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Milano, 5 febbraio 2016, Teatro Manzoni Consegnati da Ferruccio Soleri, Franca Nuti, Enrico Groppali, i Premi Autori Italiani di Sipario/Fondazione Teatro Carlo Terron

Fabio Sìcari riceve il premio "Autori Italiani" Sipario Fondazione Teatro Carlo Terron da Franca Nuti, al Teatro Manzoni di Milano il 5 febbraio 2016 Fabio Sìcari riceve il premio "Autori Italiani" Sipario Fondazione Teatro Carlo Terron da Franca Nuti, al Teatro Manzoni di Milano il 5 febbraio 2016

Milano, 5 febbraio 2016, Teatro Manzoni
Consegnati da Ferruccio Soleri, Franca Nuti, Enrico Groppali,
i Premi Autori Italiani di Sipario/Fondazione Teatro Carlo Terron

Si è svolta lo scorso 5 febbraio, presso il Teatro Manzoni di Milano, la cerimonia di premiazione del Concorso Autori Italiani 2015. Il concorso, giunto alla terza edizione e promosso dalla Fondazione Teatro Italiano Carlo Terron, dal mensile Sipario, dal Centro Attori di Milano, dall'Arlecchino C.A.S.A.S. (Centro Attività Studi Arte Scenica), dal Portale dello Spettacolo www.sipario.it, si è rivelato un prolifico spazio volto a valorizzare la creatività di giovani autori in grado di apportare nuovi contributi alla scena teatrale italiana ed internazionale.
Seguendo questo orientamento, la premiazione milanese ha inteso condividere l'obiettivo principale del concorso divenendo, nel contempo, l'occasione preziosa per il confronto ed il fertile dialogo sui temi legati alla drammaturgia e alla creatività ad essa correlata. Decisivo e fondamentale il monito lanciato dal Direttore della rivista Sipario, Mario Mattia Giorgetti, sul necessario ripensamento del ruolo indispensabile dell'Autore all'interno di compagnie e teatri che potrebbero giovare di un contributo creativo da cui non si può prescindere al fine di creare una struttura florida e vigorosa all'interno del sistema teatrale.

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L'Autore Kristian Fabbri, riceve il premio "Autori Italiani" Sipario Fondazione Teatro Carlo Terron alla presenza di Franca Nuti, Mario Mattia Giorgetti, Ferruccio Soleri ed Enrico Groppali

Nell'unanime condivisione di tale prospettiva la Commissione di lettura, presieduta da Mario Mattia Giorgetti, ha individuato i vincitori in questi Autori:

- Premio Portale dello Spettacolo "www.sipario.it ad Aldo Cirri per "Il segreto dei Kennedy"
"Il segreto dei Kennedy" di Aldo Cirri, diviso in due parti, ricostruisce con documentazione certa, un aspetto di vita privata dei Kennedy, tenuto nascosto a difesa della loro immagine di famiglia potente: l'isolamento forzato, per anni, della giovane e irrequieta figlia Rosemary Kennedy, che in seguito ad un intervento chirurgico al cervello, voluto appunto dal padre-padrone Kennedy, anziché dare risultati positivi li ha resi nefasti, tanto da confinare per anni la figlia Rosemary in una stanza di una clinica.
Attraverso la narrazione di questa tragica vicenda, l'Autore ci fa rivivere anche i momenti di tensione sociale che hanno caratterizzato l'America degli anni Sessanta.
Con un linguaggio asciutto e chiaro, l'Autore riesce a coinvolgerci in questa terribile storia, rimasta segreta ai più.

- Sezione opere a due personaggi ad Anna Busca per "Scalata al Monte Kant"
Natura, amore, libertà, religione, morte: questi sono i temi che l'autrice Anna Brusca ha trattato con tanta intelligenza e competenza nella sua commedia "Scalata al Monte Kant". Attraverso i dialoghi di due coppie, una matura e una giovane che si incontrano casualmente ai piedi di una montagna, ha trasformato questo lavoro in un interessante convegno filosofico degno di essere rappresentato.

- Premio Centro Attori Milano a Gabriella Olivi per "Parsing"
L'autrice di questa commedia "Parsing", Gabriella Olivi, attraverso un dialogo garbato e interessante, ha saputo evidenziare i rapporti tra una madre e le sue figlie con argomenti di grande attualità. Non mancano le sorprese che rendono il lavoro avvincente e che tiene il lettore o l'eventuale spettatore attento fino alla fine.

- Sezione opere a due personaggi a Giovanni Gentile per "Le due vergini"
Avvincente sin dall'inizio, la commedia "Le due vergini" è carica di pathos. Il dialogo interessante e arguto è pieno di continue sorprese e, in un inaspettato finale, dà alla commedia il sapore di un vero thriller.

- Premio Centro Attori Milano a Dino Di Moia per "L'Allegro crepuscolo degli assassini"
In questo straordinario grottesco, "L'Allegro crepuscolo degli assassini", l'autore Dino Di Moia ha saputo con abilità raccontare la storia di un delitto dove diversi personaggi si dichiarano colpevoli. Ed è qui che l'autore con abilità descrittiva ha saputo districarsi e, attraverso situazioni paradossali, trovare la giusta conclusione.

- Sezione Monologhi a Kristian Fabbri per "Speer"
L'autore Kristian Fabbri nella sua veste di drammaturgo e architetto professionista, nel ricostruire la condanna di Albert Speer, architetto di fiducia di Aldolf Hitler, l'unico capace di opporsi al dittatore, sostiene che l'Architettura accompagnerà sempre il Potere, e ciò è storicamente provato. Inoltre, ci mostra un personaggio che vuol far valere sempre le sue ragioni, con un monologo costruito su una documentazione personale di Albert Speer.

