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Giovedì, 01 Dicembre 2011
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NON E' TUTTO RISOLTO

Franca Valeri torna in teatro con una commedia divertente e ricca di fascino per affrontare con umorismo il tema di una vecchiaia capricciosa e caparbia, smontando e rimontando i pezzi della propria esistenza in un caos ordinato e lirico.

“E' un autoritratto ironico e brillante - a certi canoni dì effervescenza la Valeri non ha mai rinunciato - sul quarto tempo della vita di una donna intelligente, caustica, ragionevole ma, tutto sommato, anche un po' folle. Una signora che oscilla fra l’amore dei propri ricordi e la tentazione di immobilizzarli nel passato, ben consapevole di quanto, in ogni caso, essi siano degni d'essere rivisitati. Licia Maglietta, Urbano Barberini e Gabriella Franchini sono tre ottimi colleghi, capaci di stare attorno alla protagonista con il cuore e l'ammirazione necessari. Cento minuti di piacevolezza.” Il Messaggero, Rita Sala

Giovedì, 01 Dicembre 2011
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AMLETO

Studio su Amleto - atto primo è la prima tappa di un percorso di approfondimento sul testo di Shakespeare iniziato nel gennaio 2010.
Il testo che arriva dalla lontananza di secoli, graffiato dal vento del tempo che ha attraversato per arrivare fino a noi, comincia a prendere forma in scena limato, consumato, deformato.
Asciugato dalle ripetizioni informative, dagli aspetti più prettamente letterari, manteniamo di esso la struttura dei fatti essenziali che sostengono la parabola della vicenda.
Ogni quadro diventa un’occasione per disegnare un aspetto della condizione umana che ancora oggi ci riguarda, un incontro con ciò che di questa materia ancora ci risuona e scuote per i meccanismi connessi alle relazioni.
Il teatro è fatto da persone, carne viva e sensibile nel momento presente. Abitiamo il luogo scenico attraverso il veicolo di Shakespeare: solo ciò che oggi ci inquieta e ci brucia, attiva l’azione e dà forma alla scena.
Il testo di Shakespeare ci invita ad aprire la porta ai fantasmi interiori, al male. Si ripropone il primo assassinio, quello tra i due fratelli, Caino e Abele, circoscritto nel microcosmo familiare. Dal buio vengono alla luce i “fatti sporchi”, gli aspetti brutali della condizione terrena segnati dalla morte e dal dolore che l’uomo prova nella carne, nel cuore di fronte all’ineluttabile.

Giovedì, 01 Dicembre 2011
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RUMORE DI ACQUA

Il primo racconto di traversata che ho ascoltato a Mazara, nella sede della San Vito Onlus, è stato quello di una minuta, coraggiosa donna tunisina: timida, col suo italiano spezzettato tra i denti, faceva fatica ad alzare gli occhi. Ho cambiato il suo nome in Jasmine, ho trasfigurato la sua storia mantenendone gli aspetti essenziali. E’ la prima che ho ascoltato ed è anche l’unica storia, tra quelle evocate dal generale, che riguarda non un annegato o uno scomparso, una morte, ma una vita che si salva. Si salva davvero? Siamo innocenti noi? Sono innocente io? Di tutte quelle tragedie che avvengono altrove, lontano dalla mia casetta, posso ritenermi non responsabile? Che c’entro io con la morte di mio fratello?
Marco Martinelli

Rumore di acque è come un oratorio per i sacrificati ei Fratelli Mancuso lo hanno arricchito con le loro potenti voci di satiri antichi, che sembrano gridare il dolore dell’umanità dal fondo di un abisso.

Rumore di acque è la seconda tappa del trittico del Teatro delle Albe Ravenna-Mazara 2010 - a cura di Marco Martinelli, Ermanna Montanari e Alessandro Renda - ovvero tre opere che in maniera differente prendono Mazara del Vallo come simbolico luogo di frontiera e punto di partenza per un affresco sull'oggi.

Giovedì, 01 Dicembre 2011
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IL MISTERO BUFFA NELLA VERSIONE POP 2.0

Se Gesù Cristo tornasse oggi chi sarebbe? Cosa potrebbe fare? Saremmo in grado di riconoscerlo e seguire la sua rivoluzione, i suoi dogmi, i suoi miracoli? Clandestino allora come tanti oggi nel nostro paese fu accolto, ammirato, perseguitato e poi giustiziato. Un Gesù raccontato da un giullare, da Giuda, da Maria e dal popolo. Oggi, per paradosso, ognuno di noi è un povero cristo, ognuno di noi è “in fila alla biglietteria del cinema Italia”.

Il Mistero Buffo nella versione pop di Paolo Rossi è un omaggio al maestro Dario Fo, ed è anche un’avventura, uno spettacolo che si allontana il più possibile dalla versione originale diventando un contenitore unico, dove i misteri originali e quelli nuovi si uniscono e si miscelano, come accade nel teatro popolare. Ogni sera diverso, recitato con il pubblico e non per il pubblico, è uno spettacolo ricco di cambi di registro, è un’allegoria che confonde i generi, la finzione con la realtà, i sogni del popolo con la cronaca. Un viaggio corale in cui la musica di Emanuele Dell’Aquila si fa personaggio e drammaturgia, in continua interazione con l’azione scenica.

Giovedì, 01 Dicembre 2011
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MALAMORE - ESERCIZI DI RESISTENZA AL DOLORE

In scena un’attrice, Lucrezia Lante della Rovere, capace di viaggiare tra i volti, i suoni e i sapori di una narrazione multipla senza perdere di vista il senso di un racconto civile che parla al tempo presente senza deroghe o digressioni. A lei risponde il suono di un pianoforte e la sensibilità di una musicista, Vicky Schaetzinger, che trova tra le note, altre suggestioni, altre storie.
Ed è così che prende corpo l’universo femminile di Concita De Gregorio, direttore dell’Unità e donna dalla grande sensibilità: si racconta di donne comuni, vittime della violenza di padri, mariti, estranei, che vanno incontro alla vita, capaci di sopportarla con lievità e determinazione.
Alcune ce la fanno, qualche altra trova nell'accettazione del male le risorse per dire, per fare quel che altrimenti non avrebbe potuto. Sono, alla fine, gesti ordinari. Sono esercizi di resistenza al dolore…”
Concita de Gregorio

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