domenica, 16 febbraio, 2025
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L’ATTRICE ARIANNA NINCHI PREMIATA AL FRANCO CUOMO INTERNATIONAL AWARD 2024: il teatro come impegno sociale e artistico. -di Andrea Carnevali 

Arianna Ninchi - "Discorso per la lettera a una professoressa della Scuola di Barbiana", di Don Lorenzo Milani Arianna Ninchi - "Discorso per la lettera a una professoressa della Scuola di Barbiana", di Don Lorenzo Milani

Arianna Ninchi è stata una delle protagoniste della X Edizione del Franco Cuomo International Award, che si è svolta il 2 dicembre 2024 a Roma. Il prestigioso riconoscimento, volto a celebrare l’eccellenza in vari ambiti culturali, quest’anno ha premiato l’attrice per il suo straordinario contributo al “teatro contemporaneo”. Un tributo che sottolinea la sua capacità di innovare e di affrontare tematiche sociali attraverso la scena, consolidando il suo ruolo di protagonista nel panorama culturale italiano.
La cerimonia, che si è svolta presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma, ha visto la partecipazione di numerosi esponenti della cultura e delle istituzioni italiane. Il premio è stato assegnato per la capacità di coniugare «tradizione e innovazione» in scena, unendo una solida preparazione artistica a un forte impegno sociale. Durante la lettura della motivazione, Emilia Costantini, membro della giuria, ha evidenziato come l’attrice abbia saputo «restituire forza e presenza a donne indimenticabili», mettendo in luce la sua abilità nel portare sul palcoscenico figure femminili che vanno oltre il tempo, riuscendo a farle parlare anche nel teatro contemporaneo.
Lei, che ha da sempre unito la sua carriera alla passione per il sociale, ha commentato il premio con emozione, condividendo il riconoscimento con la sua insegnante Anna Redi, presente in sala. Un gesto che ha sottolineato la profondità delle radici artistiche e umane dell’attrice, sempre riconoscente nei confronti di chi l’ha guidata lungo il suo percorso.
Un aspetto fondamentale della sua carriera, che ha catturato l’attenzione durante la cerimonia di premiazione, è stato il suo straordinario impegno nella lettura del Discorso per la lettera a una professoressa della Scuola di Barbiana, un testo di Don Lorenzo Milani. Questo progetto, che l’ha vista protagonista sia nel 1968 alla Biennale di Venezia che nel 2023 al Teatro Cortesi di Sirolo, rappresenta un momento di grande importanza non solo per il suo valore culturale, ma anche per l’intensità e la forza che l'attrice è riuscita a infondere nell'interpretazione di uno dei testi più significativi della pedagogia e dell’impegno sociale italiani.
Arianna NInchi e Silvano Spada fotografia di Roberto Savona
Arianna NInchi e Silvano Spada. Foto Roberto Savona

Nel 2023, al Teatro Cortesi di Sirolo, ha dato voce alle parole di Don Milani in modo assolutamente coinvolgente e profondo. La sua performance ha saputo tradurre la forza e la determinazione del messaggio educativo e sociale di Milani, affrontando con una sensibilità straordinaria il tema della giustizia sociale e del diritto all’istruzione. Ha arricchito il testo con una lettura vibrante, capace di attraversare il tempo e di coinvolgere il pubblico contemporaneo, sensibilizzandolo sulle problematiche ancora oggi vive e urgenti, come le disuguaglianze nell’accesso all’educazione e le disparità sociali.
La sua interpretazione ha dato nuova vita al pensiero di Don Milani, rendendo la sua riflessione ancora attuale e in grado di toccare le corde emotive di chi l’ascoltava. Ha saputo entrare nel cuore del messaggio di Milani, restituendo con una potenza espressiva unica la sua visione di un’educazione come strumento di emancipazione e di riscatto sociale. Ogni parola, ogni pausa, ogni sfumatura emotiva che ha donato alla lettura ha permesso al pubblico di percepire l'urgenza e la passione che animavano il pensiero del celebre educatore.
La sua performance al Teatro Cortesi di Sirolo non è stata solo una lettura: è stata un atto di testimonianza, un impegno nel portare avanti un messaggio che trascende il tempo e le generazioni. La sua capacità di rendere vive le parole di Don Milani ha avuto un impatto forte, quasi tangibile, nella sensibilizzazione del pubblico riguardo ai temi dell’istruzione, dell’uguaglianza e della giustizia sociale. Con la sua presenza scenica magnetica e la sua voce potente, è riuscita a far comprendere la rilevanza della riflessione di Milani, non solo come un atto di resistenza contro le ingiustizie del suo tempo, ma anche come un richiamo urgente a riflettere su temi che, purtroppo, rimangono ancora rilevanti nel nostro presente.
Questa performance è un chiaro esempio del suo talento: una capacità unica di entrare in sintonia con il messaggio del testo, di farlo suo e di restituirlo al pubblico con una freschezza e una forza che non solo rendono giustizia alle parole, ma fanno anche riflettere su come la cultura, il teatro e l’arte possano essere strumenti di cambiamento e di riflessione sociale. La sua interpretazione non è solo una prova di bravura artistica, ma anche un atto di impegno sociale, che ha contribuito a mantenere viva una delle voci più importanti della nostra storia educativa e civile.
Ninchi, attraverso il suo lavoro, ha saputo trasformare il teatro in uno «strumento di riflessione e di denuncia», facendo della scena un luogo dove non solo si rappresentano storie, ma si interviene sulla società. La sua carriera è la testimonianza di una «profonda ricerca artistica», che ha saputo esplorare la complessità del mondo femminile e della condizione umana, restituendo al pubblico non solo emozioni, ma anche una riflessione profonda sulla contemporaneità.
Il Franco Cuomo International Award continua a essere un faro per la cultura italiana, promuovendo valori di impegno, ricerca e innovazione. Il premio all’attrice di origine pesarese non è solo un riconoscimento del suo talento, ma anche una celebrazione della sua «visione artistica», che si interseca con una profonda sensibilità sociale, sempre pronta a lanciare messaggi forti e a dare voce a chi, spesso, non la trova.

Ultima modifica il Mercoledì, 15 Gennaio 2025 10:31

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