- Premio Sipario a Sabrina G. Benard per "Fuori dall'armadio"
Tema di una agghiacciante realtà, in cui molti giovani omosessuali si identificano, nel nascondere la propria natura sia ai genitori che nel contesto sociale in cui vivono.
L'autrice Sabrina G. Bernard mette in scena una semplice storia che in un momento imprevedibile crea il corto circuito: il giovane Giulio, della cui omosessualità nessuno nella sua famiglia è al corrente, è sul punto di andare ad una festa in maschera, ma l'arrivo della sorella e in seguito del compagno, tenuto nascosto, complicano la serata e Giulio deciderà di rivelare il proprio segreto.
Commedia che invita ad essere sinceri con se stessi e con i propri famigliari poiché la natura del proprio essere non si può nascondere.

- Premio Arlecchino Casas a Elena Fanucci per "La Ballata delle infelici spose"
Cinque storie diverse per denunciare la sopraffazione e la violenza dell'uomo sulla donna, storie vere, di oggi, documentate, raccontate in prima persona, "cucite" da un coro di spose che commenta gli accadimenti.
Teatro documento, di denuncia, sotto forma di brevi monologhi in prima persona, che restituisce una realtà cruda, allarmante, che merita di essere conosciuta e combattuta.

- Premio Sezione Monologhi, opere a due personaggi e Centro Attori Milano a Fabio Sìcari per il monologo "Io Europa", per "il Capitalismo delle opinioni, per "Nidi di paglia bruciata".
Fabio Sìcari, talento di drammaturgo già riconosciuto in molti concorsi nazionali di teatro, con i riconoscimenti conferitegli dal "Premio Autori Italiani" abbiamo voluto sottolineare la sua capacità di individuare temi attuali e di saperli trattare con spiccata ironia e creatività degna di essere apprezzata, riconosciuta e sostenuta.
Con "Io Europa", il personaggio, unico in scena, ma che ha capacità dialogiche con il pubblico, invitando simbolicamente sul palco soggetti di diverse aree europee, ci dimostra come potrebbe essere costruita un'"Europa del sapere condiviso", anziché un'"Europa economica", poco condivisa.
Con il "Capitalismo delle opinioni", Fabio Sìcari tratta la storia di un normale cittadino che ha inventato una straordinaria formula che ha lo scopo di eliminare quasi totalmente l'inquinamento atmosferico e salvare milioni di persone. Per questo motivo viene processato e nel dibattito, interessante e arguto, vengono messe a nudo tutte le storture e incongruenze della nostra società.
In "Nidi di paglia bruciata" con un linguaggio forte, attuale, drammaturgicamente ben costruito, l'Auore Fabio Sìcari denuncia la violenza di un padre-padrone sulla propria moglie Maria e sulla figlia minorenne, Sara, la quale prega la madre di denunciare il proprio marito e le propone di fuggire. La visita dell'amica Laura, che viene coinvolta dalla follia del padre, fa precipitare la situazione allorché riprende le azioni violente del padre Dario con il proprio cellulare, nell'intento di denunciarlo. Il padre, vedendosi minacciato da un documento che lo ritrae mentre compie scene violente, perde il controllo di se stesso e compie una strage.

- Sezione Monologhi a Paolo Capozzo per il monologo "1980, breve cronaca tragicomica di un anno"
Con una straordinaria chiarezza, l'Autore Paolo Capozzo fotografa gli eventi avvenuti ad Avellino, sua città natale, quando aveva solo 17 anni.
Nulla è trascurato: terremoto, politica, musica, sport, e naturalmente le sue emozioni. Il tutto raccontato, come lui stesso dice nella prefazione al testo, con un tono ironico che a volte sconfina nella farsa. Parla anche di certi progetti faraonici annunciati dalla politica che poi finiscono miseramente nel nulla.

- Premio Arlecchino CASAS a Leone Scocco e Caterina Spina per "Pasticcio all'italiana"
In questa gustosa commedia, gli autori Leone Scocco e Caterina Spina, forse ispirandosi al "Dr. Jekyll e Mr. Hyde", hanno costruito un personaggio femminile che pensa di aver inventato una straordinaria pozione che ha il potere di togliere le rughe dal viso. Sperimentandola per prova su di lei, la protagonista, non solo non ottiene l'effetto sperato, ma trasforma la docile dottoressa De Vita in una scorbutica signora Giovanna.
Ne consegue, quindi, una sequenza di situazioni comiche e imprevedibili che rendono la commedia piacevole e divertente.

- Premio Arlecchino CASAS a Davide Linari per "Desdemona 2.0"
Davide Linari ha voluto rielaborare la tragedia di Willian Shakespeare, "Otello", ambientandola ai giorni nostri, intitolandola "Desdemona 2.0".
Ne è scaturito quindi un dramma poliziesco pieno di suspense dove la gelosia del protagonista lo porta, con l'aiuto di un falso amico, ad uccidere la moglie e a togliersi la vita.

- Premio Fondazione Teatro Italiano Carlo Terron ad Emilia Ricotti per "La pescatrice di Perle".
Con questa opera, strutturata in tre episodi, ancora una volta l'Autrice Emilia Ricotti riafferma il suo impegno politico, sociale, culturale, a favore della libertà delle donne, della loro dignità e rispetto, dei diritti umani di ciascun individuo, sia esso migrante. La sua denuncia si fa forte e determinata e, con una scrittura chiara, incisiva, carica di poesia, l'Autrice ci prende per mano e ci documenta quanto sia ingiusta questa società violenta, maschilista, e quanto sia limitata alla donna la possibilità di affermare la propria personalità ed il proprio modo di vivere.

Ultima modifica il Sabato, 13 Febbraio 2016 10:00
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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