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Mercoledì, 30 Novembre 2011
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HEIDI - IL MUSICAL

Dalla fantasia e la genialità di Maurizio Colombi, già apprezzato regista di “Peter Pan, Il Musical” e “We Will Rock You”, spettacoli campioni di incassi, e con le musiche di Giovanni Maria Lori arriva “Heidi - il musical” che farà divertire, commuovere e appassionare tutta la famiglia.

Heidi é una bambina molto allegra che adora la sua casa tra le montagne svizzere e la vita all'aria aperta; vive con il nonno, accudendo le tradizionali caprette immersa in una natura incontaminata. Grazie alla sua vivacità e al suo altruismo è la beniamina di tutti e fa divertire chiunque le sia accanto, trasmettendo ottimismo e voglia di vivere.

Lo spettacolo “Heidi - il musical”, amatissimo dai bambini, presenta momenti di forte comicità, musica piacevole con canzoni orecchiabili per tutti, scenografie coloratissime, danza e graziose acrobazie, mettendo anche l’accento sui valori fondamentali quali l’amicizia, l’altruismo, l’istruzione e il rispetto. Protagonista Giorgia Urrico, già artista apprezzata nella passata edizione di “Amici”, Rino Silveri e una vera capretta che diventa inevitabilmente la star dei bambini presenti in sala.

Un vero piacere per gli occhi e per il cuore: un immancabile appuntamento per chi vuole tornare a sognare ancora o non ha mai smesso di farlo.

Mercoledì, 30 Novembre 2011
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TANTE BELLE COSE

Ci sono persone che non riescono a separarsi dalle cose e accumulano tutto nelle loro case finché gli oggetti non li sommergono. In America si chiamano “hoarder”. Orsina è una “hoarder”, fa l’infermiera a domicilio, non è cosciente del suo disagio, ma mette a disagio i vicini, che mal sopportano la sua mania di accumulare e la ritengono responsabile della sporcizia della palazzina. Per buttarla fuori i condomini, guidati dalla implacabile Bolasco e dal viscido Eugenio, assumono un amministratore pieno di debiti e ricattabile, Aristide.

Fra Orsina e Aristide c’è una spontanea simpatia e lui si illude di poterla aiutare a sgombrare tutto. Nella sua missione impossibile è costretto ad entrare nella rutilante, divertente e creativa follia della donna, che è legata ad ogni oggetto, anche il più piccolo, da un ricordo affettivo, da un progetto futuro, da un timore irrazionale di privarsene. In un crescendo comico ed emotivo, i due trovano motivi di scontro e di solidarietà, e arrivano fino alla soglia del sentimento.

Ultimo lavoro di Edoardo Erba, uno dei più interessanti drammaturghi del nostro paese, “Tante belle cose”, giocato sul doppio piano della commedia e del dramma psicologico, è un lavoro fresco, vivo, pulsante di energia e comicità, uno sguardo poetico e ironico sulle fragilità umane.

Mercoledì, 30 Novembre 2011
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PER NON MORIRE DI MAFIA

"Finché la mafia esiste bisogna parlarne, discuterne, reagire. Il silenzio è l'ossigeno grazie al quale i sistemi criminali si riorganizzano e la pericolosissima simbiosi di mafia, economia e potere si rafforza. I silenzi di oggi siamo destinati a pagarli duramente domani, con una mafia sempre più forte, con cittadini sempre meno liberi" Pietro Grasso

Se Falcone e Borsellino teorizzarono che per combattere la mafia è necessario conoscerla, il loro “erede”, a propria volta impegnato da trent'anni contro la criminalità organizzata, aggiunge che oggi per contrastare la mafia è indispensabile avere la percezione esatta della sua pericolosità. Perciò, dalla Procura nazionale antimafia, organismo che coordina le indagini sui fronti interni e internazionali, Pietro Grasso ripercorre le stagioni della guerra alla cupola siciliana in modo schietto, affrontando anche rapporti delicati: i legami tra mafia e politica, gli scontri all'interno della magistratura, le carenze legislative e di mezzi. Infine, Grasso traccia una mappa delle nuove mafie (cinesi, russe, albanesi, nigeriane, colombiane), individuando le strade e gli strumenti che ci permetteranno di non morire di mafia, di non sottometterci al suo potere.

“Per non morire di mafia” è un monologo quindi che riconduce il teatro alla sua funzione civile ed evocativa.

Mercoledì, 30 Novembre 2011
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L'APPARENZA INGANNA

Tratto dall'omonimo film francese del 2000 “Le placard”, “L'apparenza inganna” è la commedia che conclude il ciclo di cinque pièce che hanno come protagonista François Pignon, stravagante personaggio inventato dal drammaturgo francese Francis Veber nel 1973.

Contabile diligente e uomo mite senza qualità, François Pignon lavora per un’azienda di produzioni derivanti dal caucciù, preservativi in primis. Sfortunatamente, è stato deciso il suo licenziamento, la qual cosa, unitamente al divorzio dalla bella moglie di cui è ancora innamorato e al fatto che il figlio diciassettenne non lo considera minimamente, lo porta a contemplare il suicidio. Il suo vicino lo ferma in tempo, dando via a una serie di eventi che cambieranno totalmente la sua vita e persino il suo carattere: il primo passo è quello di fingersi gay, in modo da spingere la dirigenza a non procedere al licenziamento per paura di mobilitare la associazioni omosessuali. L’idea per quanto assurda ha successo e stravolge completamente le sorti del povero Pignon, in ufficio, nella società e anche nella vita privata, trasformandolo da oscuro contabile a icona del movimento omosessuale, con tutte le esilaranti conseguenze del caso.

Una nuova prova per l’affiatata coppia comica Solenghi e Micheli.

Mercoledì, 30 Novembre 2011
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PINOCCHIO - BURATTINO SENZA FILI

"Pinocchio - burattino senza fili" mette in scena una rilettura del romanzo di Collodi raccontando le emozioni suscitate nell’animo infantile attraverso lo svolgersi dell’antico gioco dell’oca. Rivisitandolo attraverso il linguaggio senza parole della danza, gli autori hanno scelto di porre l’accento sui misteri e le invenzioni che nel testo sono dominati, solo apparentemente, dal caso. Nel gioco messo in scena sembra sia la casualità a dominare, nelle diverse "fermate" che rappresentano la metafora del vivere con un inizio e una fine, la presenza della natura e degli animali, l’impedimento al movimento, i pericoli, il viaggio labirintico dell’esistenza in cui Pinocchio è destinato a cimentarsi per superare le prove. Ma ogni favola è anche un gioco ed è vera soltanto a metà; mai come in questa storia in cui la menzogna è il motivo ricorrente, il protagonista deve capire che l’istruzione può aiutarlo a superare le difficoltà, perchè per capire bisogna saper leggere il "mondo", come suggerisce Collodi.

Spettacolo vivace e gradevole, sulla partitura musicale di Edoardo Bennato ed impreziosito dai coloratissimi costumi e dalle scene di Ivan Stefanutti ispirati ai disegni e al mondo di Jacovitti, “Pinocchio – burattino senza fili” è adatto sia ad un pubblico di adulti che di ragazzi. I dodici danzatori di Fabula Saltica, diretti da Claudio Ronda, assecondano una coreografia leggera e piacevole che li accompagna in un alternarsi di espressività teatrale e virtuosismi coreografici.

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