sabato, 26 aprile, 2025
Sei qui: Home / Attualità / I fatti / FESTIVAL APERTO 2024, REGGIO EMILIA - necessità di oltrepassare i confini... -di Nicola Arrigoni

FESTIVAL APERTO 2024, REGGIO EMILIA - necessità di oltrepassare i confini... -di Nicola Arrigoni

Anne Teresa De Keersmaeker Anne Teresa De Keersmaeker

Una stanza tutta per sé
concept e coreografia di Camilla Monga,
danzatori MM Contemporary Dance Company: Filippo Bergozzi, Lorenzo Fiorito, Mario genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardi, Federico Musumeci, Giorgia Raffaello, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa, disegno sonoro di Federica Furlani,
musica di Clogas, Marta Del Grandi, Federica Furlani, Holly Herndone, Chiostri di San Pietro,
visita coreografica alla mostra di David Tremiett, Reggio Emilia, 26 ottobre 2024, Festival Aperto.

Anne Tresesa De Keersmaeker/ Rosas Bist du bei mir (The Goldberg Variations, BWV 988),
coreografia e danza Anne Teresa De Keersmaeker
musica Johann Sebastian Bach, Le variazioni Goldberg, BWV 988 pianoforte Alain Franco,  collaborazione musicale Alain Franco,
produzione Rosas, coproduzione Festival Aperto / Fondazione I Teatri – Reggio Emilia, in collaborazione con Collezione Maramotti e Max Mara, Rosas è sostenuto dalla Comunità fiamminga e dalla Commissione della Comunità fiamminga (VGC), Collezione Maramotti,
Reggio Emilia, 24 novembre 2024, Festival Aperto.

Piace l’idea che la danza agisca luoghi non teatrali, anche con il rischio che la danza da fine si trasformi in mezzo. Festival Aperto ha nella sua denominazione questa necessità di oltrepassare i confini, di essere aperto – appunto – a nuove modalità, intrecci di linguaggi, di estetiche e di spazi. Tutto ciò per dire che forse questa esplosione dell’abitare la danza nella città e non solo nei teatri sia una necessità semantica per il festival diretto da Paolo Cantù, quindi maggiormente comprensibile e lodabile, rispetto ad altre realtà che ne fanno un uso strumentale. In questo contesto piace leggere la performance di Anne Teresa De Keersmaeker presso la collezione Maramotti, azione coreografica costruita sulle variazioni Goldberg e in dialogo con le opere del primo piano della collezione: Coccodrillo e serie di Fibonacci al neon piccolo e grande di Mario Merz, La frutta siamo noi con ortaggi freschi e la tela Mandria realizzata su juta, Il libro a pagine di piombo di Anselm Kiefer, Buch (The secret life of plants), cosparso di semi fossili,  L’officina solare in ferro arrugginito di Ettore Colla e Trucioli e calamita di Eliseo Mattiacci. Che cosa accade? La coreografa cerca un dialogo con le opere, lo fa in tre momenti differenti, in una sorta di longform coreutico. Anche la durata e la convocazione teatrale ripetuta sono un leit motive che sta caratterizzando sempre più le azioni performative che elevano all’ennesima potenza le occasioni di messa in azione, in cerca di una fidelizzazione dello spettatore professionista e appassionato, chiamandolo a entrare a far parte della creazione/esperienza, nel segno di una condivisione emotiva e intellettuale che annulla la distanza. 

Ma Anne Teresa De Keersmaeker tradisce ogni aspettativa di empatia e contatto, nel segno di un rigore coreutico tutto d’un pezzo. Tentazioni mimetiche e astrazioni geometriche coesistono nel disegno coreutico dell’artista che non si concede a fronzoli e chiede al pubblico di essere astante muto e rispettoso del suo spazio, in nome di un contatto che per quanto prossimo non rinuncia alla distanza. Fra gli spettatori osannanti ha peso il mito di Anne Teresa De Keersmaeker, forse più che la performance in sé. La danzatrice comunque testimonia uno stare in scena concentrato, preciso ed energico che non concede nulla a chi guarda e a sé stessa, se non la possibilità di gestire un dialogo muto con le opere d’arte. Ed è lo sguardo ai numeri di Fibonacci, piuttosto che il mimare l’aprire e chiudere della bocca del coccodrillo a guidare il procedere di De Keersmaeker, oltre che l’imitare la mandria di Merz. Tutto ciò coesiste con il dialogo con la musica dal vivo, con quelle variazioni Goldberg che la danzatrice veste nella sua fisicità, che fa proprie nel ritmo del movimento. Si assiste alla performance con divertita curiosità e alla fine si applaude al mito e poi anche all’opera. 

mm2
Una stanza tutta per sé, coreografia Camilla Monga

Una stanza tutta per sé – riferimento all’omonima opera di Virginia Woolf – è l’invito che i danzatori di MM Contemprary Dance Company insieme alla coreografa Camilla Monga fanno agli spettatori/visitatori della mostra di David Tremiett in cui opere grafiche e appunti di viaggio stanno lì a fare da cornice ai movimenti eleganti e sinuosi dei danzatori che rappresentano un poco dei ciceroni muti nelle sale dei Chiostri di San Pietro. In Una stanza tutta per sé lo spettatore gode del contatto quasi fisico con i ballerini, gode del privilegio di quella vicinanza che rende esclusivo e personale il loro danzare. I movimenti fluidi, l’eleganza del gesto, la giovinezza degli interpreti e la bellezza del luogo creano una piacevole alchimia che appaga l’occhio e ben predispone lo spettatore. Ci si fa coccolare assistendo a Una stanza tutta per sé e alla fine ci si sente un po’ speciali, accompagnati da quei ballerini che davanti ai nostri occhi si regalano pas de deux di gradevole sensualità e intimità. Si avverte un bel calore emotivo in cui è bello stare e crogiolarsi. Anche questo è teatro, anche questa è danza, al servizio dello spettatore, dei luoghi e della fascinazione del bello.

Nicola Arrigoni

Ultima modifica il Mercoledì, 04 Dicembre 2024 08:19

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.