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Pierre Lacotte

Pierre Lacotte Pierre Lacotte

Nasce nel 1932, e studia alla Scuola di Ballo dell'Opéra di Parigi, città in cui frequenta anche i corsi di Lubov Egorova, ballerina russa di San Pietroburgo che aveva lavorato con Marius Petipa e quelli dell'italiana Carlotta Zimbelli, che aveva aperto una sua scuola parigina. Entra a far parte del Corpo di Ballo dell'Opéra nel 1946, e presto Serge Lifar lo scelse come solista in Septuor, accanto a Claude Bessy che poi diverrà direttrice del'Opéra di Parigi e prima scopritrice delle doti di Sylvie Guillem. Fu nominato Primo ballerino, nel 1951 e da allora ha danzato tutto il repertorio accademico avendo a fianco Yvette Chauviré, Lycette Darsonval o Cristiane Vaussard.

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Il successo che gli portò una delle sue prime coreografie La Nuit est une sorcière (musica di Sydney Béchet) ripresa dalla televisione belga nel 1954, lo convinse a rompere il legame con il teatro francese per dedicarsi di più alla carriera di coreografo. Nel 1955 fonda una sua compagnia, Les Ballets de la Tour Eiffel.

Nel frattempo prosegue nella sua attività di interprete: viene invitato a danzare al Metropolitan Opera di New York con Melissa Hayden, a Londra con Violette Verdy e in Belgio, Olanda, Germania e Svizzera. Numerosi festival gli hanno commissionato balletti: nel 1959 allestisce a Berlino Such Sweet Thunder (su musica di Duke Ellington), l'anno successivo i balli di Hippolyte et Aricie (su musica di Jean-Philippe Rameau) per il Festival du Marais; nel 1961 ha creato Il combattimento di Tancredi (su musica di Claudio Monteverdi) per il Festival Aix-en-Provence.

Nel 1963 viene nominato direttore dei Ballets des J.M.F (Jeunesses Musicales de France). Rimane alla loro guida per sette anni nei quali ha proposto vari balletti tra i quali Biforcations, Hamlet, Penthésilée, e La Voix, in collaborazione con Edith Piaf. Nel 1968, alle prese con la stesura di un testo dedicato al balletto romantico, ha scoperto documenti inediti sulla Sylphide di Filippo Taglioni del 1832 che gli hanno ispirato e permesso di rimontarne la coreografia di un balletto che sembrava essere oramai dimenticato. Prodotta inizialmente per la televisione (1971), la sua Sylphide viene in seguito trasferita sul palcoscenico quando l'Opéra di Parigi decide di invitarlo per pensare ad un allestimento teatrale con i suoi interpreti Ghislaine Thesmar e Michaël Denard. Il balletto debutta il 9 giugno 1972 al Palais Garnier. La Sylphide a sua cura viene poi ripresa anche a Tokyo, Buenos Aires, Praga, New York, Monte Carlo, Novosibirsk, Roma, Helsinki e Rio de Janeiro. Da allora, diviene uno specialista nella ricostruzione di opere del repertorio romantico: Coppelia e il pas de six di La Vivandière (Arthur Saint-Léon), assieme al pas de deux di Le Papillon (la sola coreografia di Maria Taglioni) per l'Opéra di Parigi e il Balletto del Kirov di San Pietroburgo; La Fille du Danube di Filippo Taglioni per il Teatro Colón di Buenos Aires e il Tokyo Ballet; Giselle di Jean Coralli e Jules Perrot (scene e costumi dall'originale del 1841) per il Ballet du Rhin, i Ballets de Monte-Carlo e il Ballet National de Nancy; Nathalie ou La latière suisse (Filippo Taglioni) per Ekaterina Maximova e il Ballet Classique di Mosca (1980); L'Ombre (Filippo Taglioni) per il Ballet National de Nancy (1993); Le Lac des fées (Filippo Taglioni) per la Staatsoper di Berlino (1995); Il lago dei cigni (da Petipa e Ivanov) a Nancy; La Fille du Pharaon (da Petipa) al Teatro Bol'soj di Mosca (2000) Lo schiaccianoci (da Petipa e Ivanov) per il Teatro Nazionale dell'Opera di Atene (2000), Paquita (Petipa) per il Balletto dell'Opéra di Parigi (2001). Nel 2002 ha rimontato Coppelia per il Balletto di Shangai.

Ha altresì allestito coreografie di Michel Fokin come le Danze Polovesiave dal Principe Igor per il Balletto di Monte Carlo, L'uccello di fuoco, per la Scuola di Ballo dell'Opéra di Parigi (1991 e 2001) e Le Spectre de la rose (1997) per il Balletto dell'Opéra parigina. Nel 1985, dopo aver insegnato al Conservatoire National Supérieure dell'Opéra di Parigi, viene nominato con Ghislaine Thesmar co-direttore dei nuovi Ballets Monte Carlo per i quali crea Te Deum (su musica di Georges Bizet) e Vingt-quatre heures de la vie d'une femme (da Stefan Zweig, su una musica di Hervé Niquet). Nel 1988 lascia la direzione dei Ballets Monte Carlo per andare a dirigere il Corpo di Ballo dell'Arena di Verona. In seguito, dal 1991 al 1999, è stato direttore artistico del Ballet National de Nancy et de Lorraine.

Ultima modifica il Sabato, 17 Agosto 2013 20:57
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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