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Sinopsi testi

Sinopsi testi (160)

Sabato, 29 Gennaio 2022
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LA MUTACIÓN.
En viaje de la Atlántida al Universo
de Stefania Porrino

Un espectáculo sobre el tema de la mutación – histórico, social, pero sobre todo sicológico – y de las resistencias que cada cambio inevitablemente suscitan en quien no está preparado para modificar la propia concepción del mundo. Ambientado en un espacio teatral vacío, el espectáculo consiste en una serie de breves psicodramas (siete cuadros) propuestos a cuatro pacientes-actores por una psicoterapeuta con aspiraciones teatrales: un ejercicio de “reviviscencia”, durante el cual los actores dan vida a una sucesión de momentos históricos en los cuales han sucedido los más importantes cambios de la humanidad. A través de la identificación con personajes históricos o inventados, los pacientes- actores realizan un viaje en el tiempo, desde la época de la mítica Atlántida a la llegada del Cristianismo, del pensamiento libertario de Tommaso Campanella a la revolución francesa y a la feminista, para llegar a la única y verdadera revolución, la interior, con un episodio ambientado en nuestros días, centrado en el desenmascaramiento del falso altruismo y la búsqueda de una auténtica capacidad de amar. Al final de la sesión psicoanalítica, todos – psicóloga y pacientes – se preparan para dejar el teatro – la vida terrestre- para proyectarse a una futura, hipotética civilización interestelar capaz de abrir nuevas perspectivas de evolución a los humanos supervivientes al desastre terrestre. En cada uno de los siete cuadros cambia el medio de transporte: un barco, una biga, un carro, una carroza, un tren, un avión y una nave espacial, para partir de la prehistoria y atraversar el imperio romano, el renacimiento, el setecientos, el final del ochocientos, hasta la utópica era del futuro. El texto publicado en papel por Edizioni Sabinae y en la revista Ridotto editada por la SIAD (número 3-4/2020), está líbremente inspirado en el libro La novela del sentir – Desde Atlántida hasta nosotros, de la misma autora. Ediciones Bastogi, 2003; IkonaLiber, 2014 (e-book) e 2019 (cartaceo).

Sabato, 29 Gennaio 2022
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EL VIRUS BAJO EL VASO
de Stefania Porrino

En época de pandemia, los dos hermanos Teresa y Claudio deciden refugiarse, para huir del aislamiento de la clausura, dentro de su pequeño teatro donde podràn continuar a vivir y a trabajar juntos. Con ellos han llevado a la abuela, grande actriz tiempo atrás, pero que ahora vive en su mundo hecho de recuerdos de teatro, de guiones, apuntadores y un puñado de chistes famosos sacados de El jardín de los cerezos, Las tres hermanas, Otelo, Romeo y Julieta. Los dos hermanos intentan adaptarse a las dificultades de vivir trabajando: Teresa ensaya sus monólogos, Claudio se imagina que dirige una gran orquesta para después acabar componiendo cancioncitas en un piano desafinado. En realidad el gran dolor, la gran ausencia que pesa sobre sus vidas y de la cual es la pandemia la principal culpable es la ausencia del público : ¿para quién actuar, para quién componer música si nadie osa desafiar las peligrosas gotitas virales saliendo de casa para entrar en un teatro? Pero, de repente, todo parece poder cambiar, algo nuevo sucede: con el nuevo Decreto del Presidente del Consejo de Ministros los teatros puede abrir y gracias a la pasión y a la perseverancia de los tres artistas, el público volverá a descubrir la potencia regeneradora del arte.

Sabato, 29 Gennaio 2022
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THE VIRUS UNDER THE GLASS
by Stefania Porrino

During the period of pandemic, two brothers, Teresa and Claudio, decide to escape from isolation and take refuge in their small theatre where they can continue to live and work together. They take with them their grandmother, once a great actress, who now lives in a world of her own, memories of theatre, of scripts, prompters and a handful of famous jokes taken from The Cherry Orchard, Three Sisters, Othello, Romeo and Juliet. The two brothers try to adapt to the difficulties of life by working: Teresa rehearses her monologues, Claudio imagines himself conducting a great orchestra and then finishes up composing pop songs on an out of tune piano. Actually the great pain, the great absence that weighs on their life and for which the pandemic is the main cause is the lack of public: acting for who, playing music for who, if nobody risks facing the dangerous and viral droplets to go out of their home and enter into a theater? But suddenly everything seems to change, something new happens: thanks to the new D.P.C.M theaters can open again and thanks to the passion and to the tenacity of the three artists the public will return to rediscover the regenerative power of art.

Mercoledì, 26 Gennaio 2022
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ULTIMO PARADISO
di Maria Barbagallo

Atto unico - genere drammatico
Tre personaggi: due uomini e una donna: Steve, il protagonista, la sua donna Irma ed un amico Tom. Un triangolo d’amore

Atmosfere oniriche per il dramma di Steve, che ripercorre la sua vita, i suoi fantasmi, nel tentativo disperato di raggiungere il suo ultimo paradiso.

