Anno terribile. Anche l'amico Gigi Lunari, drammaturgo, traduttore di notevole portata, se n'è uscito di scena, da vero teatrante. In pieno Ferragosto.
Molti lo hanno ricordato, ma non a sufficienza. Dai media mi aspettavo di più.
Ma tant'è. Hanno detto della sua lunga attività a fianco di Giorgio Strehler, col ruolo di Drammaturg. Ruolo impegnativo, di responsabilità. Hanno detto anche dei dissapori sorti in seguito con lui, Strehler, e con l'istituzione delle Piccolo Teatro.
Hanno ricordato il notevole successo in campo internazionale dell'opera "Tre sull'altalena". Hanno detto tante belle cose di lui, ma noi lo vogliamo ricordare per il contributo che ha dato personalmente al nostro lavoro, offrendoci dei testi che abbiamo pubblicato su Sipario, ha tradotto per la nostra Compagnia "La Contemporanea," senza nulla pretendere, opere teatrali dal francese, rischiando con noi su ciò che gli incassi determinavano, ha condiviso con noi la scelta delle tante compagnie filodrammatiche che partecipavano alla "Rassegna del Teatro Amatoriale", di cui facevamo parte della Giuria, che si svolgeva ogni anno a Vicenza, organizzato dalla Fita locale, ha partecipato con noi alla consegna dei Premi "Autori Italiani", promossi sempre da Sipario, sempre senza nulla pretendere.
Lo vogliamo ricordare per la sua generosità, disponibilità, per la sua ironia intelligente e costruttiva, lo vogliamo ricordare per le serate trascorse insieme, per la sua totale dedizione al teatro.
Ci rammarichiamo che gli Enti pubblici, il Teatro Pubblico si sono fatti poco sentire.
In fondo ha dato, nell'arco della sua esistenza, un notevole contributo di conoscenza, sia in Italia sia all'estero.
Grazie Gigi, fai che nel tuo eterno viaggio lasci la traccia che hai lasciato in noi.
Un abbraccio Gigi, Buon Viaggio...-di Mario Mattia Giorgetti
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