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MATERA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019 - " TÒPOI. TEATRO E NUOVI MITI": Un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 Realizzato con Teatri Uniti di Basilicata

 TÒPOI. TEATRO E NUOVI MITI

Un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019
Realizzato con Teatri Uniti di Basilicata

Miti e leggende tramandati per soddisfare il bisogno umano di condividere il sapere collettivo. Ecco che le due opere originali di Milo Rau e Roberto Latini, presentate da Teatri Uniti di Basilicata e realizzate con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, si inseriscono nella tradizione della reinterpretazione di Tòpoi, focalizzandosi sulle dinamiche di intervento umano sull'ambiente che lo circonda.
Il Nuovo Vangelo, di Milo Rau, si ispira all'omonima opera di Pier Paolo Pasolini per restituire in forma allegorica la figura cristologica come simbolo di sofferenza degli emarginati del mondo. Il lavoro, messo in scena e filmato a Matera ai primi di Ottobre, offre allo spettatore spunti di riflessione sul ruolo delle istituzioni nelle situazioni estreme del Sud Europa e sul valore contemporaneo dei messaggi di Fede, Carità, e Speranza.
Il drammaturgo Roberto Latini rivisita invece, nel suo Il Gran Teatro Mangiafuoco, dal Pinocchio di Collodi e altre meraviglie, la storia del bambino di legno, sfruttando lo spazio del palcoscenico del barbuto burattinaio per una meta-rappresentazione che attinge a un'altra opera di Pasolini, Cosa sono le nuvole, per introdurre un dialogo con la rappresentazione di Rau e riprendere il tema della paternità come atto divino di dono del creatore alla creatura. In scena a Matera a novembre e a Milano a dicembre.

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Latini e il teatro 'a fuoco'

Dopo Il teatro comico, con il quale ha firmato, nella Stagione 2017/2018, la sua prima regia di una produzione del Piccolo Teatro, Roberto Latini torna con uno spettacolo realizzato per Matera Capitale Europea della Cultura 2019. E dopo Goldoni, continua con Collodi la sua riflessione-conversazione sul teatro nel teatro, senza allontanarsi mai troppo dalla maniera pirandelliana. Mangiafoco, quindi, più di Pinocchio; l'interruzione di uno spettacolo più dello spettacolo stesso: questa la sospensione di tempo e azione, nella quale agiscono ed esplorano gli attori, gli stessi del Teatro comico. Lo spettacolo è una co-produzione Fondazione Matera Basilicata 2019, Piccolo e Compagnia Lombardi-Tiezzi.

Mangiafoco

Drammaturgia e regia Roberto Latini
Luci e direzione tecnica Max Mugnai
Musiche e suono Gianluca Misiti
Costumi Gianluca Sbicca
Con Elena Bucci, Roberto Latini, Marco Manchisi, Savino Paparella, Stella Piccioni, Marco Sgrosso, Marco Vergani
Coproduzione Fondazione Matera Basilicata 2019, Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa, Compagnia Lombardi-Tiezzi

Dopo Goldoni e Il teatro comico, l'interesse di Roberto Latini si sposta su Collodi e il suo Pinocchio. Di quello che definisce un «manuale di italianità», sceglie i capitoli in cui Pinocchio, incuriosito dal Gran Teatro dei Burattini, vende l'abbecedario che tanti sacrifici era costato a Geppetto, per comprare il biglietto ed entrare a vedere lo spettacolo.
«Nel momento in cui Pinocchio fa la sua comparsa nel teatrino – spiega Latini – in palcoscenico Arlecchino e Pulcinella stanno bisticciando, come prevede la tradizione. Riconosciuto il loro "simile", sospendono la recita per fargli festa, suscitando i malumori del pubblico. Ecco ciò che mi interessa, come punto di partenza, la situazione intorno alla quale vorrei stare: l'interrompersi di uno spettacolo e le sue reazioni, attraverso la fondamentale riflessione sull'attore, marionetta e burattinaio».
Il racconto di Collodi prosegue con l'arrivo di Mangiafoco, le minacce di gettare ora uno ora l'altro burattino tra le fiamme, fino al definitivo "perdono" di Pinocchio, al quale regala addirittura cinque monete d'oro che il nostro eroe si farà soffiare dal Gatto e dalla Volpe...
«Ma lì siamo già in un'altra storia – continua Latini –. Con i miei attori, gli stessi con cui ho avuto il privilegio di lavorare per Il teatro comico, voglio esplorare gli spazi intorno alla trama e le sue sfumature. Come accadeva con Goldoni, siamo di nuovo dalle parti di Pirandello: voglio parlar di teatro attraverso il teatro. Poiché lo spettacolo nasce anche per Matera, in occasione delle celebrazioni del 2019, non potevo prescindere dalla tradizione italiana, da Pasolini o intorno al Leo de Berardinis di Novecento e Mille».

Info e prenotazioni:
www.matera-basilicata2019.it

 

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Ultima modifica il Domenica, 24 Novembre 2019 08:41
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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