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Sarah Kane: il teatro del corpo. -di Beatrice Tavecchio

Peter Hobday  in “Cleansed”, regia Katie Mitchell. Foto Stephen Cummiskey Peter Hobday in “Cleansed”, regia Katie Mitchell. Foto Stephen Cummiskey

Sarah Kane: il teatro del corpo.
di Beatrice Tavecchio

Cleansed di Sarah Kane, Dorfman Theatre, 23 febbraio- 5 maggio 2016.
Regia di Katie Mitchell, scene di Alex Eales, suoni di Melanie Wilson.

Sarah Kane scrive negli anni Novanta. Ritiene del periodo i temi che lo percorrevano, su tutti l'efferatezza della guerra in Bosnia, intrecciati con le ansietà dell'essere umano e quelle proprie dell'essere donna, col progetto di dare ai suoi temi tragici una forma teatrale. Scrive Blasted (Disintegrato) rappresentato nel 1996 al Royal Court Theatre, a cui seguirono Phaedra's Love (L'amore di Fedra), Cleansed (Purificato), Crave (Desiderato) e 4:48 Psychosis (4:48 Psicosi), completato poco prima del suo suicidio nel 1999, a ventotto anni, e rappresentato al Royal Court l'anno dopo.
Cleansed è la seconda tragedia dopo Blasted (1995) di una Trilogia mai completata. Va subito detto che Sarah Kane sa scrivere per il teatro. La sua struttura drammatica è coincisa, scarna, priva di voce autoriale, rapida, basata su immagini costruite su un dialogo serrato che nel caso di Blasted non da respiro e assorbe completamente. Ma è l'uso del corpo umano all'interno della costruzione drammatica che è il suo segno innovativo. Un'esplorazione di sentimenti: amore, odio, paura, vendetta, perdono, che viene fatta attraverso l'uso del corpo. Il corpo amato e il corpo abusato. Per cui le immagini evocate ed i dialoghi ruotano intorno a questo concetto ed il concetto viene espresso attraverso un'espressione corporea. Questo sguardo ravvicinato, intenso tra i personaggi, rende l'opera intima, ma non la racchiude nel personale, anzi al contrario l'apre all'universale per i temi dibattuti, personali ma universali allo stesso tempo. L'uso del corpo, se grandemente efficace nel mondo intimo e personale del lettore, in scena crea però problemi di realizzazione, perché dalla sfera intima si passa a quella pubblica dove il pensiero deve essere esternato. Ed alla fine gli scenari che il corpo può produrre sono quelli di amore e di abuso che in Cleansed si esprimono in teneri accoppiamenti, ma anche in masturbazione, violenze sessuali, torture, amputazioni, impiccagione, strangolamento e morti. L'uso della violenza fa paragonare i lavori di Kane a quelli di Beckett, Bond e dell'ultimo Pinter, l'immagine dei topi in Cleansed che rosicchiano arti smembrate ricorda una simile immagine in 1984 di George Orwell, l'uso del corpo sezionato rammenta le sculture di Damien Hirst di pecora, o mucca, o pescecane in formaldeide. In drammaturgia la tragedia fornisce le armi, cioè modi di rappresentazione testati, a cui Sarah Kane ricorre per dare immagini e significato al suo messaggio. Per esempio, nel Titus Andronicus di Shakespeare scene obbrobriose di vendetta sono risolte con un banchetto in cui teste dei nemici vengono servite come desinare ai parenti ed in cui a Lavinia vengono mozzate la lingua e le mani, elementi che ricorrono nelle Metamorfosi di Ovidio ed anche in Seneca e che Kane applica al suo personaggio di Carl in Cleansed a cui mozzano non solo la lingua e le mani, ma anche i piedi, dopo averlo sodomizzato con un bastone e che sarà castrato prima di finalmente morire. Come si vede Kane non solo ricorre ad immagini classiche della tragedia, ma le acutizza, rincarando la dose e usando immagini che appartengono all'attuale 'libertà sessuale'. Il tema ricorrente sia in Blasted che in Cleansed è quello dell'amore, legame che accomuna sia coppie eterosessuali che omosessuali, e come in Cleansed amore tra fratello e sorella, tra vittima e aguzzino. Le immagini sono volutamente scioccanti. In Kane, così come il concetto di coppia 'normale' è superato, la linea di demarcazione tra personaggio 'buono' e 'cattivo' è oscurata, i personaggi non sono lineari ma complessi per emozioni e sentimenti ed in questo consiste il punto di forza della sua scrittura. Lo stupratore e poi il soldato in Blasted, il boia in Cleansed hanno ansia di affetto, di amore pur nella loro crudeltà. Ma come coesistono queste due forze, quella del nuovo immaginario senza inibizioni sessuali che dovrebbe illuminare l'analisi di che cos'è l'amore? In particolare cioè, che dovrebbe esplorare in Cleansed fino a che punto l'amore può spingersi - la sorella a voler diventare il fratello morto di overdose, sottoponendosi ad un'operazione di mutamento genetico - e fornire una risposta sulla natura dell'amore - l'essenza del messaggio di Kane sull'amore viene dato da Rod: "Ti amo ora e qui"- ed anche sulla sua capacità di resistere: la coppia omosessuale Carl e Rod non rinnega il proprio amore nonostante le brutali amputazioni.

