proprio il desiderio di andare oltre.

Ultima modifica il Domenica, 14 Settembre 2014 17:40

Iscriviti a Sipario Theatre Club

Il primo e unico Theatre Club italiano che ti dà diritto a ricevere importanti sconti, riservati in esclusiva ai suoi iscritti. L'iscrizione a Sipario Theatre Club è gratuita!

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.