È uno di quei festival estivi siciliani che seguitano a costituire un appuntamento irrinunciabile per i melomani dell’isola, e non solo, dal momento che ogni anno, nel grande spazio urbano del giardino di Villa Margherita, propone titoli del grande repertorio lirico unitamente a concerti sinfonici e da camera, spettacoli di danza e diverse iniziative culturali. È l’Ente Luglio Musicale Trapanese, quel festival che all’unicità del citato spazio all’aperto coniuga proposte che sovente amano sposare l’originalità e la versatilità di un pensiero che nelle regie guadagna quello spazio che sa essere occasione di conoscenza, crescita e profondità. Questi i tratti della conclusa settantaquattresima stagione firmata dal neo-direttore Walter Roccaro che alla Tosca affidata al regista Renato Bonajuto ha affiancato La Traviata con la regia di Salvo Piro che, pur nella limitatezza delle risorse e dell’impianto scenico, ha avuto il merito di restituire - con un cast interamente siciliano - una convincente e solida lettura contemporanea dell’amore tra Violetta e Alfredo. Nell’autenticità che attraversa il noto soggetto, questa Traviata, interamente pensata per una riuscita messinscena en plein air, la ricorderemo, in particolare, per la sapiente integrazione degli alberi della Villa Margherita in un impianto scenico giocato sul chiaro-scuro: unicità e validità che unicamente lì, in quel lembo urbano trapanese, guadagna senso poiché lì si fa vettore di conoscenza e ripensamento. A Teresa Gargano, invece, erano affidati regia e costumi del melodramma giocoso L’elisir d’amore qui ambientato in un quartiere americano degli anni Cinquanta; la direzione d’orchestra era del giovanissimo Sasha Yankevych. L’opera è altresì andata in scena al Théâtre de l’Opéra de Tunis lo scorso mese di dicembre nell’ambito del progetto “Médithéâtres”. Ai tre menzionati titoli si sono aggiunti il Concerto Inaugurale lirico-sinfonico, il Galà Renata Tebaldi, la “Lirica al Tramonto”, Il Barbiere di Siviglia in 1h e I Kattivissimi, spettacolo per bambini e famiglie: appuntamenti, questi, che hanno offerto, inoltre, l’opportunità di riscoprire luoghi storici come il Chiostro di San Domenico, le chiese barocche di Trapani, lo spazio in stile liberty della Casina delle Palme e finanche la Spiaggia di Tramontana delimitata dalle antiche mura spagnole.
La Traviata, regia Salvo Piro
Un festival, quello trapanese, che non limita la programmazione unicamente al canonico cartellone estivo ma estende le proposte anche nel corso dell’anno, si menzioni, ad esempio La tradizione dei Misteri sulle note dello Stabat Mater che lo scorso mese di dicembre nella Chiesa di San Nicola ha offerto una sintesi multidisciplinare che per il direttore artistico è “una rappresentazione artistica, trasfigurata e sublimata di un momento così estremo della condizione umana come quello narrato dall’opera pergolesiana”.
Stabat Mater. Foto Lorenzo Gigante
Nei primi mesi di quest’anno l’Ente ha già avviato il nuovo cartellone con la stagione primaverile e, in particolare, con Le sette parole di Cristo sulla croce - un’opera da camera del compositore Giuseppe Crapisi in programma presso la Chiesa di San Nicola -, lo Stabat Mater di Alessandro Scarlatti e il Concerto di Gala del 30 aprile che chiuderà la XVIII edizione del Concorso Lirico Internazionale “Giuseppe Di Stefano”. Appuntamenti da non perdere in quella città di Trapani che, com’è noto, riserva da sempre uno spazio di rilievo al teatro musicale. Gli aggiornamenti sulla prossima stagione estiva saranno resi noti sul sito internet ufficiale dell’Ente: https://www.lugliomusicale.it/it/
Vito Lentini