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Tentative Approaches to a Point of Suspension, Program of short works. Festival di Spoleto 2022-di Giulia Clai

Yoann Bourgeois. Foto Andrea Veroni. Fondazione Festival dei Due Mondi Yoann Bourgeois. Foto Andrea Veroni. Fondazione Festival dei Due Mondi

Tentative Approaches to a Point of Suspension, Program of short works:
Fugue/Balls (musica Contrappunto n°2 de l’Arte della fuga di Johann Sebastian Bach) Chiesa di Sant’Agata, Spoleto
Hourvari & Fugue/Table, Dialogue (Musica Wild is the wind di Dimitri Tiomkin and Ned Washington interpretata da Nina Simone) Chiostro di San Nicolò, Spoleto
Fugue/Trampoline (musica Métamorphosis n°2 di Philip Glass) Terrazza Monini, Spoleto
Concezione Yoann Bourgeois
Esecuzione Yoann Bourgeois, Marie Bourgeois
Festival di Spoleto 2022, 2 luglio 2022

Tra danza e circo, Yoann Bourgeois, direttore del Centre chorégraphique national di Grenoble, proveniente dal mondo del circo, mostra un universo giocoso e poetico in quattro spettacoli per i quali non è stato scelto un luogo unico ma diverse oasi di poesia nella cornice paesaggistica ed artistica di Spoleto. Lo spettatore è andato quindi di luogo in luogo in un vagabondaggio che ha il sapore di un racconto itinerante.
Il primo incontro, presentato nella Chiesa di Sant’Agata, è Fugue/Balls, basato sul secondo contrappunto de l’Arte della fuga di Bach, interpretata al pianoforte da Marie Bourgeois. Yoann Bourgeois cerca di raggiungere il punto di sospensione tra equilibrio e caduta con tre palle che volano tra le sue mani sulle note di Bach e liberano il sorriso di ogni fanciullo presente tra il pubblico, adulto o bambino che sia. Un'opera di giocoleria poetica e sospesa, un poema visivo che cerca di dare una dimensione atemporale all'effimero.
Per il secondo incontro Yoann Bourgeois e Marie Bourgeois aspettano il pubblico nel Chiostro di San Nicolò con tre performance basate su equilibri instabili, alla ricerca di un punto di sospensione. Ognuna di queste rappresentazioni è una danza costruita come una fuga, che si deforma e si riforma all'infinito. In Dialogue, Yoann e Marie cercano di trovare un terreno comune di esistenza su una piattaforma in equilibrio su un perno centrale, dove per trovare un punto di equlibrio bisogna continuare a muoversi con spostamenti minimi, cauti. Ogni leggero movimento di uno influenza l'altro, ogni mossa deve essere estremamente ragionata. La nozione scientifica di equilibrio si traduce in una metafora della fragilità in ogni relazione. La coppia finalmente raggiunge il centro della piattaforma e si siede sul tavolo, in perfetto bilanciamento. In Hourvari, su una grande piattaforma quadrata girevole, Yoann e Marie, uno di fronte all'altra su angoli opposti della piattaforma, iniziano una lenta camminata inclinata, poi una corsa. Mentre la tavola ruota sempre più veloce la coppia si protende lungo un'invisibile linea di collegamento, tese le braccia l'uno verso l'altra. Alla fine si toccano ma per un attimo, rapidamente, poi le loro mani lentamente si allontanano, la piattaforma rallenta, poi riprende a girare e finalmente i due si incontrano e si abbracciano, con Marie sospesa nell’aria grazie alla forza della rotazione. Il tema della relazione fragile prosegue con Fugue/Table, sulle note di Wild is the wind di Dimitri Tiomkin e Ned Washington, interpretata da Nina Simone. La coppia siede l'uno di fronte all'altra, appoggiati ad un tavolo. Le loro mani si intrecciano, si liberano, spingono l'altro e lo trattengono. Questa danza delle braccia esprime la lotta di una coppia in un ambiente domestico, che lotta per il predominio nella relazione. La lotta anche metaforica prosegue fino alla distruzione fisica prima delle sedie e poi del tavolo.
La passeggiata si conclude sulla Terrazza Monini, alle spalle la rocca Albornoziana, con Fugue/Trampoline sulla musica di Métamorphosis di Philip Glass. Partendo da una scala e dal trampolino, giocando con la nozione di caduta e rimbalzo, azione e reazione, questo terzo appuntamento esprime lo stato esistenziale di ogni essere umano. Yoann sale le scale fino alla piattaforma rialzata poi cade e rimbalza sul trampolino. La sua passeggiata prosegue, cade e rimbalza, una, due e molte altre volte. Ancora una volta è il racconto di un viaggio di vita: si cade, si recupera, si va avanti e si cade di nuovo in un ciclo senza fine per raggiungere l'altezza del proprio obiettivo.

Giulia Clai

Ultima modifica il Domenica, 24 Luglio 2022 17:29

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