Regia Michele Placido
con Michele Placido e Isabella Ferrari
e con Luli Bitri e Erica D'Ambrosio
Terme di Caracalla - Palestra Orientale, Roma 9 - 10 agosto 2013
Appena si accede nello splendido scenario del Teatro Di Caracalla (Palestra Orientale) si rimane incantati dalla bellezza di questa suggestiva parte di Roma, che è esaltata dalle luci Agostino Filipponi e dai costumi dell' epoca Verdiana che si muovono tra donne e ballerini.
Tutto fa pensare ad un vero e proprio spettacolo mentre Michele Placido ha scelto per questo testo epistolare (fra Verdi e Giuseppina Strepponi) una sorta di: Mise en space dove si ripercorrono cinquant'anni tra la sua vita privata e la storia d'Italia.
La protagonista Isabella Ferrari, intensa, vera, femminile oltre che moglie, amica e collega di Verdi (uomo semplice dal carattere passionale e grande compositore di musica europea) è capace di rendere con grande dolcezza l'immagine sofferente dell'innamorata Strepponi.
Michele Placido, se pur leggendo, è giusto e credibile nella imponente figura del maestro Verdi, dove alcuni personaggi femminili, tra cui una cantante con accento straniero, s'insinua tra i protagonisti.
La lettura, forse un po' lunga è accompagnata da alcuni canti e buone musiche di Luca D'Alberto.
Il finale è il momento più suggestivo e piacevole della serata : inaspettatamente quaranta musicisti della banda dei Carabinieri, con tanto di pennacchio rosso-bianco e divisa nera, dal fondo delle rovine, avanzano a passo di musica verso il pubblico. Suonano fermi per circa una ventina di minuti alcune delle più celebri opere di Verdi come il "Nabucco".
Il pubblico, affascinato ringrazia applaude, sperando di ritornare presto in quel luogo magico per godere di altre rappresentazioni.
Celina Vanni