Opera Barga: GLI EQUIVOCI NEL SEMBIANTE
Prima opera di Alessandro Scarlatti, eseguita a Roma durante il carnevale del 1679. A causa dell’intransigenza del Papa Innocenzo XI che aveva bandito i divertimenti teatrali durante il Carnevale, la prima dell’opera venne data in forma quasi carbonara presso la casa del librettista Domenico Filippo Contini e poi, per volere della regina Cristina di Svezia, presso il Teatro del Collegio delle Clementine (e i cardinali che vi volevano assistere venivano fatti entrare dall’entrata riservata alle donne).
Grande successo, replicato poi a Napoli, Bologna, Firenze, Vienna.
La vicenda ruota intorno all’amore tra i giovani pastori Clori ed Eurillo, che vive momenti di leggera crisi, amplificati dai sotterfugi di Lisetta, sorella minore di Clori e segretamente (ma neanche tanto) innamorata di Eurillo, ma ancor più dall’arrivo sulla scena di Armindo, colui che si scopre essere, alla fine, il gemello scomparso di Eurillo. Ne nascono molte situazioni “equivoche”, talvolta molto spassose, che confluiscono poi in un “lieto fine” dove molte questioni (e affetti) rimangono però irrisolti.