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Dopo 5 anni di tournée in tutta Italia, lo spettacolo più irriverente degli ultimi anni sbarca sul web per soli tre giorni: 18, 19 e 20 dicembre!  “…manco fossi Laura Chiatti…”

Uno spettacolo coraggioso, divertente e vero sul mondo dello spettacolo che rivela Danila Stalteri autentico animale da palcoscenico: ironica, simpatica, bravissima oltre che bella. La protagonista ripercorre storie autobiografiche raccontando tutte le disavventure comiche, linguistiche e interpretative con cui si è trovata a fare i conti durante il suo percorso professionale. “… manco fossi Laura Chiatti" è una commedia brillante a tratti amara che racconta le (dis) avventure di una ragazza che vorrebbe solo riuscire a realizzare il suo sogno di fare l'attrice nonostante non sia un “nome”. “Che promesse grandi che fai. È per deludenti meglio!”: se l’avessero scritta i fratelli Grimm questa favola moderna comincerebbe così; chi sceglie di fare l'attore conosce bene il suono delle porte sbattute in faccia e il sapore delle promesse non mantenute, ma Danila Stalteri decide di raccontare la sua favola con sincerità e molta, moltissima ironia.

Danila Stalteri

In poco più di un'ora il pubblico, grazie alla capacità di trasformista della protagonista, conoscerà un enigmatico pedagogo teatrale russo, un'insegnante americana dai metodi alquanto bizzarri; gli scalcagnati clienti di una sala scommesse; aspiranti attrici che partecipano a workshop al limite della psicosi; attori in cerca di lavoro che approfittano del funerale di una persona famosa per consegnare foto e curriculum ai presenti; il mondo delle comparse delle opere liriche, costrette a indossare costumi, parrucche e maschere fantozzianamente improbabili. Il tutto intermezzato dalle telefonate di una mamma petulante che la vorrebbe “sistemata”; un agente-playboy che la chiama solo per suggerire interventi di chirurgia estetica ed insinuare profferte sessuali; un amico commediografo che le suggerisce delle “strategie” per diventare famosa (diventare vegana, adottare un bambino a distanza, fare un servizio fotografico strappalacrime in un paese devastato dalla guerra, ma soprattutto entrare in una delle grandi “lobby” che sarebbero ai vertici del cinema italiano).

Cantando e ballando sui fili di questa grande ragnatela in cui tutti sembrano volerla intrappolare, la protagonista con orgoglio – ma anche tanta umiltà – ci mette di fronte ad un finale aperto in cui ciascuno potrà trarre le proprie conclusioni. Gli spunti per riflettere sono davvero tanti.

Ultima modifica il Mercoledì, 03 Marzo 2021 08:07

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