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La seconda edizione di "NID PLATFORM". La nuova piattaforma della Danza Italiana dal 22 al 25 maggio di Roberta Bignardi

Balletto di Roma in The arena love Balletto di Roma in The arena love Foto Michele Ballarini

Ritorna NID Platform, la più prestigiosa "vetrina" della danza in Italia, ideata per la promozione e la diffusione della produzione coreografica italiana nel contesto internazionale. L'edizione 2014, dal 22 al 25 maggio, chiamerà a raccolta a Pisa (Teatro Verdi, Teatro Sant'Andrea, Cinema Teatro Lux, Stazione Leopolda) e nella vicina Pontedera (Teatro Era) artisti, appassionati, istituzioni, giornalisti, distributori e programmatori italiani e stranieri, che potranno assistere a spettacoli e performance di alcune delle più note o emergenti compagnie e seguire incontri professionali sui temi della danza oggi. In scenala Spellbound Contemporary Ballet di Mauro Astolfi, Corpoceleste di Chiara Bersani, la Compagnia Enzo Cosimi, Francesca Foscarini, Sara Wiktorowicz e ancora il Balletto di Roma con Gianluca Schiavoni, la Compagnia Zappalà Danza ed importanti ospiti tra cui la Compagnia Virgilio Sieni. Il programma di NID Platform 2014 offre una panoramica della pluralità dei linguaggi della scena italiana con sedici produzioni, proposte sia da importanti compagnie consolidate sia da giovani autori impegnati in una ricerca espressiva che segue le più recenti tendenze della coreografia europea.

Spellbound Contemporary Ballet

Abbiamo intervistato Patrizia Coletta, Direttore della Fondazione Toscana Spettacolo:
Il progetto della NID PLATFORM - NUOVA PIATTAFORMA DELLA DANZA ITALIANA - giunta alla seconda edizione – ha come obiettivo quello di promuovere la danza italiana, favorire la visibilità, creare una rete di rapporti con l'estero, facendola diventare una sorta di "prodotto" creativo da esportazione. Che cosa, secondo lei, occorre maggiormente oggi per attuare a pieno il disegno di NID?
Capitalizzare e rilanciare l'esperienza delle prime edizioni NID e fare di questo appuntamento il "luogo ideale" di incontro e confronto tra artisti e operatori e spettatori. In tal modo le compagnie avranno un punto di riferimento preciso per progettare al meglio le proprie produzioni da proporre per il più ampio "mercato" sia italiano che estero, a partire dall'efficacia comunicativa nei confronti del pubblico. Nel frattempo se NID riesce ad essere sempre meglio un catalizzatore di attenzione sul settore potrà essere anche uno volano di informazioni su quanto la creazione di danza in Italia offre,  non solo per il mercato estero ma soprattutto per quello italiano. Stiamo insomma lavorando in una logica di costruzione e non di puro "one spot show": di rapporti, di scambi di idee e di competenze su quanto succede di significativo in Italia.

Quando e come nasce NID Platform?
Nasce a Torino nell'ottobre 2011 a seguito delle "Giornate professionali  della Danza" realizzate nell'ambito della Piattaforma della Danza Italiana, organizzata egregiamente da Torino Danza. Il tema delle giornate era esattamente: " Per una piattaforma della danza in Italia: ipotesi e modelli a confronto". Era forte l'esigenza di dare continuità ad uno "spazio" ideale per la visibilità della Danza italiana e noi operatori Adep (Associazione danza esercizio e promozione) ci siamo sentiti investiti idealmente di questa continuità. Abbiamo ritenuto naturale - vista la nostra quotidiana militanza a favore della diffusione e promozione della danza nei rispettivi territori - raccogliere questo importante impulso. Abbiamo così ideato un "format" il cui input fondante era la condivisione e la progettazione a lunga durata, e lo abbiamo affrontato con grande spirito di servizio. Così, come un'antica "Fraternal compagnia", abbiamo pensato di istituirci in un Raggruppamento temporaneo di operatori (17 partner) il cui capofila sarebbe stato il partner organizzatore di ogni edizione, rigorosamente itinerante per regioni. Abbiamo proposto questa idea al Ministero che da allora é al nostro fianco in maniera fattiva su vari fronti: ideativamente, strategicamente e finanziariamente. Quasi contemporaneamente ci siamo rivolti alle Regioni di riferimento, che hanno colto con entusiasmo il valore dell'iniziativa. É evidente quindi l'opera di creazione di una rete composita che consente la piena realizzabilità di un un progetto non semplicissimo da realizzarsi perché vuole essere unico e ripetibile al tempo stesso.

