MEDITAZIONE "Siamo realmente arbitri del nostro destino?" E’ l’interrogativo che un ministro di culto, temporaneamente allontanato dal suo Ufficio, rivolge a se stesso e a Dio. Nel giardino del Convento in cui trascorre la maggior parte del periodo di esilio impostogli dai superiori, il presule riflette sulla condizione umana. Episodi della sua vita e della vita di persone che ha conosciuto profondamente, che ha appena sfiorato, di cui ha soltanto sentito parlare si affollano nella sua mente: una ragazza dalla vita pesantemente condizionata dalle azioni del padre, un giovane uomo costretto all’immobilità fisica, un imprenditore ricattato, un bambino privato del diritto all’infanzia, genitori divenuti “orfani“ dei propri figli. |