Mercoledì, 26 Gennaio 2022
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NASCOSTA DENTRO UNA CORTECCIA D'ALBERO
di Maria Barbagallo

Atto unico - genere drammatico
Personaggi: due donne e un uomo

È un noir. Madre e figlia vivono isolate, in periferia, conducendo una vita grama. Un uomo irrompe nelle loro esistenze, un uomo che farà innamorare la ragazza, perdutamente. Ma il passato torna violento a reclamare la sua parte nella storia.

Martedì, 25 Gennaio 2022
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OGNI SCATOLA UNA STORIA
di Andrea Bebbu

L’opera è un viaggio tra storie reali, vite vissute e situazioni nelle quali siamo quotidianamente e drammaticamente immersi: violenza di genere, razzismo, bullismo e sfruttamento. Le storie ascoltate, raccolte e riportate all’interno di questa piccola sceneggiatura sono rivolte prioritariamente ai giovani, perché possano coglierne spunti utili al loro percorso di crescita. L’esigenza di affrontare temi così forti e di trasporli in chiave teatrale, infatti, si origina proprio dal confronto con gli studenti delle scuole, dai loro racconti e domande e dalla loro ricerca esistenziale. Il testo ripercorre in maniera empatica il vissuto di donne violate nell'animo e costrette a rinunciare alla propria libertà, a partire dalla vicenda mitologica di Apollo e Dafne, fino alla realtà che emerge dai quotidiani. Racconta le storie di coloro che, credendo di essere “i più forti”, si prendono gioco “dei più deboli”: dà voce a chi non riesce a mettersi in salvo e chiedere aiuto. Esplora anche le situazioni in cui “i deboli” sono gli adulti, che subiscono atteggiamenti denigratori da parte dei più giovani; focalizzando l’attenzione sul caso dell’insegnante che non riesce ad assolvere al proprio compito educativo e culturale, perché sottomesso alla supponenza dei propri studenti. Infine, la narrazione verte sullo sfruttamento della prostituzione e sulla tratta degli esseri umani. In particolare, si racconta di donne strappate dai loro luoghi d’origine, con l’illusione di poter vivere una vita migliore, per poi rendersi conto di essere state ingannate. Molte storie, purtroppo ancora oggi non si concludono con un lieto fine, ma un seme di speranza giunge dalla vicenda di Blessing, il cui coraggio e forza di reagire può essere d’esempio per tutti. Ogni scatola una storia, che non deve rimanere nascosta e dimenticata, ma scoperchiata, in modo che il male, che contiene, venga gettato via e si conservino le tracce di bene che da essa possono derivare. La comprensione delle sofferenze umane può condurre a un cambiamento radicale e trasformativo, che passa attraverso le nuove generazioni, lasciando loro il monito affinché quanto accaduto non si ripeta. “Un ragionamento utopico? Forse, ma la speranza è l’ultima a morire”.

Martedì, 25 Gennaio 2022
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PERCHÉ HAI AMMAZZATO TOBIA?
di Enrico Maria Guidi

In un appartamento una donna, Clara, uccide con un colpo di pistola il marito Tobia. All’arrivo dell’amico dei due Carlo la donna non sa spiegare il perché di quell’omicidio, asserendo che per lei è stato un moto naturale, è successo perché è successo. Da quel momento e dallo sgomento iniziale di Carlo, che finisce per inserirsi nell’ottica di Clara, si sviluppa la vicenda incentrata sul come far sparire il cadavere di Tobia, che alzatosi dal letto su cui era riverso, si aggira per il palcoscenico commentando e intervenendo, senza essere visto e sentito dagli altri personaggi. Arriva anche un’amica della donna, Miri, signora apparentemente scialba e sciocca, che partecipa alla concitata ricerca di una giustificazione all’omicidio in un primo momento e all'occultazione del cadavere poi. Il sopraggiungere della madre di Clara sembra gettare tutti sul panico e i tre si prodigano per convincere e dimostrare alla donna che Tobia, steso sul letto o divano, non è morto ma solo pesantemente addormentato. La madre si convince se ne va. I tre trovano il modo di giustificare l’omicidio sostenendo, quando le forze dell’ordine saranno sopraggiunte, che Tobia maltrattava Clara e che la sua è stata solo legittima difesa. Clara rimasta sola in attesa del ritorno dei due amici per inscenare la finzione, si sente con la madre e si scopre che in realtà madre e figlia avevano progettato l’omicidio per impossessarsi di un’ingente somma in denaro che Tobia aveva vinto al gioco. Tobia sempre in giro per la scena si adira, ma nulla può fare e, quasi comandato da Clara se ne torna disteso nel letto a fare il cadavere. La pièce è stata insignita della Menzione d’onore con encomio come Migliore commedia noir, al 5° concorso Teatrale “Firenze in cultura 2020”.