Molta è l'attenzione nei confronti dei componenti che faranno parte del Comitato Artistico, al quale tocca la scelta delle Compagnie da "esporre" nella vetrina del NID. Come è avvenuta la scelta di tale Comitato?
É stato il frutto, di un lungo confronto tra gli ideatori e gli altri comparti del settore in Federdanza unitamente a Ministero e Regione Toscana. Vista la natura così diversificata dei componenti l'RTO (Circuiti, Festival, Enti di promozione...) ci sembrava efficace, anche per garanzia di terzietà, individuare alcuni professionisti, italiani e no che in qualche maniera sintetizzassero una visione superpartes della creazione di danza in Italia. I componenti del Comitato Artistico, cui per ogni edizione partecipa il capofila dell'Rto (e in questo caso io ho delegato Silvano Patacca, Direttore del Teatro di Pisa fondamentale partner della NID Toscana) dovevano avere i seguenti requisiti:
- competenza in analoghe iniziative o nella realizzazione di festival/vetrine di  settore all'estero;
- capacità di esprimere autorevolezza rispetto al mercato estero e di valutare con sguardo inclusivo la produzione di danza;
- credibilità professionale riconosciuta anche presso operatori esteri;
-  conoscenza approfondita del mercato internazionale e capacità di promozione progettuale all'estero;
- esperienza nella valutazione di produzioni che possano ben inserirsi anche nel panorama italiano della distribuzione e programmazione non prettamente di danza.

Oltre ai nomi prestigiosi della danza italiana che si esibiranno durante i giorni di spettacolo, vi sarà spazio per il dibattito con delle tavole rotonde tra alcuni dei protagonisti internazionali del management delle arti. Vari sono i titoli: dalla "DANZA NEI MUSEI E CENTRI DI ARTE CONTEMPORANEA" a "CASE DELLA DANZA: ESPERIENZE IN EUROPA A SOSTEGNO DELLA PRODUZIONE" ai famosi temi sulle Residenze e sulle mobilità per gli artisti. Le vorrei allora rivolgere due domande a proposito di questi temi: quale dovrebbe essere secondo lei la giusta struttura per una reale e viva mobilità degli artisti e come fare per far crescere l'attenzione delle Istituzioni? Come sollecitare strumenti normativi adeguati?
Durante la piattaforma di Torino del 2011 e in quella della Puglia ci sono stati momenti di importante riflessione/condivisione pubblica tra operatori, artisti e rappresentanti delle istituzioni. Già in quelle occasioni si sono poste le basi per immaginare migliori strumenti per la diffusione della danza. Nel frattempo in varie sedi, e soprattutto in ambito Federdanza/AGIS non si è mai smesso di confrontarsi su questo tema. Questo lungo confronto ha portato, ad esempio per i nuovi decreti ministeriali, al superamento della visione "settoriale" dello spettacolo dal vivo. Il fermento artistico che la danza italiana vive, sia in termini di linguaggio scenico, sia in termini di progettualità e di individuazione di settori/luoghi/occasioni di programmazione e visibilità, sono il migliore auspicio di crescita e rinnovamento della scena e del pubblico. C'é grande necessità di apertura e di confronto di buone ed efficaci prassi per ricominciare a progettare il futuro.

Ultima modifica il Lunedì, 05 Maggio 2014 22:20

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