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"Norma" e i prossimi appuntamenti della stagione del Teatro Massimo di Palermo. -di Vito Lentini 

"Norma", regia Franco Zeffirelli "Norma", regia Franco Zeffirelli

Sei le recite della fortunata Norma palermitana in scena al Teatro Massimo dal 16 al 23 aprile, sesto titolo della corrente stagione d’opera e balletto. La tragedia lirica in due atti di Vincenzo Bellini qui torna poiché memoria, vieppiù, di due importanti anniversari di artisti legati, sotto diversi rispetti, alla storia del teatro palermitano. Il centenario della nascita di Maria Callas e Franco Zeffirelli è occasione, infatti, per tornare a rispolverare due storiche edizioni del titolo belliniano: il 1951, anno che segna l’interpretazione della Callas, e il 1958, allorquando andò in scena l’edizione con la regia, le scene e i costumi firmati, per l’appunto, da Zeffirelli.

Un legame proficuo con questo titolo adesso riportato in scena in un allestimento, prodotto dal Teatro Massimo con Arena Sferisterio di Macerata e già proposto nel 2017, con la regia di Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi. Due firme siciliane che rileggono la vicenda restituendo con convinzione la valenza e la portata antropologica della narrazione. Il gioco di fili qui scelto per intessere le note vicissitudini inanellano “gesti apotropaici che hanno una forte valenza simbolica - precisano i registi -. Le donne con questi fili tessono una mappa astrale da cui Norma leggerà il suo vaticinio”. Su questo intreccio di fili e tessuti si incardinano, dunque, i dialoghi e le autentiche strutture drammaturgiche dei personaggi mai affrancati da una ritualità che è trattata con riguardo e, nel contempo, tentativo di superamento: “costretta alla leggi di questo mondo - proseguono Giacomazzi e Di Gangi - Norma si è trovata ingabbiata nelle sue stesse reti ma alla fine capisce di aver compiuto un vero atto di libertà: aver generato dei figli e dato loro un futuro in una società rinnovata, mescolata, ‘impura’, senza confini e senza muri”. A supporto di questa incisiva lettura le scenografie, ispirate alle opere dell’artista sarda Maria Lai, firmate da Federica Parolini, i costumi di Daniela Cernigliaro e il disegno delle luci di Luigi Biondi. Per i melomani del capoluogo siciliano due i cast proposti: Marina Rebeka e Desirée Rancatore per Norma, Dmitry Korchak e Matteo Falcier per Pollione, Maria Barakova e Lilly Jørstad per Adalgisa.

Archiviata la positiva esperienza con il repertorio belliniano il prossimo appuntamento sarà con l’imponente tessitura musicale dell’iconica Russia čajkovskijana e in particolare con Evgenij Onegin firmato da Julien Chavaz, sul podio il Direttore musicale Omer Meir Wellber, a seguire una nuova Carmen per il Corpo di Ballo con la coreografia di Leo Mujić. Chiuderanno, dopo la pausa estiva, Orfeo ed Euridice con la regia di Danilo Rubeca, una creazione per il Ballo dal titolo Anna su musiche di Paolo Buonvino e coreografia di Vincenzo Veneruso e, tra ottobre e novembre, un nuovo allestimento del Don Giovanni con la regia di Chiara Muti, le scene di Alessandro Camera e i costumi di Tommaso Lagattolla. Sul podio il Maestro Riccardo Muti. Proseguono, anche per questi titoli, gli appuntamenti di “Invito all’ascolto” a cura degli Amici del Teatro Massimo, come pure l’originalissimo laboratorio “Bambini all’opera” e i racconti di Beatrice Monroy legati alle opere in programma. Arricchiscono la proposta del massimo tempio lirico siciliano anche gli spettacoli per gruppi scolastici e famiglie Le allegre comari di Falstaff, Dolci pasticci, baruffe e capricci e Magico flauto.

Info e aggiornamenti: https://www.teatromassimo.it/

Ultima modifica il Lunedì, 24 Aprile 2023 12:01

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