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Lavorare per un teatro sano, umano e necessario di Mario Mattia Giorgetti

Terme di Caracalla, Roma Terme di Caracalla, Roma

'Vagare' da un Festival all'altro fa molto bene al cuore e alla mente: aiuta a meglio comprendere le diverse visioni che molti direttori artistici hanno del teatro.
Da alcuni viene considerato come valore necessario, sociale, artistico, poetico e umano attraverso cui poter operare per la valorizzazione del territorio che ospita il festival, dove spesso avvengono incontri di personalità di Paesi stranieri, poichè hanno una visione del teatro come sinonimo di comunione collettiva, tesa verso una nuova umanità.
Da altri, essendo anche responsabili di organismi di produzione stanziali sul territorio, viene utilizzato il festival come strumento di affermazione del proprio ego ai soli fini personali con la conseguente scoperta del tradimento della missione affidata.
Ci siamo accorti che nel nostro peregrinare da un Paese all'altro, gli spettacoli dei festival riflettono la mentalità e le condizioni socio-politiche del Paese, dando vita ad un programma di confronto, di coinvolgimento, di senso sociale.
Abbiamo riscontrato, inoltre, che, là dove è più forte il disagio economico, più aumenta il grado di creatività, l'essenza organizzativa, la cosciente responsabilità dell'operare per una sana crescita del pubblico.
Mentre là dove le condizioni economiche sono più favorevoli, i programmi sono più improntati all'evasione, al divertimento e allo svago fine a se stesso: quindi a un implicito inganno della missione pubblica, poiché si opera con denaro della comunità, disattendendo le aspettative per le quali il festival nasce.
Suggeriamo ai responsabili politici di controllare attentamente le scelte dei direttori artistici, di controllare là dove ci sono conflitti d'interesse, spingere le scelte verso prodotti teatrali che abbiano contenuti e valori giusti, costruttivi ed evitare strumentalizzazioni di personaggi famosi, partoriti dai tubi catododici, ma senza sostanza da offrire, solo per accrescere il proprio consenso elettorale.
Ed è giusto anche chiamare alla responsabilità quei politici che nominano i direttori artistici solo per opportunità lobbistiche, di convenienza e raccomandazioni politiche.
Il senso dunque, che secondo noi deve avere un festival è importante per giustificarne l'esistenza, poiché è un evento pubblico e non privato: un evento che, come abbiamo detto e desideriamo ripetere, nasce da finanziamenti pubblici che devono essere investiti in maniera sana, al fine di creare un teatro umano e non ingannatorio sia del tempo, che della persona.

Mario Mattia Giorgetti - Sipario 763/764

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Gennaio 2014 22:58

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