INDIZI TERRESTRI In uno spazio vuoto su cerchi concentrici di piccole candele accese, echeggia il pulsare del XX secolo, nei battiti di un cuore segnato dal dolore di un epoca. Una voce che si leva come un canto creando un flusso di immagini, sospese nel tempo in un luogo dell’anima. Clara galante scrive ed interpreta Indizi Terrestri dall'opera di Marina Cvetaeva, una delle voci più alte della poesia russa, stillando le tracce di un’esistenza terrestre breve ed intensa, delineando il percorso di un’avventura vibrante. Le lettere i diari e i versi infilati come perle al filo della passione, creano un teatro di voci, dalle cadenze nitide e chiare ai toni rauchi e profondi del linguaggio della magia e del folclore, dall’alta enfasi della poesia civile ad uno sfrenato e melodioso “lirismo zigano” “Il desiderio di far rivivere è un gioco di memorie. Possiedo la volontà ma non il dono del ricordo, per questo la scena, la danza, mi danno la possibilità di perdermi in ciò che la mia mente non richiama ma che il mio corpo ha trattenuto” Domenico Cucinotta |
INOSSIDABILE MIELE Il tema di “The man i love”, ricorre più volte durante lo spettacolo, come un pensiero dolce e ossessivo. Cresce l’urgenza di comporre un discorso, sia pure di segni, che bisogna voler comprendere con amore. Inossidabile Miele contiene il tessuto drammatico del teatro e l’astrattezza della danza. All’interno della struttura, che si è delineata durante la selezione musicale e il relativo montaggio, si sviluppa l’improvvisazione che ricerca continuamente la forma e la sua mancanza. “La gente tende a sottovalutare o, addirittura, fingere di non vedere ciò che viene percepito come “lontano” e “distante”. L’incapacità di vedere e la mancanza di senso di responsabilità sono così destinati a produrre il caos e, di conseguenza, uno stato d’imminente conflitto globale” Caryl Churchill |
SETTE BAMBINE EBREE Un testo che ha fatto discutere: dall'ammirazione per la lucidità e la forza della denuncia, all'accusa di antisemitismo. Ma al di là delle interpretazioni “interessate” l'opera è soprattutto un atto d'accusa contro la guerra, una denuncia che certamente non ricorre alla retorica e che ha lo scomodo pregio di mettere in luce le contraddizioni della coscienza di un popolo in cui affiora nell'esercizio del dubbio la consapevolezza dell'errore delle scelte estreme. |