Sabato, 22 Gennaio 2022
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IL VIRUS SOTTO IL BICCHIERE
di Stefania Porrino

In epoca di pandemia, i due fratelli Teresa e Claudio decidono, per sfuggire all’isolamento della clausura, di rifugiarsi nel loro piccolo teatro dove potranno continuare a vivere e a lavorare insieme. Con loro hanno portato la nonna, un tempo grande attrice, ma che ormai vive in un mondo tutto suo, fatto di ricordi di teatro, di copioni, suggeritori e una manciata di battute famose tratte da Il giardino dei ciliegi, Le tre sorelle, Otello, Giulietta e Romeo. I due fratelli cercano di adattarsi alle difficoltà del vivere mettendosi a lavorare: Teresa prova i suoi monologhi, Claudio immagina di dirigere una grande orchestra per poi finire a comporre canzonette su uno stonato pianoforte. In realtà il grande dolore, la grande assenza che pesa sulla loro vita e di cui la pandemia è la principale colpevole è la mancanza del pubblico: per chi recitare, per chi fare musica se nessuno osa sfidare le pericolose goccioline virali per uscire di casa ed entrare in un teatro? Ma improvvisamente tutto sembra poter cambiare, qualcosa di nuovo succede: con il nuovo D.P.C.M. i teatri possono riaprire e grazie alla passione e alla tenacia dei tre artisti il pubblico ritornerà a riscoprire la potenza rigeneratrice dell’arte.

Sabato, 22 Gennaio 2022
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IL MUTAMENTO
In viaggio da Atlantide all’Universo
di Stefania Porrino

Uno spettacolo sul tema del mutamento - storico, sociale ma soprattutto psicologico - e delle resistenze che ogni cambiamento inevitabilmente suscita in chi non è pronto a modificare la propria concezione del mondo. Ambientato in uno spazio teatrale vuoto, lo spettacolo consiste in una serie di brevi psicodrammi (sette quadri) proposti a quattro pazienti-attori da una psicoterapeuta con aspirazioni teatrali: un esercizio di “reviviscenza”, durante il quale gli attori danno vita a una successione di momenti storici in cui sono avvenuti i più importanti cambiamenti dell’umanità. Attraverso l’immedesimazione in personaggi storici o inventati, i pazienti-attori compiono un viaggio nel tempo, dall’epoca della mitica Atlantide all’avvento del Cristianesimo, dal pensiero libertario di Tommaso Campanella alla rivoluzione francese e a quella femminista, per arrivare all’unica vera rivoluzione, quella interiore, con un episodio ambientato ai nostri giorni, incentrato sullo smascheramento del falso altruismo e la ricerca di un’autentica capacità di amare. Al termine della seduta psicoanalitica tutti – psicologa e pazienti - si preparano a lasciare il teatro – la vita terrestre – per proiettarsi in una futura ipotetica civiltà interstellare capace di aprire nuove prospettive di evoluzione agli umani sopravvissuti al disastro terrestre. Ad ognuno dei sette quadri cambia il mezzo di trasporto: una nave, una biga, un carro, una carrozza, un treno, un aereo e un’astronave, per partire dalla preistoria e attraversare l’impero romano, il rinascimento, il settecento, la fine dell’ottocento, fino all’utopica era del futuro. Il testo pubblicato in cartaceo dalle Edizioni Sabinae e sulla rivista Ridotto edita dalla SIAD (numero 3-4/2020), è liberamente ispirato al libro Il romanzo del Sentire – Da Atlantide a noi, della stessa autrice, Edizioni Bastogi, 2003; IkonaLiber, 2014 (e-book) e 2019 (cartaceo).

Mercoledì, 12 Gennaio 2022
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LA NUOVA DIARIO DI ANNA FRANK
di Daniele Poto

Genere dell’opera: drammatico
Articolazione: undici scene
Personaggi: 7 (5 maschili, 2 femminili)
Linguaggio: italiano contemporaneo (con qualche termine yiddish)
Ambientazione: la casa privata e la sua soffitta

Parafrasando un famoso slogan “Anna Frank è viva e lotta insieme a noi”. La finzione teatrale presuppone infatti che la celebre martire del nazismo si sia miracolosamente salvata dal campo di concentramento di Bergen Belsen e costituisca un’eccellente occasione drammaturgica di revisionismo storico commentando (e con stupefazione) quanto avvenuto negli ultimi 70 anni. Ma Anna Frank è anche una scomoda presenza fisica nella soffitta dell’ebreo Solomon Kugel che non sa come liberarsene e confligge con i padri storici dell’ebraismo e con i membri della propria famiglia per venire a capo del problema. Dunque l’incubo della seconda guerra mondiale ed i suoi fantasmi cortocircuitano con l’attualità.

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