SONNO
Un universo onirico, per certi versi alla Edgard Allan Poe, continua ad essere esplorato da Vincenzo Schino e dai suoi attori. Lo abitano presenze fragili ed erranti: come le streghe di Macbeth o le figure tormentate di Cetera e Goya, creature mitologiche per metà uomini, per metà animali o bambini senza volto. Chi sta seduto sulla sedia vuota? Cosa gorgoglia nel lavandino? Di chi sono quei capelli? E quel pendolo? Domande cui lo spettacolo Sonno non può rispondere attraverso didascalie. In questo luogo domina l’inconoscibile tempo.