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LA NUOVA VITA DEL TEATRO ON DEMAND

Ai tempi del Covid-19 il settore cultura assiste all’annullamento di numerosi spettacoli in programma con un evidente perdita in termini economici.
La cultura, già ampiamente messa alla prova nel corso degli anni trova però sempre il modo di esistere e rinascere dalle proprie ceneri.
Moderna Fenice (mi si perdonerà il gioco di parole), il teatro (Piccolo Orologio) Mamimò, di Reggio Emilia continua imperterrito la propria attività.
In che modo?
L’idea è semplice ed efficace: vengono pubblicati sul sito ufficiale (www.mamimo.it) alcuni spettacoli in una versione digitale “on demand”, ovvero a richiesta.
Cosa significa esattamente? Lo spettatore potrà fruire lo spettacolo virtualmente semplicemente cliccando sul titolo preferito tra quelli proposti.
Qualche esempio?
Da “L’isola del Tesoro” a “Come il cane sono anch’io un animale socievole” , il programma è davvero ricco con tanto di pagina Facebook attiva e corredata di classifiche che intrattengono il pubblico facendo sentire il teatro più vivo che mai.
In realtà l’iniziativa è attiva anche in altri contesti e all’interno di vari teatri.
L’idea vera e propria affonda le sue radici in Italia a Milano nel 2018. Ricordate il progetto WelcomeTheatre? L’idea aprì già qualche anno fa un vero e proprio dibattito, che -come si può intuire- lasciò spazio alle più diverse opinioni . In questo periodo di Quarantena, i puristi del teatro potrebbero pensare di rivedere, almeno momentaneamente l’idea dello spettacolo in streaming e magari strizzare l’occhio a questa innovazione.
Anche l’Opera, un genere particolare, dedicato agli esperti di settore si è avvicinato alla tecnologia coi vari progetti di Opera Streaming (adottati da vari teatri d’Italia).
Per resistere e sopravvivere il teatro ha fatto di tutto e – ad oggi – niente è riuscito a fermarne la presenza e l’evoluzione.
Cambia la pelle, ma non cambia la sostanza.
Resta assolutamente chiaro il fatto che il teatro è nato come forma di aggregazione e la distanza che lo streaming pone tra il pubblico e l’attore va a disgregare l’idea stessa alla base della forma teatrale.
Nessuno pensa di voler sostituire il teatro, che rimane un’arte unica nel proprio genere con dinamiche tutte da preservare.
Il teatro on demand diventa però una piacevole parentesi per tenere vivo l’interesse sul settore cultura, un settore che deve vivere e che non deve essere dimenticato.
In attesa degli eventi estivi, l’Italia rimane quindi sul pezzo e lo fa in tante maniere diverse.
Sperando che la bella stagione sia clemente ricordiamo anche la presenza del teatro all’aperto, di cui un esempio su tutti è rappresentato dal festival all’aperto Concentrico previsto dal 10 al 14 giugno a Carpi (Mo) e alla riapertura di tutti i teatri e centri culturali rimanere connessi è importante.

Dafne D’Angelo

Ultima modifica il Sabato, 14 Marzo 2020 10:53

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