SCENE DA UN MATRIMONIO «L’idea di ‘riproporre’ sulla scena un progetto come «Scene di vita coniugale» è estremamente stimolante, e lo è per una molteplicità di aspetti. Comincerei dal fatto che è un testo divenuto icona internazionale intorno alle complessità delle relazioni uomo-donna, e in particolare di quelle matrimoniali. Un altro aspetto è che propone un linguaggio «cinematografico» già dal titolo del capolavoro realizzato poi da Bergman. Viene subito voglia di proseguire quell’indicazione con il linguaggio tipico della sceneggiatura da cinema tipo: int. sera, ecc... Aggiungo che è una piece assente dalle scene italiane da molto tempo. È un testo che invita ad una proposta nei confronti del pubblico attraverso una rilettura dei comportamenti in chiave contemporanea e contestualizzata alla nostra cultura. Molti giovani non conoscono l’opera, e forse nemmeno il film, ma sono sicuramente un target molto sensibile alla tematica. Parlo di giovani, ma non solo. Il perno centrale dell’opera sta nel rapporto tra un uomo e una donna e lascia immaginare un’interpretazione magistrale tra due attori che si confrontino sul quotidiano della convivenza. Il fatto che i due appartengano ad una fascia d’età in bilico tra la gioventù e la piena maturità rende l’allestimento ancor più interessante». Alessandro D’Alatri |
Teatro del Giglio Cartellone 2011-2012 : Scene da un matrimonio
La Redazione
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