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La regista Katie Mitchell in varie interviste si è soffermata sulla difficoltà di rappresentare Cleansed. Come rappresentare immagini tese al massimo dell'atrocità, miste ad immagini di rapporti sessuali consenzienti o imposti, anche se metaforicamente, e non solo, intese a illuminare i dibattito sull'essenza dell'amore? E come unificare la venti scene della tragedia? Come associare alla violenza la vena poetica che scaturisce dall'amore vero tra le due coppie, fratello e sorella, e Carl e Rod, che Kane esprime in immagini col fiorire del girasole, dei narcisi in scena e col cinguettio degli uccellini, senza che risultino ridicole di fronte alla tortura? Katie Mitchell tesa a dare consistenza al tutto, mantiene in scena la sorella, Grace, per tutto lo spettacolo così da dare l'impressione di qualcosa visto come in sogno, sottolineato a volte dall'eco o dalla registrazione dell'unica dichiarazione d'amore, e dà un taglio surreale al lavoro. Inoltre unifica la scena, un campus universitario nell'originale, che diventa universita'/campo di concentramento/ospedale, con due alberi per gli uccellini e zolle di terra da cui spunteranno i fiori. Altro elemento unificante è il suono di elicotteri, bombardamenti, stridori, campanelli, porte metalliche che sbattono, a richiamare un ambiente di guerra. Le atrocità sono invece, a suo dire, naturalistiche. Funziona? Vari spettatori hanno disertato lo spettacolo, cinque o sei sono svenuti. Il pubblico è ora composto eminentemente di giovani e di persone che vogliono vedere le nuove frontiere del dramma. E' la terza produzione di Cleansed in U.K., ma la prima al National e riflette l'interesse verso la politica ed i nuovi lavori del nuovo direttore Rufus Norris. Alla fine per rispondere alla domanda bisogna considerare il contenuto del lavoro, che è flebile, troppo limitato nell'esplorazione del rapporto specie quello tra Carl e Rod e ripetitivo nelle sue immagini di sesso e di atrocità che alla fine generano noia. La regista ha immesso movimenti ad orologeria da parte dei servi di scena, impeccabilmente vestiti con un completo nero e incappucciati ma a piedi nudi, che continuamente rimbalzano da un luogo all'altro con una sovrabbondanza di elementi di tortura, gli uni e gli altri non da copione, lettini, carrozzelle, macchinari, carrelli, siringhe, fiamma ossidrica ecc. Il taglio surreale è accentuato dall'entrata degli stessi con ombrelli aperti, citando Magritte, o dal camminare all'indietro. Quindi alla stilizzazione, che rende osservabili le sevizie brutali si accompagna sulla scena un incremento di crudeltà apportato dalle macchine di tortura, mentre il testo gioca invece sui sentimenti dei protagonisti che si rivelano nei loro teneri accoppiamenti o nelle violenze sui loro corpi. I suoni attualizzano Cleansed, scritto nel 1998, contraffacendo gli scenari di guerra di Iraq e Siria. E' una forzatura sul lavoro di Sarah Kane? Da una parte sì, perché il suo lavoro ruota solamente, al contrario di Blasted che ricorda gli eccidi in Bosnia, sull'analisi dell'essenza dell'amore. D'altra parte come dicevo, Cleansed è di per sé interessante per i nuovi orizzonti drammaturgici che apre, ma è solo in parte riuscito. Trovare un modo di rappresentarlo è di per sé una conquista.
Ottimi gli attori, Graham Butler, il fratello, Peter Hobday, Carl, George Taylor, Rod, Tom Mothersday, Tinker l'aguzzino, Matthew Tennyson, Robin, e soprattutto per sensibilità interpretativa Michelle Terry, Grace.

Ultima modifica il Lunedì, 14 Marzo 2016 13:36

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