Stampa questa pagina

PERCHÉ HAI AMMAZZATO TOBIA? - di Enrico Maria Guidi

PERCHÉ HAI AMMAZZATO TOBIA?
di Enrico Maria Guidi

In un appartamento una donna, Clara, uccide con un colpo di pistola il marito Tobia. All’arrivo dell’amico dei due Carlo la donna non sa spiegare il perché di quell’omicidio, asserendo che per lei è stato un moto naturale, è successo perché è successo. Da quel momento e dallo sgomento iniziale di Carlo, che finisce per inserirsi nell’ottica di Clara, si sviluppa la vicenda incentrata sul come far sparire il cadavere di Tobia, che alzatosi dal letto su cui era riverso, si aggira per il palcoscenico commentando e intervenendo, senza essere visto e sentito dagli altri personaggi. Arriva anche un’amica della donna, Miri, signora apparentemente scialba e sciocca, che partecipa alla concitata ricerca di una giustificazione all’omicidio in un primo momento e all'occultazione del cadavere poi. Il sopraggiungere della madre di Clara sembra gettare tutti sul panico e i tre si prodigano per convincere e dimostrare alla donna che Tobia, steso sul letto o divano, non è morto ma solo pesantemente addormentato. La madre si convince se ne va. I tre trovano il modo di giustificare l’omicidio sostenendo, quando le forze dell’ordine saranno sopraggiunte, che Tobia maltrattava Clara e che la sua è stata solo legittima difesa. Clara rimasta sola in attesa del ritorno dei due amici per inscenare la finzione, si sente con la madre e si scopre che in realtà madre e figlia avevano progettato l’omicidio per impossessarsi di un’ingente somma in denaro che Tobia aveva vinto al gioco. Tobia sempre in giro per la scena si adira, ma nulla può fare e, quasi comandato da Clara se ne torna disteso nel letto a fare il cadavere. La pièce è stata insignita della Menzione d’onore con encomio come Migliore commedia noir, al 5° concorso Teatrale “Firenze in cultura 2020”.

Ultima modifica il Martedì, 25 Gennaio 2022 22:49
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

Ultimi da La Redazione

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.