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CIVITANOVA DANZA 2022. “FESTIVAL NEL FESTIVAL”: Compagnia Abbondanza/Bertoni, Balletto di Roma, Compagnia Virgilio Sieni. -di Lula Abicca e Giuseppe Distefano

"Première", Balletto di Roma. Foto Giuseppe Distefano "Première", Balletto di Roma. Foto Giuseppe Distefano

Civitanova Danza si conferma nell’estate 2022 osservatorio ideale della scena contemporanea italiana, schierando in un’unica serata – al Teatro Cecchetti, al Rossini e al Cineteatro Annibal Caro – tre “campioni” di coreografia e produzione: la Compagnia Abbondanza/Bertoni, Balletto di Roma e Compagnia Virgilio Sieni.
Doppelgänger – creazione di Michele Abbondanza, Antonella Bertoni e Maurizio Lupinelli – dà inizio alla notte colpendo in pieno petto, diretto come un dardo. Su un palcoscenico che già duplica realtà e visione, si compie il cammino furioso di due uomini, anime identiche e separate, destinate al fatale confronto. Un viaggio che, in quel doppio gehen, finirà per travolgerci tutti, testimoni muti di un’apparizione negata. Tema prediletto d’arte e filosofia, l’ossessione del “doppio” si estrinseca in danza con dolorosa, prima, e poi catartica potenza, deragliando (di proposito) dai binari diritti della psicoanalisi per addentrarsi, corporea e reale, nel “perturbante”. Dal primo solitario ingresso di Francesco Mastrocinque – attore con disabilità appartenente all’esperienza del Laboratorio Permanente di Nerval Teatro -, da quel suo gesto nell’aria a fendere il mondo del visibile, parteciperemo immobili al febbrile incontro: atto finale di riconoscimento e rimozione, in un caleidoscopio in bianco e nero di slanci e fatiche, protezione e caduta. Un tumulto di corpi, in una coreografia che urla e che tace, che intreccia e separa, e che ci trasporta nel tunnel dell’io per poi liberarci, d’un tratto, al cospetto di verità inattese. Eccezionali Mastrocinque e il danzatore Filippo Porro, protagonisti di un racconto sublime, che non dà tregua agli occhi e al pensiero.

Successo per Première - produzione del Balletto di Roma -, esito di un singolare percorso creativo che investe il titolo dell’aura di nuovi inizi. Progettato prima del blocco pandemico, il lavoro è stato travolto per mesi dall’emergenza; ostacolo presto trasformato in uno stimolo alla sperimentazione con una formula di “creazione a distanza”: il coreografo Andrea Costanzo Martini a Tel Aviv e i ballerini nella Capitale, uniti dalla rete virtuale, simbolo contemporaneo di nuovi legami. Con il carico emotivo di un debutto finalmente guadagnato, Première stupisce per lucidità e freschezza compositiva, in felice bilico tra disordine ed equilibrio, solitudine e compassione, nuove idiosincrasie e compensazioni. Microcomunità eccentrica – dai vistosi, bellissimi, costumi di Shira Wise – la giovane tribù andrà incontro alle incertezze del mondo, prima cedendo alla perdita di ogni riferimento e poi ritrovandosi, coesa, al centro di nuovo patto. E vedremo curvare, quei corpi disciplinati da perentori pas de bourrée, su una terra che scricchiola sotto moderne, inarrestabili, inquietudini. Il lavoro gode dell’efficace incontro tra l’estro del coreografo, i solisti della compagnia e la star del lighting design Fabiana Piccioli: una composizione esteticamente accattivante e nello stesso tempo leggibile su più livelli, dal liberatorio rito collettivo all’esposizione di una generazione complessa che tenta di ricostruire il proprio sistema di valori. L’applauso che i ballerini, sul finale, rivolgono a se stessi e agli elementi della scena, finisce per coinvolgere l’intera platea del Rossini, in un unico crescente ritmo, che racchiude e restituisce l’ansia e la gioia di un nuovo tempo.

Sono i Satiri di Virgilio Sieni a condurci infine nel cuore della notte, saltellanti e silvestri su un proscenio sottile che spacca in due il mondo. Tra civiltà e natura, ai confini dell’apparenza, Virgilio Sieni, maestro di gesti e di senso, si addentra sicuro tra i meandri del pensiero, dando corpo ad una collettiva metamorfosi che potentemente cattura lo sguardo di noi seguaci del dionisiaco appello. Spettatori del mondo, verremo spinti nell’enigma della rappresentazione, in un inizio folgorante in cui l’uomo dal volto animale rinascerà dalle proprie spoglie di fronte al suo simile e diverso. Finché la coppia, come unico spirito danzante, tornerà ad esaltarsi, ammaliato e trasformato, compiutamente apollineo. Si compenetrano sulla scena danza, luce, voce e suono, mentre i Satiri – perfetti, Jari Boldrini e Maurizio Giunti -, “coro servente” di Dioniso ed espressione della più fiera natura, lasciano avanzare Naomi Berrill. Solenne al violoncello, ci guiderà sulla soglia, tra sogno ed estasi, agonia e giubilo. Applausi, in teatro, per i protagonisti e per Sieni, regista dell’immaginario, poeta del reale.

CivitanovaDanza 2022 - XXIX Festival nel nome di Enrico Cecchetti
Città di Civitanova Marche, Azienda Teatri di Civitanova, AMAT, MiC, Regione Marche
“Festival nel Festival” – 23 luglio 2022
Doppelgänger. Chi incontra il suo doppio, muore.
Compagnia Abbondanza/Bertoni, Nerval Teatro, di Michele Abbondanza, Antonella Bertoni, Maurizio Lupinelli, con Francesco Mastrocinque, Filippo Porro.
(Prima ed esclusiva regionale - Teatro Cecchetti)
Première
Balletto di Roma, di Andrea Costanzo Martini, con Roberta De Simone, Serena Marchese, Carola Puddu, Giulia Strambini, Paolo Barbonaglia, Alessio Di Traglia, Francesco Moro, Lorenzo Petri.
(Prima assoluta - Teatro Rossini)
Satiri
Compagnia Virgilio Sieni, di Virgilio Sieni, con Jari Boldrini, Maurizio Giunti (interpretazione), Naomi Berrill (violoncello).
(Prima assoluta – Teatro Annibal Caro)

Lula Abicca e Giuseppe Distefano

Ultima modifica il Domenica, 07 Agosto 2022 11:20

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