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Sabato, 26 Maggio 2012
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Un Americano a Parigi

L’opera musicale Un americano a Parigi di George Gershwin (1928) e la sua felicissima versione cinematografica curata da Vincente Minnelli nel 1950-51 (punto di riferimento per il rapporto cinema/danza) sono oggi praticamente inscindibili nell’immaginario del pubblico, al punto che risulta quasi impossibile, in un’ulteriore trasposizione, non tenerne conto, sia pure a livello di semplice citazione. L’attuale elaborazione drammaturgica per balletto curata da Riccardo Reim per la coreografia di Luigi Martelletta e l’interpretazione di Raffaele Paganini (senz’altro il ballerino italiano più adatto – per la sua formazione e la sua storia – a ricoprire tale ruolo) segue quindi il doppio binario dell’opera originale e della sua versione per il grande schermo (attingendovi in parte per la costruzione di una ‘trama’) al quale però si aggiunge – come una sorta di ‘chiave di lettura’ – un terzo elemento, ovvero il dato biografico (usato anche in modo ‘onirico’, non soltanto meramente cronachistico) riguardante George Gershwin, lui stesso, neppure trentenne, giovane “americano a Parigi” – dove effettivamente soggiornò – abbagliato dalla cultura europea, amante della tradizione classica, pazzamente invaghito della musica di Maurice Ravel... Un americano a Parigi diviene così anche un’indagine su ciò che costituisce il processo creativo in un musicista fortemente anomalo come Gershwin, capace di una sintesi unica e irripetibile tra le musiche di estrazione popolare e quelle di tradizione più nobile, riuscendo come nessun altro a fonderle in una miscela di immenso fascino. Una sintonia perfetta per condividere la gioia in danza con il pubblico del Florence Dance Festival.

Sabato, 26 Maggio 2012
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Il Lago dei Cigni

Il più classico dei balletti di repertorio egregiamente interpretato dal corpo di ballo del Balletto di San Pietroburgo, che dopo venti anni di successi sui palcoscenici internazionali arriva in Italia, fondato nel 1990 da una famiglia di solisti del Teatro Mariinskij, appartenente a una dinastia tersicorea che ha più di 100 anni di storia. La sede principale della Compagnia è il Teatro “Ermitage” di San Pietroburgo, dove la Compagnia effettua regolarmente i suoi spettacoli che si alternano con numerose tournée all’estero. Il repertorio del Balletto di San Pietroburgo include i balletti Il Lago dei Cigni, La Bella Addormentata, Giselle, Lo Schiaccianoci, La Bayadere, Gran Gala etc. Il Corpo di Ballo di rigorosa formazione accademica rappresenta tutto ciò che contraddistingue la grande tradizione della celebre Accademia Vaganova e si distingue per la tecnica superba, l’eccellente capacità espressiva, la fedeltà alle coreografie originali dei capolavori del balletto classico. Il lago dei cigni significa il trionfo del bene, e ci auguriamo possa essere di buon auspicio anche per il Festival collegandosi alla tematica della riscoperta di un mondo nuovo.

Sabato, 26 Maggio 2012
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Not-Two is peace

Not-Two Is Peace, ultima produzione artistica della Florence Dance Company con le coreografie di Keith Ferrone e la direzione artistica di Marga Nativo.
Sulla tematica Vespucciana questo nuovo entusiasmante lavoro è l’unione di danza, musica, arte e pace. La Florence Dance Company ha rinnovato la fertile collaborazione con l'artista e filosofo internazionale Adi Da Samraj, ispirandosi questa volta all'opera letteraria e artistica di Adi Da Samraj, “Not-Two Is Peace” in cui viene esposta la teoria dell’unità intrinseca degli esseri umani e il presupposto della non-separazione che trascende i conflitti globali.
Proficua collaborazione con il compositore Andrea Portera, le sue musiche sono state eseguite dal vivo dai musicisti dell'Ensemble Nuovo Contrappunto nell’anteprima del 2 e 3 Dicembre 2011 al teatro Cantiere Florida, come dal vivo è stata l’esibizione della pianista e compositrice Naamleela Free Jones. Lo spettacolo include anche un cameo “Still Life” dell’artista fiorentino Mario Mariotti. Nella prima parte del balletto è messa in scena una raffigurazione della pace, dimenticata per lasciare spazio alle inclinazioni dell’ego umano che conducono alla distruzione, con il riaffiorare poi della speranza con il ritorno della pace. La seconda parte del balletto introduce una nuova serie di immagini di Adi Da Samraj proiettate nello spazio digitale, alle spalle dei ballerini. L’immagine simbolo è Not-Two Is Peace, immagine che esamina il significato e l’unione di tutti i processi opposti che esistono nel mondo.
I ballerini danzano con la simultanea proiezione di queste immagini, una sorta di struttura molecolare che si trasforma in una serie di arcobaleni circolari di colori opposti. Gli arcobaleni si ripetono in modo simile alla riproduzione cellulare che è il passaggio obbligatorio per la nascita della vita umana. Nel finale ricompare l’arcobaleno con un grande cerchio bianco al centro dello schermo. L’immagine del cerchio è in totale sincronia con i danzatori che si uniscono dando vita al cerchio della pace, al quale partecipa anche il pubblico come significato ultimo di unità indifferenziata e pace.

Sabato, 26 Maggio 2012
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Florencedancebook... Promessa alla Danza

Il Florence Dance Festival dedica una serata speciale per i giovani coreografi che avranno l'opportunità di lavorare con il tema Riscoprendo un Mondo Nuovo. I coreografi provenienti dal panorama nazionale e internazionale Pietro Pireddu (Sardegna), Brunella Baldi (Firenze), Gabriella Secchi (Firenze), Alfonso Cayetano (Madrid, Spagna) e Giada Matteini Ferrone (New York, USA) avranno modo, attraverso questa tematica, di offrire un significativo momento di spettacolo cimentandosi nelle tematiche che da sempre hanno affascinato l’animo umano come la meraviglia “della scoperta”. Un gruppo di venti studenti americani, selezionati tramite audizione, rappresenteranno il corpo di ballo di Florencedancebook, e risiederanno a Firenze per tutta la durata del Festival. “Vespucci, Riscoprendo un mondo nuovo” sarà la tematica dominante dei laboratori e delle costruzioni coreografiche dell’evento del 16 luglio, che il Festival vuole realizzare attraverso un connubio artistico transoceanico, proposta innovativa e attiva della città di Firenze verso un futuro di speranza e cooperazione, dove “nuovi mondi” si incontrano e si uniscono per scambiarsi un messaggio di pace attraverso l’arte universale della danza.

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